top of page
La redazione

Alla Casa Del Cinema la presentazione del libro "Harlem, il film più censurato di sempre"

Con i suoi trentuno minuti di tagli è il film italiano più censurato di sempre (trentotto minuti, se comprendiamo anche le modifiche ai dialoghi). Stiamo parlando di Harlem, il lungometraggio di Carmine Gallone uscito per pochi mesi durante il ’43 e riproposto dopo la guerra nella versione censurata e approvata dal PWB, la divisione degli alleati specializzata in comunicazione e propaganda.

Oggi, grazie al recupero della Cineteca Nazionale, Harlem è finalmente “ritornato a parlare” dopo quasi 80 anni, nella sua versione originale comprensiva delle battute antiamericane pronunciate nel film dalla star Amedeo Nazzari e gli oltre 20 minuti, all’epoca esclusi, di riferimenti alla guerra tra Italia ed Etiopia del 1935-1936.

La storia del film di propaganda fascista più razzista, antiamericano e antisemita e, per questo, più censurato dell’intera storia del cinema italiano sarà raccontata giovedì 24 febbraio alla Casa del Cinema con Luca Martera che aprirà alle 18 con la presentazione del suo libro Harlem, il film più censurato di sempre (La Nave di Teseo / Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, 2021) un approfondimento che mette a confronto la versione integrale del film di 113 minuti con quella censurata attraverso l’aiuto di numerosi documenti inediti, custoditi in vari archivi: dalla Banca d’Italia allo Stato Maggiore dell’Esercito, dall’Archivio di Stato (Ministero della Guerra, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell’Africa Coloniale) alla Segreteria Particolare del Duce fino ai Fondi Blasetti, Monelli e Visconti.

Al termine della presentazione seguirà la proiezione della versione integrale dello stesso film diretto da Gallone e interpretato da Osvaldo Valenti, Massimo Girotti, Elisa Cegani, Vivi Gioi, Amedeo Nazzari, Luigi Almirante.


Il film, di fatto, è una celebrazione della vittoria fascista sugli abissini riassunta simbolicamente dall’incontro di boxe in cui il pugile italiano e speranza di Brooklyn Tom Rossi (Massimo Girotti) – personaggio ispirato a Primo Carnera – si afferma sull’orgoglio di Harlem, il nero Charlie Lamb (il meticcio Lodovico Longo). Il tutto in un Madison Square Garden ricostruito a Cinecittà dove si parla un italiano letterario (e persino il francese) e non una sola parola di inglese. Ma cosa c’entra questo conflitto con il film? Tratto da una novella di Giuseppe Achille, scritta proprio per celebrare la vittoria sul Ras Tafari Hailé Selassié, la riduzione cinematografica fu tenacemente voluta dal gerarca capo di Cinecittà Luigi Freddi, il quale – dopo i rifiuti alla regia e sceneggiatura di Blasetti e Steno – reclutò un incredibile gruppo di sceneggiatori che più assortito non si poteva: il letterato americanista Emilio Cecchi, il fascistone Paolo Monelli, il futuro padre del Neorealismo Sergio Amidei, un ebreo che non poteva firmare a causa delle leggi razziali Giacomo Debenedetti e il direttore antisemita de “Il Littoriale” Pietro Petroselli.


Harlem fu forse la più plateale opera di mistificazione del regime fascista, visto che nella realtà Primo Carnera (che interpreta anche un cameo nel film nei panni di sé stesso) fu sconfitto in due memorabili incontri di boxe sia dall’ebreo Max Baer che dal nero Joe Louis. Ma i motivi di interesse storico non finiscono qui. Nel film furono usate circa un migliaio di comparse di colore, alcuni veri prigionieri di guerra sudafricani aggregati alle truppe inglesi catturati a Tobruch, in Libia, altri invece sudditi dell’Africa Orientale Italiana (etiopi, eritrei e somali) prelevati nel “villaggio indigeno” della mostra delle Terre d’Oltremare di Napoli. Alcuni di questi, a film finito, imbracciarono il fucile e affiancarono i partigiani in alcune operazioni nel Lazio, nelle Marche e in Toscana.


Accesso consentito con GREEN PASS RAFFORZATO, documento di identità e mascherine ffp2. L’ingresso è gratuito e subordinato a registrazione da effettuare presso la portineria a partire da un’ora prima dell’inizio, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’evento è promosso da Roma Culture.

12 visualizzazioni

Post correlati

Comentários


bottom of page