"Ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale, ci scommetto dal freddo che fa" cantava De Gregori in Natale, uno dei brani più intimisti e delicati della sua sterminata galleria di capolavori. Il Natale (ma che bel suono che ha, questa parola, non è vero? Alla faccia dei burocrati di Bruxelles e dei benpensanti nostrani), è ancora la festa più amata a ogni latitudine, preziosissima per chi ci si riconosce ma cara anche agli altri, sarà per la figura di Babbo Natale e per il rituale dell’albero. Per tacere della della solenne e commovente bellezza del presepe. Quest’anno sembra se ne avverta maggiore urgenza, dipenderà, forse, anche dal clima di conflitto che si respira tanto per le strade quanto sui social network da alcuni mesi a questa parte a causa delle misure anti covid come il green pass che a torto o ragione hanno spaccato in due il Paese. Il Natale può essere dunque la carta da giocarsi per una sana e sincera riconciliazione, per ritrovarsi nei sentimenti più autentici e nonostante il periodo è anche il momento magico dei regali. C’è chi ha cominciato a metterli insieme approfittando del black friday ma persino il più solerte può essere tentato dall’affare dell’ultimo secondo o dal pezzo da collezione. Il collezionismo è di fatti uno dei fenomeni maggiormente diffusi da qualche anno a questa parte, si colleziona di tutto. Memorabilia e gadget, testi antichi, scacchiere, macchine fotografiche, stampe e litografie, poster, dischi, oggetti che per altri sono quasi privi di significato, per alcuni sono invece l’oggetto del desiderio di una vita. C’è chi riacquista i giocattoli dell’infanzia e chi a causa di una complusione apparente deve avere tutto ciò che riguarda un certo personaggio. In realtà, dietro a una collezione c’è una incolmabile curiosità, c’è il desiderio di riconoscersi a specchio, c’è unsomma una sorta ri realizzazione. Di tutto ciò e molto altro, compreso i meccanismi che animano questo fenomeno e parliamo e lo esaminiamo accuratamente con Dario Janese, esperto collezionista e mercante di lungo corso di rarità che vanno dalle stampe antiche a edizioni di tomi limitatissime e altrettanto rare. Oltre al il fumetto, di cui è un’autorità riconosciuta.
Ciao Dario, come va?
Ciao Pier Luigi, tutto sommato non mi lamento, grazie. Un caro saluto ai tuoi lettori.
Facendo il tuo lavoro ti sei fatto un’idea personale su cosa ci spinga a collezionare?
Il dato di fondo del collezionare credo sia costruire un ambiente interno in cui fermare il tempo e circondarsi di ciò che si ama. È uno dei nostri modi di sfuggire all'impermanenza. Non a caso il problema di molti è come tramandare le proprie raccolte e, così, persistere attraverso le proprie passioni. Per altri è anche e soprattutto, come il deposito in cui Paperone ha riunito tutto il denaro acquisito direttamente con le sue mani. La sintesi e il memoriale del proprio tempo.
Primo fumetto dell'età moderna, Rudolph Toppfer, Histoire de M.sieu Vieux Bois. 1a francese del 1860, 1a assoluta tiratura privata in Ginevra, 1837, su auspicio di Wolfgang Goethe.
E tu? Come e da cosa hai cominciato?
Io ho iniziato ricevendo il concetto di continuity ideato da Stan Lee sul modello delle soap operas: il Dicembre di 50 anni fa, proprio in questi giorni, mi capitò in mano una copia di FANTASTICI QUATTRO Corno 18. Adottai subito i personaggi, le cui storie anziché ricominciare da capo ogni volta, proseguivano per accumulazione come la mia vita, ed entrai nelle loro per gli anni a seguire. Da lì via via mi inserii in tutte le altre serie. E poi, per entropia progressiva, a quasi tutto quello che era narrazione grafica. Iniziai presto a raccogliere anche le principali testate di fantascienza, e poi i grandi classici del Fantastico, dalla Divina Commedia a Don Chisciotte ad Alice a 2001.
Quando hai compreso che avrebbe potuto essere un mestiere?
Non sono mai stato un commerciante. Ho lavorato per 30 anni in pubblicità come agente, il che mi ha portato a viaggiare un po’ ovunque in Italia, mentre completavo il mio dottorato con una trasferta americana che mi ha iniziato all'amore quasi esclusivo per le edizioni originali. Nel 1996 ho provato ad aprire un negozio di modernariato in uno splendido locale liberty torinese, ma i tempi stavano cambiando e il fumetto proprio allora entrava in una delle sue fasi più dimesse. Solo in epoca social e di grave crisi del mio settore ho iniziato a cedere man mano il mio materiale italiano per potermi permettere quello americano. E a cogliere l'opportunità per divulgare l'universo del fumetto, e a raccontarne la storia. Anzi, le storie. Col 2020 ho del tutto cessato la mia attività professionale, e ora mi dedico a tempi pieno e quasi 24 h 24 a portare fumetto e narrativa fantastica a chiunque li voglia conoscere. E sono tanti, specie in tempi bui come quelli che stiamo vivendo.
L’oggetto più raro e quello più prezioso che hai trattato?
Qualche fa mi è capitato di aiutare un amico che aveva deciso di smettere a piazzare una copia di Amazing Fantasy 15, cioè la celebre prima apparizione dell'Uomo Ragno del 1962.. Per chi lo avesse fatto a titolo di lucro, lì i valori cominciano a diventare importanti. E' proprio l'ascesa dei prezzi sul mercato fumettistico grazie alla risonanza dei film Marvel ad aver attratto molti speculatori dall'esterno. Il che ci porta alla domanda successiva.
Il prezzo di un oggetto è stabilito in base alla presenza di copie in circolazione, la domanda, lo stato di conservazione?
Il prezzo di qualsiasi oggetto di collezionismo è dato dal rapporto tra rarità e richiesta. Ma non si tratta di un rapporto matematico: in realtà il fattore nettamente prevalente è la domanda, il che ha rotto da tempo i meccanismi classici. Oggi un albo stampato in 650.000 copie può costare 650 Euro, specie se in condizioni da edicola, mentre un albo di cui si conoscono 10 copie può costarne 20, perché non lo conosce nè raccoglie nessuno. Lo stato dell'albo dagli anni '90 in America è stato codificato da un sistema per classi da 0.5 a 9.8, detto "grading", e in funzione del suo stato viene proposto un dato prezzo, più o meno standard. Il metodo è nato per dare parametri oggettivi ed evitare l'arbitrio dei prezzi su materiale datato e spesso logoro: ma oggi viene distorto per creare una rarità artificiale su albi recenti e comuni, ma in stato cosiddetto da edicola. Il mercato attuale somiglia a una Wall Street dove i prezzi salgono e scendono settimanalmente, ma i valori della passione e della Storia stanno passando in secondo piano, e troppi acquistano credendo di fare chissà quale investimento.
I siti come E-bay hanno contribuito alla crescita della cultura del collezionismo?
Ebay ha ampliato enormemente le opportunità sia di smercio che di acquisto. Dopo averlo scoperto, tra 2012 e 2015 ho messo insieme il grosso del mio corpus di raccolte americane, la Janisch Gallery, riunendo a costi del tutto abbordabili gran parte della Marvel anni '60, molti numeri cardinali DC, tanta Disney dagli anni '30 ai '40, prime edizioni di pulp fantascientifici anteriori al 1950 e un bel repertorio di autografi e sketch. Certo, tutte le piattaforme di vendita vanno usate con criterio, per evitare sia di svenarsi che di incorrere in truffe: ma con metodo, costanza e pazienza è un mare dove prima o poi quasi qualsiasi pesce può essere preso. I gruppi social (Raro; Comicart; Fantastoria n.d.r.) che gestisco servono anche come guida per chi inizia oggi a muoversi in un mondo sovraespanso ma anche molto complesso. Aggiornarsi di continuo e imparare il passato sono le chiavi per interpretare attivamente il presente, anziché subirlo.
Esiste una stagionalità o una tendenza, nel collezionismo? Succede che a un certo punto un oggetto esploda a livello massificato? E se sì, puoi farci un esempio? E da ultimo, visto che siamo in clima, c'è un oggetto che a Natale viene ricercato maggiormente?
Domanda molto più intricata che in apparenza... Le mode in questi anni le ha dettate il cinema, soprattutto Marvel, per cui la domanda di mercato si impenna a volte su articoli dormienti per decenni, come accadde col materiale relativo a Thanos prima di Infinity War. Poi anche il commercio si aggiunge con operazioni di metodica incetta che rendono raro materiale prima comune: il caso più clamoroso è il Devil Corno 105 col debutto di Ghost Rider, passato da 5 a 150 Euro in un mese o due. Natale non sposta particolarmente i flussi del settore, fatto salvo il collezionista che vuole farsi un regalo di rilievo, ma in genere è un periodo di spese medie tali che tipicamente molti acquisti slittano a dopo le feste.
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