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Presentato a Colle Oppio Foiba Rossa, presente il suo autore, Emanuele Merlino.


Foiba Rossa di Emanuele Merlino

Collocato all’interno di quella centrifuga in costante accelerazione che è la vita quotidiana nel 21° secolo, l’incontro dedicato a Foiba Rossa che si è tenuto nei giorni scorsi a Colle Oppio nella sede dell’associazione 10 Febbraio, è stato, nella sua eccezionale e discreta normalità, un momento di intima e garbata magia. Impreziosito dagli interventi dello scrittore Giulio Leoni e dalla moderazione di Sandra Bertucci, consigliere del secondo municipio, si è parlato di sceneggiatura di fumetti e di storia italiana ma anche di come un medium della cultura pop possa divenire strumento di divulgazione da contrapporre all’omertà, al pregiudizio interessato e di conseguenza, all’ignoranza. 


Nel fumetto che ha raggiunto la più che rispettabile cifra di 40.00 copie vendute, Emanuele Merlino ricostruisce gli accadimenti che portarono allo stupro di gruppo e all’omicidio di Norma Cossetto per mano dei partigiani titini. La tragedia di Norma e il suo successivo insabbiamento, nei libri di storia solo ora si fa menzione del genocidio delle Foibe, sono l’emblema del più feroce negazionismo di matrice comunista, una impronta che ancora oggi sembra anacronisticamente e insensatamente sopravvivere, basti vedere le reazioni a dir poco scomposte di personaggi come Raimo che appunto, all’udire la parola “foiba”, vedono rosso. Sangue.

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