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Qui Juve

Una Juve al 50% regge il passo delle prime, i tifosi bianconeri in attesa del cambio di marcia


Le ultime tre partite della Juve hanno mostrato un po’ più di gioco e qualche timido miglioramento, ma ancora non ci siamo.


È una squadra che gioca al 50%, che stenta, soffre e in un certo senso si snatura, dal momento che la forza della Juve, negli anni, è sempre stata quella di fare tutti i punti “facili”, anche soffrendo, ma portando sempre a casa la vittoria.


Invece, ad oggi, sei vittorie e sei insulsi pareggi ci relegano al terzo posto, dietro Milan e Inter, per fortuna non troppo lontane, ma troppo vicini a Roma e Napoli, che sono altre due candidate al titolo.


Qualcuno comunque deve aver riferito a Mister Pirlo dei nostri articoli, perché a centrocampo è stato adottato il sistema che avevamo proposto, con due cursori/interdittori ai fianchi del regista, scoprendo un McKennie strepitoso.


In attesa di Dybala (mi ricorda tanto il Godot citato da Agnelli rivolto a Del Piero) ci concentriamo sul campionato, visto che il capitolo Champions League è stato archiviato al meglio.


Ecco, quella è la Juve vera e il vederli giocare a quel livello fa capire che il potenziale di questa squadra è immenso, addirittura in grado di arrivare alla finale e giocarsela con chiunque.


Il primo ostacolo si chiama Porto, squadra di grande tradizione ma alla portata dei bianconeri. È solo questione di testa. La Juve voleva il primo posto e se lo è preso.


Il Drugo

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