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Campionato Italiano Fesik: risultati e prospettive. Ne parliamo con Sean Henke

Aggiornamento: 12 dic 2021


Quello appena concluso è stato un mese cruciale per il Karate italiano, animato dall’Europeo a Lignano Sabbiedoro e soprattutto dal ritorno alla competizione col Campionato Italiano FESIK, manifestazione che nei due giorni, il 13 e 14 scorsi presso il PalaRDS di Rimini con oltre 850 atleti appartenenti a 70 società esaminati da cinquanta arbitri ha rappresentato il ritorno all’agonismo dopo l’anno e mezzo di sospensione delle attività a causa della pandemia, nonché il punto di partenza per rilanciare un settore che coinvolge migliaia di atleti e di scuole. L’evento sportivo ha in larga misura radunato i più talentuosi e riconosciuti atleti del panorama nazionale e internazionale, diversi di loro hanno infatti ben figurato nelle competizioni europee e mondiali portando al medagliere italiano ori, argenti e bronzi. Sugli spalti e a bordo tatami sin sono viste alcune delle figure più rappresentative del Karate tricolore, campioni e Maestri Nadia Ferluga, Paolo Colelli, Luigi Marra, Michele Scutaro, Ludovico Ciccarelli, Chanchiz Azadeh che hanno scritto pagine tra le più gloriose della Via della mano vuota. La rassegna sportiva ha proposto una formula a due competizioni: il Campionato e la Coppa Italia. Tutti gli atleti in pool prendono parte al Campionato mentre la Coppa è riservata ai concorrenti classificati dal quarto posto in poi. Una soluzione inedita, quella del doppio cimento tesa a premiare lo sport e la sana competizione. Sui tre gradini del podio sono saliti tra gli altri:Alfio Sanfilippo oro kumite seniores kg-68, Andrea Sciarini, oro kumite cadetti kg.-65 e argento in Kata Coppa Italia; Aaron Sblendorio, bronzo kumite cadetti kg.+65, Victoria Henke bronzo kumite 11/12 anni, Federico Capone bronzo kumite 13/14 anni, Aleksandro Storozhuk, oro in Kumite Coppa Italia. Roberto Manieri oro kata 13/14 anni e argento kumite 13/14 anni,Cristian Buraga,argento kata 11/12 anni e oro kumite 11/12 anni, Theodore Stoian, bronzo kata cadetti kg.-65, Arif Scaringella, bronzo kata Coppa Italia, Domenico Ridente, e argento Kumite veterans 35/60 anni e argento kata Coppa Italia, Fiorello Ferralis, oro Kumite veterans 38/60 anni, Stefano Albino, bronzo kumite 13/14 anni, Loris Tromba, argento Kumite fino a 75 kg, Marcello Mantovani, argento kumite senjor + 75, 17 Christian Alfonsi, bronzo Kumite fino a 75 kg; Gianluca Boni, bronzo Kumite fino a 75 kg, Maurizio Iannello, bronzo Kumite veterans 38/60 anni, Lorenzo Ferrara, argento kata cadetti 15/17 anni, Fiordalisa Barrasco, bronzo kata 15/17 anni;Angelo Lo Conte, bronzo kumite cadetti kg.-65; Igino Scinto, bronzo kata 13/14 anni, Pasquale Forgione, bronzo kata cadetti 15/17, Sofia Lo Conte, oro kata 13/14 anni; Lorenzo Spera, bronzo kumite 15/17 anni.

Una due giorni tutto sommato trionfale (visti anche i tempi che corrono e il calo di presenze nelle palestre determinato dai timori di contagio), frutto della credibilità dell’organismo che ha promosso la competizione che vale la pena ricordarlo, è l’unica federazione italiana, oltre alla Fijlkam, che vanta un riconoscimento da parte dello Stato Italiano, dato a Milano il 10 luglio 2003, n°421. Del campionato e dei progetti federali ne parliamo con Sean Henke, il suo presidente, che sulle orme del padre Carlo, indimenticabile figura di primo piano e fondatore della Fesik, porta avanti la divulgazione della cultura del Karate.


Partiamo dal bilancio della competizione

Il bilancio della competizione è altamente positivo. Dovevamo riprendere l'attività agonistica e l'abbiamo fatto cercando di dare a tutte le categorie la possibilità di competere. È logico che non abbiamo più i numeri del passato, questi potranno ritornare lentamente, ma abbiamo radunato in un'unica competizione sia le categorie pre agonistiche che quelle agonistiche. Oltre 850 iscritti rappresentano comunque un buon inizio, una buona ripresa e sono fiducioso per il futuro.


Cosa si può rispondere alle critiche che piovono sulle organizzazioni che promuovono il tradizionale? Il karate tradizionale deve essere sicuramente preso in considerazione all'interno di una federazione. La Fesik sta cercando di portare avanti le tradizioni di un tempo. L'aspetto fondamentale della nostra federazione e che ha sempre cercato di valorizzare non soltanto l'aspetto sportivo agonistico ma anche quello tradizionale culturale. Coloro che hanno una visione meramente ed esclusivamente sportiva del Karate dimenticano le radici stesse di questa arte marziale.


È immaginabile una qualche forma di unione (confederazione o simili), tra le diverse realtà? È sempre stato molto difficile aprire un dialogo con altre organizzazioni italiane. La Fesik è sempre stata disponibile a qualsiasi incontro ed alla possibilità di una collaborazione con le altre Federazioni italiane. Purtroppo se una volta le scissioni avvenivano per motivi tecnici e di regolamento ora molte divisioni avvengono per motivi esclusivamente economici. Auspichiamo un dialogo tra tutte le più importanti organizzazioni del karate italiano, una unione di intenti che coinvolga sia l'aspetto tecnico che quello agonistico, ognuno con la propria identità e superando qualsiasi incomprensione del passato.

Un commento sul livello espresso dagli atleti. Ha riscontrato materiale interessante anche in prospettiva convocati in nazionale? Personalmente considero buono il livello espresso dagli atleti partecipanti al campionato nazionale che si è tenuto a Rimini. Sono emersi giovani atleti che potranno sicuramente prendere parte, in breve tempo, alla squadra nazionale. La nostra federazione vuole puntare sui giovani. E per questo motivo che insisteremo sul progetto di una rappresentativa nazionale giovanile e soprattutto sui centri agonistici regionali. Pensavamo che molti atleti, soprattutto quelli del kumite, dopo quasi due anni senza gare, avessero qualche difficoltà, in realtà hanno dimostrato un ottimo stato di forma.

Concludiamo con uno sguardo sul futuro, le prossime attività Fesik?

La Fesik è ripartita e da ora ci saranno gli stessi appuntamenti degli anni passati. Inizieremo con lo stage ufficiale di gara e raduno delle squadre nazionali in febbraio, continueremo con lo stage docenti a marzo, mentre ad aprile ed a maggio avremo le due competizioni principali della nostra stagione: il campionato italiano preagonisti a Rimini ed il campionato italiano agonisti a Montecatini Terme.

Purtroppo mentre scriviamo arrivano le prime cancellazioni di gare programmate come conseguenza della risalita dei contagi. L’auspicio è che la clausura duri il meno possibile e che nel pieno rispetto delle misure di sicurezza si torni al più presto alle attività. Un’altra quarantena dura sarebbe fatale tanto per le scuole quanto e soprattutto in termini di dispersione di giovani praticanti con tutto il seguito di disagi che l’isolamento la mancanza di socializzazione e l’alienazione comportano.


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