Commedia all’italiana e fantastico: un binomio sempre verde
- Vito Tripi
- 1 mar
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 2 mar
Da Fantasmi a Roma ad Una Famiglia mostruosa, passando per La casa stregata, quando la commedia nostrana va a braccetto col paranormale.
Per anni la serie parodistico di Scream, in cui si faceva beffe dei vari blockbuster horror, è stata un successo e per qualcuno una grande novità ed una scoperta epocale. Invero gli americani sono arrivati dopo arrogandosi un primato non loro, come se con Meucci non fosse stato abbastanza, mentre da noi è da oltre sessant’anni che sforniamo commedie che toccano la fantascienza, il fantasy e l’Horror.

Cominciamo con la commistione con la ghost story e l’horror. Il primo caso risale addirittura ai tempi del Fascismo, ossia al 1940, quando Mario Baffico diresse Incanto di Mezzanotte in cui miscelava dramma, amore, qualche risata e.… fantasmi. Undici anni dopo, nel 1951, Giorgio Simonelli riprese l’idea del castello infestato occupato da attori e ballerine per il suo La Paura fa 90 con un grande Ugo Tognazzi nei doppi panni dello squattrinato e fortunato attore Anastasio Lapin e del fantasmatico Duca di Boffignac.
Uno dei titoli più famosi, del 1961, è sicuramente Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli, con un cast eccezzionale formato da Marcello Mastroianni, Edoardo De Filippo, Vittorio Gassman, Sandra Milo e Tino Buazzelli. Film corale interessante che mostra uno spaccato della Roma di ieri e di oggi che, forse, è rimasta sempre la stessa.
Anche Raimondo Vianello, un anno dopo, vestì i panni del fantasma burlone in Gerarchi si Muore, tormentando il povero Benito Adolfo Maria Frioppi al secolo Vittorio Congia. Questa brillante commedia contava le presenze di Aldo Fabrizi, Luigi Pavese, Franco&Ciccio e Ubaldo Lay. Nel 1967 Renato Castellani dirige Gassman e Sophia Loren nel rifacimento moderno di Questi Fantasmi, di Edoardo, in cui sul finale comparirà un vero fantasma interpretato da Mastroianni.

Nei favolosi anni ’80 questo filone miscellanea ebbe un certo successo nel 1981 Giorgio Capitani volle dirigere Bollenti Spiriti in cui recitava la coppia Johnny Dorelli e Gloria Guida. Il buon Dorelli, come Tognazzi prima di lui, vestì i doppi panni dello sventurato conte Giovanni degli Uberti e il suo etereo antenato Guiscardo. Nel cast figurano una giovanissima e desdunatissima Lory Del Santo, Alessandro Haber e l’attore britannico Geoffrey Copleston. Su questo filone di case infestate si cimentò l’anno seguente Renato Pozzetto diretto da Bruno Corbucci affiancato da Gloria Guida,Yorgo Voyagis e Lia Zoppelli. Il film si apre nel famoso Parco dei Mostri di Bomarzo dinnanzi alla suggestiva Bocca dell’Orco, e conto anche un simpatico omaggio all’Incredibile Hulk. Lo stesso regista volle fare un cameo nelle vesti di un veterinario. Iconico Gaetano il famoso alano nero, doppiato dalla voce napoletana di Michele Gammino.
Sempre nell’81 Castellano&Pipolo diressero Adriano Celentano in Asso. La storia semplice il Molleggiato è un noto giocatore d’azzardo che viene ucciso proprio la notte di nozze! Pertanto, dal Paradiso lo rimandano sulla Terra per aiutare la sua vedova a rifarsi una vita. In questa avventura scopre anche il mandante del suo omicidio, il barista Bretella, una delle ultime interpretazioni di Renato Salvatori, e avrà l’ausilio di due suoi colleghi defunti la bella Koscina e il “gufo” Gianni Magni.
Nel 1989 Sergio Citti diresse una commedia grottesca sui cari defunti dal titolo emblematico di Mortacci. Il cast è vasto e di prima scelta cominciando da Gassman senior con Carol Alt, Mariangela Melato, Sergio Rubini, Alvaro Vitali, Nino Frassica, Andy Luotto e Malcom McDowell. La commedia tocca la tematica del nostro rapporto con i cari estinti, sulla dimenticanza, i sensi di colpa e i rancori. Una nota caratteristica di questa pellicola è il passaggio verso l’aldilà che avviene solo quando l’ultima persona che si ricordava del defunto muore.

In anni più recenti abbiamo visto prodotti abbastanza deludenti come Io&Marilyn di e con Leonardo Pieraccioni nel 2009 e lo scialbissimo Magnifica Presenza di Ozpetek del 2012 che ebbe comunque un discreto successo al botteghino forse perchè contava attori tanto amati da un certo pubblico quali Elio Germano e Beppe Fiorello. Un prodotto leggermente migliore, che faceva il verso a Ghostbusters, è Sono solo fantasmi del 2019 diretto e interpretato da Christian De Sica coadiuvato da Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi bisogna riconoscere a questa pellicola una trama non banale e dei discreti effetti speciali.
Restando sempre in tema horror, ma in odore di zolfo, ricordiamo Totò al Giro d’Italia del 1948, diretto da Mario Mattoli, in cui compaiono anche Coppi e Bartali, in cui il Principe De Curtis vende l’anima ad un (povero) diavolo dall’accento veneziano, interpretato da Carlo Micheluzzi, per vincere la Maglia Rosa. Nel 1966, poi, Ettore Scola dirigerà L’Arcidiavolo, liberamente ispirato ad un’opera del Machiavelli, con Vittorio Gassman e Mickey Rooney, rispettivamente nei ruoli di Belfagor e Adramelek dediti a tormentare i poveri mortali.

Ovviamente non poteva mancare la parodia nostrana più famosa ossia L’Esorciccio diretto ed interpretato da Ciccio Ingrassia, con la partecipazione di Lino Banfi e Didi Perego, che a tutt’oggi è oggetto di culto per molti cinefili. Nel 1978 fu Paolo Poli a vestire i panni di un elegante e snob mefistofele nel film Le Braghe del Padrone di Flavio Mogherini e a farne le spese sarà un povero Enrico Montesano. Ironia della sorte sul finire degli anni 80 Montesano interpreterà uno sfortunato diavolo nel musical Se il tempo fosse un gambero. Anche la commedia sexy ha dato il suo contributo con la pellicola italo-spagnola Lady Lucifera, del 1980, con la splendida Carmen Villani assieme ad Alfredo Landa e Vincenzo Crocitti in cui la componente orrorifica è abbastanza marcata oltre a quella erotica. Vale anche la pena citare il terzo capitolo di Amici Miei, diretto da Nanni Loy, in cui il gruppo di scalcinati toscani capeggiati dal Mascetti/Tognazzi, inscena una messa nera, con tanto di Adolfo Cieli come Mefistofele, per parodiare il patto di Faust.
Ricordiamo anche Tempi duri per noi vampiri diretto da Steno nel 1959 in cui recitano il mitico Christopher Lee e Renato Rascel, Franco&Ciccio, poi, nel 1964 per la regia di Steno lavorarono Un Mostro e mezzo in cui riprendono la figura del Dr Frankenstein. Ovviamente non poteva mancare la parodia romeriana diretta da Nello Rossati vent’anni dopo dal titolo Io zombo, tu zombi, lei zomba con Renzo Montagnani, Nadia Cassini, Giafranco D’Angelo, Cochi Ponzoni e Duilio Del Prete.

Per quanto riguarda il settore stregoneria non possiamo non ricordare uno dei capolavori di Castellano&Pipolo ossia Mia Moglie è una Strega del 1980. Il cast vede ex novo Pozzetto questa volta affiancato da Eleonora Giorgi e da Helmut Berger. La storia è quella di una vendetta stregonesca che attraversa i secoli e che vede la bella Finnicella prendersela con un discente di Papa Clemente X coadiuvata dal demone Asmodeo.
Nel 2001 fu poi il turno di Streghe verso Nord di Giovanni Veronesi con Teo Mammucari ed Emanuelle Seigner filme che oggi sarebbe accusato di sessismo o peggio per via del metodo poco ortodosso e politicamente corretto con cui venivano disinnescate le streghe.

Recentemente tra i film con la magia e mistero emerge la romana Ilenia Pastorelli che nel 2021 si cala nei panni di Angela sexy e sfacciata che sembra essere una veggente ma che si rivela come la Sinistra Mietitrice, nella pellicola di Herbert Simone Paragni, Io e Angela in compagnia di un gradevolissimo Pietro Sermonti e del “gatto” Nini Salerno. Nel 2023 sempre la Pastorelli si ritrovò partecipe di un’altra commedia dai toni magici in Lo sposo indeciso... di Giorgio Amato in compagnia di Gianmarco Tognazzi, Claudia Gerini, Ornella Muti e Pannofino. Ricordiamo che la Pastorelli ha partecipato all’ultimo film di Dario Argento dal titolo Occhiali Neri.
Chiudiamo questa simpatica carellata un pò fantastica con il recente e demenziale Una famiglia mostruosa, triste parodia de La Famiglia Addams, di Volfango De Biasi con Lillo, Lucia Ocone, Massimo Ghini e Pippo Franco.
Commedia all’italiana
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