Al Teatro Argentina "Guerra e Pace" - Regia Luca De Fusco
- Noemi D’Altri
- 17 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 mar
Lo spettacolo teatrale Guerra e Pace, in scena al Teatro Argentina di Roma dal 4 al 23 febbraio 2025, propone un nuovo adattamento del capolavoro di Lev Tolstoj, curato e diretto da Luca De Fusco.

Questa produzione, realizzata grazie alla collaborazione tra il Teatro di Roma, il Teatro Biondo di Palermo e il Teatro Stabile di Catania, affronta la sfida di tradurre in linguaggio teatrale la vastità del romanzo ottocentesco, mantenendone il fascino epico e le intense vicende personali dei protagonisti. L’adattamento punta sul dinamismo, infatti, l’impresa di condensare un'opera di oltre mille pagine in uno spettacolo teatrale è ardua, ma De Fusco, insieme a Gianni Garrera, ha scelto una struttura narrativa che alterna scene brevi e incisive, garantendo un ritmo sostenuto. Questa scelta permette di mantenere alta l’attenzione del pubblico e rende la storia facilmente fruibile anche per chi non conoscesse il romanzo.

Se la trasposizione cinematografica del 1956 con Audrey Hepburn, Henry Fonda e Mel Ferrer privilegiava una narrazione sontuosa e romanzata, e quella sovietica del 1966 di Sergej Bondarčuk puntava a un realismo epico, la versione teatrale di De Fusco opta per una messa in scena essenziale, in cui l’introspezione psicologica e il linguaggio visivo appaiono cruciali. La regia utilizza elementi scenografici e multimediali per evocare le ambientazioni, alternando momenti di grande spettacolarità a scene più intime. Le proiezioni video di Alessandro Papa contribuiscono a creare un’atmosfera immersiva, mentre il disegno luci di Gigi Saccomandi accompagna le transizioni tra le varie fasi della narrazione, enfatizzando il contrasto tra la sfarzosa vita aristocratica e gli orrori della guerra. Anche le musiche originali di Ran Bagno, eseguite dal vivo, amplificano la componente emotiva dello spettacolo, un po' come faceva la colonna sonora di Vyacheslav Ovchinnikov nel film di Bondarčuk, che mescolava sonorità solenni e struggenti per accompagnare il dramma umano. Il cast offre interpretazioni di grande intensità: Pamela Villoresi dà spessore e vivacità al personaggio di Anna Pàvlovna Scherer, mentre Mersila Sokoli riesce a restituire la complessa evoluzione emotiva di Nataša Rostova.

La sua interpretazione, intima e sfumata, si distingue dalle rappresentazioni cinematografiche del personaggio precedenti, che la presentavano con una grazia più ingenua. Anche gli altri protagonisti si muovono con credibilità tra i conflitti interiori e le trasformazioni della società russa dell’epoca. In conclusione, la versione teatrale di Guerra e Pace di Luca De Fusco riesce a rendere omaggio al capolavoro di Tolstoj senza cedere alla tentazione di un adattamento eccessivamente monumentale. Lo spettacolo trova una sua forza nel linguaggio scenico e nelle performance attoriali, oltre che nell’utilizzo sapiente degli effetti multimediali, offrendo al pubblico un’esperienza intensa e coinvolgente. Un’opera che invita a riflettere sulla natura dell’amore, della guerra e soprattutto del destino umano, temi che, dopo oltre un secolo, continuano a risuonare con sorprendente attualità.
Comments