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Pier Luigi Manieri

Mourinho cade nella sua trappola?

Aggiornamento: 15 nov 2021


Nella giornata in cui Napoli, Milan e Inter frenano, la Roma riesce nell’impresa di farsi superare da Atalanta e Lazio. D’accordo, il rigore non c’era ma così non va. Non sì vede una verticalizzazione manco pagandola. 70%di inutile, irritante possesso palla. Traversoni ripetuti pedissequamente e zero passaggi a terra. E poi la solita resurrezione: stavolta a beneficiare dell’effetto Lazzaro è Caldara che non segnava da cinque anni! Oltre a lui, vanno finalmente in gol le neo punte capitoline. L’una per l’altra. Inoltre El Sharaawy conferma di essere in forma eccellente, per il resto a partire da Cristante e Veretout, è un completo letargo. Certamente da qui in avanti le cose dovrebbero tornare a girare se ai gol di Pellegrini cominciano a sommarsi anche quelli delle tre punte, ma se a ogni contropiede si becca un gol, o ci si attrezza a vincere sempre per quattro a tre oppure la zona Champions League sfuma per il terzo anno consecutivo. Mourinho ha molte ragioni ma pure un certo numero di torti. Dice che Karsdorp non può fermarsi anche se non sta in piedi perché non ha il cambio adeguato, chi ha scelto due mesi fa di privarsi di Florenzi? O chi non è stato in grado di convincerlo?

Ora siamo al rimpianto di Bruno Peres e Juan Jesus e in effetti, vedendo quello che sta facendo il centrale brasiliano nel Napoli qualche ripensamento ci sta anche bene, ma posto che la sua è chiaramente una provocazione, davvero per battere il Venezia non bastano i giocatori in rosa? Cita, forse a caso, o forse no, Kjaer e Romagnoli, due ex giallorossi, come a sottolineare che i guai attuali sono figli di una gestione dissennata pluriennale, per contro, se Villar, Perez e Majoral non erano titolari neppure con Fonseca quando le condizioni favorevoli c’erano davvero tutte (buon rapporto col tecnico, assenza o quasi di concorrenza, clima favorevole), non si comprende in che modo possano essere delle risorse ora, per quanto specie l’ex Real Madrid avesse dalla sua un cospicuo numero di gol. Intanto Schick e Pedro, tanto per proseguire con la rassegna di fantasmi del passato, gonfiano reti a ripetizione. Ora c’è la pausa, e siccome se le cose possono andare male ci andranno, sembra che né Pellegrini né Zaniolo potranno rispondere alla convocazione a causa di acciacchi vari. E il Mondiale è sempre più vicino…

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