IL TIFOSO DA DIVANO (a cura di Giuseppe Cozzolino)
Dopo le dichiarazioni recenti di Aurelio De Laurentiis e quelle di Luciano Spalletti, nuovo allenatore del Napoli, proviamo a fare una nostra piccola valutazione sulle prospettive della squadra partenopea.
Innanzitutto c’è ovviamente la “Crisi da Covid”, evento che ha fortemente segnato tutte le squadre (mettendo però in risalto criticità che già preesistevano) e che ha messo tutti i Club di fronte alla necessità di un ridimensionamento dei costi e del monte ingaggi. Ridimensionamento già preannunciato dal patron del Napoli. Dopodiché l’incognita più grande è quella che è sotto gli occhi di tutti: quanto resisterà il sodalizio Spalletti/De Laurentiis specie se i primi risultati del prossimo Campionato non dovessero risultare immediatamente soddisfacenti?
Conosciamo benissimo il curriculum professionale di Spalletti, allenatore di solida esperienza e capacità che ha subito dichiarato che “vorrebbe restare nella memoria dei tifosi” creando una squadra “meritevole di vestire la maglia del Napoli. Ma ricordiamo pure i rapporti complicati con ambiente e giocatori fin dai tempi di Totti alla Roma e successivamente col caso Icardi all’Inter.
E conosciamo ancor meglio le spigolosità di De Laurentiis, in grado di arrivare ad una “prematura chiusura dei rapporti” persino con un allenatore pacatissimo come Carlo Ancelotti, presentando poi il suo sostituto Rino Gattuso come il Salvatore della Patria e della Stagione per poi dichiarare (nell’ultimo incontro pubblico coi giornalisti di questo fine Giugno) di aver voluto chiudere con Ringhio “fin dall’Estate precedente” considerandolo un semplice tappabuchi tecnico in attesa di qualcosa di meglio. Mah!
Al di là di questo già immane dilemma, sulla prossima stagione pesa l’inspiegabile stop del Napoli col Verona dell’ultima giornata, che ha praticamente regalato la Champions alla Juve più disastrosa di sempre. Com’è possibile che professionisti affermati e ben remunerati vadano in blackout con questa modalità tanto clamorosa? La risposta di ADL ha sostanzialmente chiamato in causa ancora una volta l’Emergenza Covid, che avrebbe falsato le prestazioni di tutte le squadre. Un alibi troppo fragile a mio parere.
E poi c’è la questione rinnovi con Insigne (si adeguerà alle dichiarazioni del Presidente sul ridimensionamento degli ingaggi e dei costi? Proprio ora che è Campione d’Europa?) e Koulibaly (resterà o andrà via “al giusto prezzo”?).
E’ uno scenario estremamente fluido, forse più fluido che altrove. Il tifoso prova sempre e comunque ad essere ottimista, ma mentre il sottoscritto scrive queste righe, ascolta la telefonata di un altro tifoso su una Tv locale che sottolinea che a tutt’oggi non sono nemmeno pronte le nuove maglie del Team.
E che Diego ce la mani buona.
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