Belgrado, 20 ottobre 2022. Dopo le sconfitte di martedì scorso rispettivamente contro Olimpia Milano e Zalgiris Kaunas Partizan e Virtus erano chiamate a dare delle risposte: quelle arrivate sono piaciute solamente ad Obradovic.
La partita non merita grandissimi commenti, poichè praticamente non c’è mai stata, il 7-0 firmato Nunnally e Madar ha fatto presagire subito come la partita sarebbe finita, come testimonia bene il 27-11 a fine primo quarto, e la Segafredo non ha mai dato l’idea di poterla riaprire. Unico momento dove una flebile speranza aveva cominciato ad aleggiare nei cuori bianconeri è stato quello in cui Lundberg ha messo i liberi del -8 a 2.45 da fine secondo quarto, ma un perentorio 11-2 ha definitivamente chiuso la partita.
Troppo motivati, e provate a non esserlo davanti a 15.500 tifosi serbi urlanti, troppo fisici e troppo più talentuosi, al momento, i ragazzi di coach Obradovic, per una Segafredo con i brutti pensieri nella mente e le tossine nel corpo che la gara di Kaunas ha lasciato, ancora alla ricerca di un gioco d’attacco che sia quantomeno accettabile e che stasera aveva lasciato la difesa sul charter che l ha portata a Belgrado martedì notte.
Anche nella ripresa, nonostante i bianconeri serbi si siano incagliati nella zona felsinea, non c’è mai stata partita, e la più eclatante testimonianza di ciò sono i minutaggi concessi ai figli d’arte di casa: Tristan Vukcevic, questo diventerà fortissimo, e Balsa Koprivica quasi 15 a testa, Uros Trifunovic 4,30 senza che Teodosic e compagni ne abbiano approfittato, se non per evitare un passivo che sarebbe potuto diventare storico.
Le note liete per Zele Obradovic sono tante, dalla reazione dei suoi, con Nunnally, partito in quintetto al posto di Punter, su tutti, alla prova di Yam Madar, che ha diretto le operazioni con maestria, cattiveria, e tanta tanta difesa, dai progressi che i giovani virgulti in roster fanno partita dopo partita, e vista la lunghezza della stessa i giovini servono come il pane, alla fisicità ed energia che Mathias Lessort è in grado mettere in campo.
In casa Virtus c’è da salvare: la percentuale ai liberi, averla avuta martedì si sarebbe vinto con una decina di punti di scarto e la prova di Bako, unico lungo decente questa sera, troppo poco per chi vorrebbe arrivare ai play off e non è in grado di scavallare quota 70 punti tirando con percentuali da tre risibili. La prova del back to back è fallita, bisognerà vedere se la squadra sarà in grado di assorbire il colpo, senza darsi le attenuanti della stanchezza, capendo che, come ti hanno fatto vedere gli avversari, questa squadra necessita di talento offensivo e di un tiratore affidabile da tre, al momento non c’è nè l’uno, nè l’altro, si spera che i recuperi dagli infortuni e l’ intesa sempre maggiore fra compagni di squadra possano colmare queste mancanze.
La conferenza stampa dei due coach:
Highlights
Parziali: 27-11; 24-21; 18-15; 21-15
Pagelle
PARTIZAN:
Tristan Vukcevic 7: ha giocato in un contesto semplice, ma il talento fisico e tecnico è tutto lì da vedere, prechosen !!!
Zac Leday 6,5: non ha ripetuto la prova monstre contro Milano, ma ha dimostrato una concretezza per me inaspettata, miglior rimbalzista di serata.
Balsa Koprivica 6+: ancora ingenuo, stasera è il bersaglio preferito dei cambi di colorito di Obradovic, ma l’altezza non si insegna e i 7 rimbalzi dimostrano ottima attitudine.
Kevin Punter 5,5: svagato e scentrato nel primo tempo, rimpingua il bottino a babbo morto.
Ioannis Papapetrou 6+: è nel quintetto che spezza subito la partita e la sua difesa, che non va nei tabellini, ha avuto la sua importanza.
Dante Exum 6: di stima, una tranquilla serata in ufficio.
James Nunnally 8: dopo la partitaccia di martedì questa sera è in una di quelle serate che gli hanno valso il titolo di MVP del nostro campionato, immarcabile.
Gregor Glas n.e.
Mathias Lessort 7,5: un uragano di potenza ed energia che ha spazzato via tutto quello che ha incontrato sulla strada.
Uros Trifunovic n.g.: 4 minuti con poco o niente da segnalare, troppo corto il minutaggio per un giudizio.
Danilo Andsujic 7,5: esiziale, quasi un punto al minuto e bombe nei pochi momenti difficoltosi per il Partizan.
Yam Madar 8,5: per me il migliore in campo. Dirige la squadra con autorità e sfacciataggine, difende come un ossesso e fa anche canestro, il ragazzo israeliano ha tutto per diventare uno di migliori play di tutta l’ Eurolega, ed è un 2000.
SEGAFREDO:
Niccolò Mannion 5: entra a partita finita, ma porta sempre in campo la sua razione di caos falli in due minuti, una bomba corta sul primo ferro e nulla più.
Marco Belinelli 5: al momento, e sottolineo al momento, l’Eurolega non è la sua competizione, troppo fisica e viene sempre coinvolto nei p/r avversario come anello debole, per ora è un lusso che una Virtus convalescente fa fatica a permettersi.
Alessandro Pajola 5,5: quando c’è da difendere il suo lo fa, prova a caricare i compagni in difesa, ma offensivamente il confronto con Madar al momento è impietoso.
Ismael Bako 6,5: nel naufragio generale l’unico che si salva.
Mam Jaiteh 5: troppo poco potente per reggere alcuni confronti ancora non è al 100%, se Teodosic non lo maltratta dopo il capolavoro sprecato è perchè il serbo ha un cuore d’oro.
Gabriel Lundberg 5: brutta partita, come i compagni, oltretutto tira un paio di bombe che non toccano neanche il ferro..
Daniel Hackett 5: è ancora indietrissimo di condizione, questa sera Madar lo ha sbranato.
Jordan Mickey 4,5: i Looney Tones ci dovevano restituire il talento rubato martedì, ma non si sono visti.
Kyle Weems 5: è il piccolo con le cifre migliori, ma commette due errori divensivi non da lui, peccato.
Semi Ojeleye 5: non deve essere sicuramente lui la bocca da fuoco designata, però non prendere iniziative come stasera…
Milos Teodosic 5: non è serata, i compagni non capiscono i suoi assist, si innervosisce e, a parte un paio di perle, non incide.
Isaia Cordinier 5,5: dovrebbe andare a fare la convergenza alle mani, ma uno dei pochi che prova ad andare oltre anzichè limitarsi al compitino.
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