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Ce lo chiede l’Europa

E’ tornata tangentopoli! Eppure siamo nel 2022 non nel 1992 pensavamo che non avremmo più visto certe scene, eppure da giorni le cronache ci raccontano di sacchi (si proprio sacchi!!) di soldi, se non facesse piangere ci sarebbe da ridere! Ma cerchiamo di mettere in ordine i fatti di quello che ormai per tutti è il “Qatar Gate”.

I principali personaggi sono:

Antonio Panzeri ex Eurodeputato PD poi passato ad articolo 1, per capirci quello di Speranza e attualmente di professione faccendiere, che non si è ancora capito che professione sia, fondatore inoltre della ong Fight Impunity nel quale Board figurano personaggi come Emma Bonino e Federica Mogherini.

Eva Kaili, greca, bella ex giornalista di Maga Channel dal 2022 vicepresidente del palamento europeo iscritta al gruppo dei socialisti.

Francesco Giorgi assistente di Panzeri e compagno della Kai.

Insieme a molti altri sono “incappati” nell’indagine della polizia belga, sulla corruzione nel parlamento Europeo, volta a favorire una migliore immagine del Qatar, Paese nel quale si sono giocati i primi mondiali di calcio invernali della storia, incappati in modo clamoroso visto che a casa della Kaili sono stati trovati 600.000 € in contanti nascoste dentro sacchi di plastica.

Vale la pena di fare qualche riflessione:

la sinistra quella bella, buona, gender fluid e ONG -friendly, la sinistra, quella della superiorità morale; questa sinistra che tutti i TG si guardano bene dal nominare è il centro della corruzione, e riesce difficile nasconderlo persino al più garantista di noi; gli opinionisti hanno un bel da fare a dire che non è come con Craxi, che tangentopoli era un sistema mentre qui sono casi isolati, ma la sensazione è che sia proprio un sistema nel quale le ONG ( non dimentichiamo il caso Soumahoro), come dice Giorgi “servono a far girare soldi” e lavorano in squadra con le istituzioni europee; già perché l’altro convitato di pietra di questa storia è l’Europa, l’Europa del rigore e della serietà!

A parere di chi scrive, per certi versi la situazione è peggiore che nel 92, in quei tempi vigeva quella che possiamo definire con un ossimoro una “corruzione onesta” tu mi dai la mazzetta io ti assegno l’appalto, la cosa in una logica criminale ha un suo rigore, in questo caso invece, considerato che il parlamento europeo non legifera (chi decide è la commissione ma la lezioncina la rimandiamo ad una prossima volta), al massimo emette delle risoluzioni, cioè per l’appunto dei moniti, nei quali si “condanna decisamente” questo o quell’altro, cos’è che i qatarioti che hanno soldi da spendere, hanno comprato? Hanno comprato le opinioni, quelle per le quali un parlamentare viene votato ed eletto, queste persone hanno venduto le proprie idee per 600.000€! Citando Ezra Pound “se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, non valgono nulla le sue idee o non vale nulla lui” giudicate voi se la cifra sia idonea o meno a ripulire l’immagine del Qatar. Ricordiamo che in Qatar il rispetto dei diritti umani è praticamente nullo, le donne sono giuridicamente sottoposte agli uomini e un omosessuale rischia fino a sette anni di prigione; migliaia di operai sono morti per costruire stadi climatizzati in barba alla sostenibilità energetica; eppure nel suo intervento Eva Kaili parla di questo Stato come “all’avanguardia nei diritti umani e nei diritti dei lavoratori” questo hanno comprato, la dignità, per questo in un parlamento che non decide nulla c’è una folla di lobbysti ben pagati, di solito ex politici, di solito di Sinistra (fatevene una ragione, perché il potere negli ultimi anni lo hanno tenuto in mano loro), basta pensare a D’Alema che ora vende armi. Corre l’obbligo di citare l’iper atlantista e, per nulla simpatico, Federico Rampini, che in una trasmissione televisiva dice del discorso della Kaili “un partito di sinistra serio avrebbe dovuto cacciarla dopo quell’intervento non per i 600.000€”

Da ultimo curioso notare che per non parlare di sinistra si parli di Italiani, cioè si sputtana un intero popolo, per non fare autocritica; curioso come per coprire le proprie magagne si continui ad fomentare la guerra fratricida, contro il novax, il putiniano e così via; come si aizzi la guerra al macellaio che non usa il POS accusandolo di evadere qualche centinaio di euro distraendo l’attenzione dai grandi evasori del web, curioso come i personaggi coinvolti siano sempre gli stessi.

Come diceva Steve Jobs, icona della sinistra radical:

UNITE I PUNTINI…



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