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Ghera, l’incorruttibile

Aggiornamento: 2 mar 2023

“È inutile, con Ghera perdete tempo, è incorruttibile.”

Si esprimeva così, Buzzi al telefono sul capogruppo uscente di FdI alla Regione Lazio.

Fabrizio Ghera, una vita al servizio della collettività, già zelante Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, antipersonaggio, serio, impeccabile e low profile, è ai blocchi di partenza per la nuova e probabilmente, decisiva contesa elettorale che dovrebbe strappare la Regione Lazio al PD dopo una decade costellata da ombre e disservizi.

Lo abbiamo raggiunto a un incontro politico promosso dal consigliere municipale Daniele Rinaldi in quota FdI, per tastare il polso a novantasei ore dalle elezioni e fare con lui il punto.


Onorevole come va?

Bene! Benissimo! Ovunque un bagno di folla! Sto girando dalla mattina alla sera, incontro commercianti, mamme, giovani, pensionati, professionisti. C’è tanta fame e voglia di ripartire. Giro moltissimo, come è ovvio, grazie all’impegno di tutta la rete, da solo non ce l’avrei mai fatta, tanti, tantissimi posti sempre con questa affluenza.


Estenuante.

No! Non dirò mai che sono stanco. Non posso esserlo. La politica è una missione, nessuno ci punta la pistola, stanchi sono quelli che guidano un autobus. Ci sono giornate più pesanti ma poi, guardate qui… (indica le 250 persone nella sala)


Buzzi l’ha definita incorruttibile.

(sorride) La politica è una missione. È un patto di fiducia e d’onore tra chi elegge e chi è eletto.


La recente pandemia ha messo a nudo quanto i tagli alla sanità siano stati scellerati

Zingaretti ha perseguito una gestione che temo si sia consumata sulla salute dei cittadini della Regione. Da una parte non ha riaperto il San Giacomo e il Forlanini e penalizzato il sistema sanitario, dall’altra ha sperperato milioni nell’acquisto che definisco “incauto”, di mascherine mai arrivate. Noi rilanceremo la sanità mettendola al servizio dei cittadini che non possono e non devono attendere un anno per una tac.


La sinistra in generale e il PD in particolare rivendicano una sorta d’investitura morale nella cultura, eppure la Giunta PD-5 stelle non ha espresso un Assessore deputato, nonostante il Lazio abbia un patrimonio inestimabile, cosa si propone di fare sul fronte artistico?

Se la Cultura è vista come serbatoio per generare consenso puoi incappare nel paradosso di non avere un assessore in una Regione come questa. Io punterò sul rilancio delle attività giovanili, alimentando concorsi e premi per i più meritevoli da inquadrare nelle differenti discipline. L’idea è quella di creare la nuova generazione di artisti che porti avanti la nostra storia nell’arte come peso specifico. L’arte deve essere percepita anche come occupazione professionale, ma per perseguire questo obiettivo occorre progettazione. Cosa che è mancata.

E sul fronte della desertificazione culturale delle città?

Già, ogni volta che un cinema chiude per lasciare il posto a una sala Bingo, un supermercato, una sala poker, ci impoveriamo, per questo sto già ragionando su una forma di attività partecipata che passi per la riqualificazione degli immobili a destinazione della Regione Lazio per poi assegnarli a privati in compartecipazione per riportare il cinema e il teatro di quartiere al centro degli interessi. Poi intendo rilanciare lo sviluppo delle arti figurative attraverso il sostegno al fumetto e alla pittura, scultura e fotografia con messa a disposizione delle aree espositive regionali, bandi a sostegno delle iniziative culturali e eventi; incentivazione delle imprese culturali come gli organizzatori di rassegne cinematografiche e teatrali. Discorso analogo per lo sport.


Altro problema irrisolto, i trasporti. Cosa intende fare? Legato ai mezzi pubblici c’è anche il problema della microcriminalità e vandalismo. Ma come mai che figure come il bigliettaio e il controllore non sono più utilizzate? Non basterebbero queste per risanare i bilanci oltre al creare occupazione?

La delinquenza a bordo e nei pressi è un dramma. Sì, le figure del controllore e del bigliettaio potrebbero risolvere diverse esigenze, occupazione, guadagni e sicurezza, ma per gli autobus di linea urbana deve intervenire Roma Capitale, purtroppo non è competenza della Regione, che invece deve migliorare la viabilità di competenza. Questo è uno degli obiettivi primari.


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