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Lucca comics & Games 2024: un bilancio

Alessandro Bottero

Lucca Comics & Game 2024

Lo scorso mese si è tenuta l’edizione 2024 di Lucca Comics & Games, edizione che ha suscitato clamore nel web e sulla stampa. Un’edizione che anche quest’anno ha tenuto fede alle premesse e alla sua fama. Tra le molte cose degne di nota di cui parleremo tra poco, ci premeva mettere subito in evidenza quattro cose fondamentali, che hanno dato un sapore unico a questa edizione: la mostra per i 50 anni di Dungeons & Dragons, capostipite del Gioco di Ruolo e ancora oggi un nome capace di infiammare menti e cuori di milioni di appassionati in tutto il mondo; la grande mostra dedicata al maestro Amano, uno dei più significativi nomi del mondo del Manga, segno che l’apertura al fumetto di Lucca Comics è internazionale e; la presenza  all’interno del padiglione napoleone dedicato agli editori di ben due stand dedicati ad editori stranieri, Métal Hurlant dalla Francia e Fantagraphics dagli USA, che avevano portato materiale n lingua originale, chiaro richiamo all’internazionalità del fumetto come mezzo espressivo; ultima, e forse più importante, la presenza sempre nel padiglione Napoleone di un grande stand ufficiale dedicato ai fumetti di Taiwan. Non è questo lo spazio dove addentrarci in spericolate analisi geopolitiche, ma che per la prima volta in una manifestazione a fumetti a livello nazionale (e di fama internazionale) ci sia uno stand ufficiale di Taiwan è una cosa che non può (e non dovrebbe) passare inosservata. 


Alcuni osservatori, nei giorni della manifestazione e in quelli immediatamente susseguenti, forse per agitare polemiche inesistenti, partendo dal dato del calo delle presenze ufficiali (circa 275.000 quest’anno, oggettivamente meno dei due anni passati, i primi due dopo lo stop per il Covid), hanno iniziato a intonare un De Prufundis, per la manifestazione, che a dir loro avrebbe iniziato la parabola discendente, dopo i fasti del 2019 e del 2022. La situazione però è un po’ diversa, e un’analisi che cerchi di essere seria e sincera dovrebbe partire da un esame a 360# della manifestazione, che non si può basare solo ed unicamente sul numero dei biglietti. Anche prendendo per buono (in effetti il dato è ufficiale, quindi è sicuramente valido) il numero in se stesso, non basta a dare la realtà della manifestazione. Dire “è calato il numero dei biglietti, QUINDI la manifestazione quest’anno è andata male” non ha senso.


Un Sistema Sociale complesso (e Lucca Comics & Games deve essere esaminata come Sistema Sociale, non solo come evento singolo) deve essere valutato sulla base di più dati, sia quantitativi che qualitativi, e soprattutto per essere valutato va sperimentato il più possibile in ogni sua emanazione. La complessità di un evento richiede che chi lo voglia valutare sperimenti il più possibile la complessità stessa, girando nei vari luoghi che compongono il sistema sociale Lucca C&G 2024, vivendo in prima persona l’esperienza di quel luogo, unendo poi i dati raccolti in un’ipotesi di valutazione. Si chiama metodo scientifico, ma purtroppo ormai spesso i social ci hanno abituato al lancio di opinioni/intuizioni/invenzioni basate su dati insufficienti, gettate nella mischia solo per un like in più o per fare la figura di quello “che sa’ prima degli altri”.


Come Plusnews abbiamo battuto a tappeto – per quanto possibile – LC&G nel corso di questi cinque giorni, girando per quasi tutti i luoghi. Non siamo riusciti a vedere il Palazzetto, sede degli eventi musicali e del settore videogames, e Lucca Junior, ma per il resto possiamo dire di esserci stati.  Ecco per iniziare una serie di brevi schede di valutazione dei luoghi toccati.


Padiglione Napoleone

È sicuramente uno dei due centri di LC&G in città, assieme al padiglione Lucca Games. Quest’anno era stato modificato, rendendolo un rettangolo unico, senza suddivisioni di cubatura, con un tetto ad “arcata unica”, e non a due come in passato. Questo all’inizio ha dato a molti la sensazione che gli spazi fossero più piccoli, ma in realtà la metratura era la stessa. L’altezza del soffitto del padiglione però, quasi raddoppiata, dava più ariosità e luce al tutto, generando quasi la sensazione di spazi più ampi tra gli stand, e meno espositori. In realtà il numero di espositori era più o meno lo stesso di prima. Il flusso di accesso ed uscita era regolato in modo più stringente del solito, per motivi di sicurezza. C’erano novità? Molte. Ma davvero molte. Cpsì come gli autori e le file agli stans per farsi firmare le copie dagli autori - pensiamo a ReNoir, Coconino, Hikari, Bao! DynIt, Toshokan, stand di editori che per tutti i cinque giorni hanno visto file lunghe e soprattutto ordinate (e su questo punto ci ritorneremo) di persone che compravano fumetti.


Lucca Comics & Game 2024

È però anche vero che altri editori hanno lamentato cali di incasso rispetto al 2023. Da che dipende? Molto probabilmente da due elementi: mole eccessiva di prodotti simili portati; prodotti non accattivanti per il pubblico di questa edizione. Può succedere, ed è un elemento imprevedibile. Chiunque produca un’opera è sempre convinto che quell’opera valga (altrimenti non la produrrebbe). Poi però la risposta del pubblico è ingovernabile e sfugge a qualsiasi legge. Nessuna campagna social assicura al 100% il successo di un’iniziativa, perché i like o i commenti postivi nei posti sui social di annuncio delle novità per Lucca non si tramutano automaticamente in copie vendute.


Il problema è che ormai il pensiero paramagico, per cui la parola è la realtà, ha sedotto e fuorviato molti nel mondo editoriale per cui si lega il gradimento sui social con copie sicuramente vendute, dimenticando un dato molto semplice: i social sono bolle, che aggregano utenti dai gusti simili e soprattutto dall’indole gregaria. Se il capo del social X (nel caso delle pagine Facebook, Istagram, TikTok ufficiali di un editore colui che parla per conto dell’Editore) dice che X è bellissimo, le dinamiche della bolla social faranno sì che tutti o quasi quelli che partecipano a quella bolla saranno d’accordo e plauderanno alla cosa, con Like o commenti positivi. Ma sono solo una porzione della realtà, e soprattutto sono una porzione di realtà a cui non costa nulla dire “mi piace” “è fichissimo”. Il risultato di vendite si ha solo ed unicamente quando l’opera si confronta con la realtà totale del pubblico, e soprattutto con un pubblico che deve decidere di esprimere la sua approvazione non più in modo gratuito, ma dando una parte dei suoi soldi a qualcun altro, in cambio di un fumetto. Potremmo definirlo un bagno di realtà.


Nel Padiglione Napoleone girando quest’anno si trovavano cose molto interessanti. Non parliamo di volumi, ma parlo di stand. Prima cosa: c’erano due stand dedicati ad editori esteri, uno dedicato alla casa editrice USA Fantagraphics, con Gary Groth l’editore presente in alcuni momenti allo stand, e disponibilissimo al dialogo (noi siamo riusciti a parlarci due volte), e un altro dedicato alla casa editrice francese Métal Hurlant, con tutte le nuove produzioni uscite in questi due anni, tra cui il volume che raccoglie i nove numeri di Ah Na Na!, rivista a fumetti femminista militante del 1976. È la prima volta da anni che case editrici straniere hanno stand ufficiali a LC&G dove trovare materiale di ottimo livello.


Terza cosa molto interessante, e sicuramente sfuggita a quasi tutti, era lo stand dedicato ai fumetti di Taiwan. Esatto. All’interno del padiglione Napoleone, dove lo potevano vedere decine di migliaia di persone, c’era uno stand con la parola Taiwan. Perché lo sottolineiamo? Perché uno stand come questo c’era anche nel 2023, ma era stato nascosto in un padiglione piccolo piccolo, disperso in mezzo alla città, lontano dai flussi di pubblico. Quest’anno invece era in evidenza, visibile a tutti. Ora, non facciamo finta di non sapere che alla Cina non piace che si parli di Taiwan, e gli si dia spazio. Che LC&G abbia concesso uno spazio in uno dei luoghi più frequentati dal pubblico con il nome Taiwan in bella mostra è stato senz’altro un atto di coraggio da riconoscere ed apprezzare. Inoltre domenica 3 nella Chiesa di San giovanni a piazza San GIovanni si è tenuto un incontro sul fumetto di Taiwan come ponte di conoscenza tra Est E Ovest, e anche qui va riconosciuto e apprezzato il coraggio. Coraggio che va riconosciuto per giustizia alla Toshokan, che dava una mano nella gestione dello stand di Taiwan nel Napoleone, e a Davide Castellazzi, presente all’incontro la domenica.


Lucca Games

L’altro centro di gravità di LC&G in città è sicuramente Lucca Games. Anche qui unico padiglione ampio, quattro corridoi e molto pubblico. Il pubblico era presente. Le file per l’accesso al padiglione erano sempre lunghe, tranne domenica mattina all’apertura. Ma dentro cosa c’era? Il primo dato inequivocabile è il dominio di Pokemon nel settore del gioco di carte collezionabili.


La prima parte del padiglione era dedicata a stand molto grandi dedicati al gioco di carte di Pokemon, elemento che poi si ritrovava anche in molti stand di negozi. È un dato di fatto che nel mondo del gioco – italiano ed estero - il GCC (Gioco di Carte Collezionabile) dei Pokemon sia il numero uno. Stupisce forse come a fronte di questo indubbio dominio e di una nutrita pubblicistica per bambini/ragazzi adolescenti incentrata sui Pokemon a livello di schede e immagini, non esista ad ora una editoria specifica dedicata a questo settore.


Lucca Comics & Game 2024

Altro elemento da segnalare nel padiglione Games è la presenza di alcune case editrici come Tsunami, con saggistica dedicata al rock e alla musica estrema e narrativa legata al weird/fantastico o Hypnos Edizioni, altra casa editrice agguerritissima nel settore del weird e del fantastico. Casa editrice è anche Mirage Edizioni, che debuttava a Lucca 2024, con cinque volumi a fumetti cartonati, e ospiti di primissimo piano come Simon Bisley e Giulio RIncione. In questo caso (dato che rientra nel discorso della complessità del Sistema Sociale) più di un osservatore ha notato come la presenza di autori di fumetti nel padiglione Games non abbia generato un ritorno di vendite come invece in media ha fatto nel padiglione Editori/Napoleone. La collocazione nel luogo X invece che nel luogo Y può modificare il risultato finale?  Probabilmente sì, ma nemmeno questa è una legge di natura immutabile e perenne.


Le celebrazioni per i 50 anni di D&D si potevano avvertire nel padiglione, con uno stand che rimandava al padiglione dedicato in giro per Lucca con mostra e negozio ufficiale dove acquistare i prodotti esclusivi realizzati per l’occasione. In realtà però la cosa che più ci ha incuriosito è il numero di prodotti (GDR e giochi da tavola), ispirati al mondo degli anime/manga. Ne abbiamo individuati tre (il GDR dedicato a Cowboy BeBop; Let’s Go to Japan, un gioco da tavola che vede i partecipanti arrivare e girare per il Giappone scoprendone lati poco noti, e un altro GDR ispirato al mondo degli Anime).


Anni fa era già stato tentato qualcosa di simile con il primo GDR dedicato ad anime e manga realizzato dai Kappa Boys, e ora forse stiamo assistendo a un ritorno di fiamma, con il mondo del gioco che accanto al fantasy, all’horror e al mondo dei super eroi affianca anche questo altro genere. I presupposti sembrano interessanti. Altra cosa molto interessante vista nel padiglione Games è il gioco da tavola From the Other Side, ispirato al celebre disco dei Blind Guardian, gruppo di power metal famoso in tutto il mondo. I Blind Guardian erano presenti allo stand Scribabs Boardgames, per firmare le copie acquistate. Domenica il gioco era sold out allo stand, segno che il pubblico aveva apprezzato.


Come ultima segnalazione Sine Requia, uno dei GDR migliori mai realizzati in Italia, ambientato dieci anni dopo che nel corso dello sbarco in Normandia i morti sono improvvisamente tornati in vita, ponendo fine alla II Guerra mondiale e dando vita a una delle Distopie più interessanti presenti nel mondo del GDR. Quest’anno erano disponibili oltre a nuove espansioni per il GDR come Wermacht, dedicato all’esercito del Quarto Reich, i due volumi di Sopravvissuti, serie di romanzi ambientati nel mondo di Sine Requie.


Japan Town

Il terzo punto focale di attenzione di LC&G è ormai da qualche anno Japan Town, spazio dedicato totalmente a tutto quel che fa “Oriente”, posto al di fuori della città, nello spazio del polo fieristico di Lucca, dove in primavera si tiene Lucca Collezionando. Gli spostamenti tra Japan Town e resto della manifestazione non sono comodissimi, ma nemmeno eccessivamente scomodi. 25 minuti a piedi, oppure un viaggio di 3 minuti con la navetta.


Dalle 8:30 alle 9: 30 le navette che facevano la spola tra punti di raccolta in città e Japan Town (e viceversa) erano tre, per poi diventare 5 dalle 9: 30 in poi. Diciamo che in media bisognava prevedere minimo una mezz’ora di attesa per arrivare, e dai 30 ai 40 minuti di attesa per tornare da Japan Town a Lucca, specialmente a metà giornata. Non comodissimo, ma tollerabile. All’interno di Japan Town a fare da padroni erano due cose: il merchandise classico (action figures, giocattoli e funko dedicati ad anime/manga) e il merchandise specificatamente dedicato all’oriente, con stand che vendevano kimoni, tessuti per realizzarli, oggettistica da casa giapponese con stand di negozi specializzati nel settore.


Terzo elemento presente gli editori specializzati nel settore “orientale”. Non solo fumetti, ma anche saggistica in tema. Tra i nomi possiamo citare KappaLab, che aveva anche uno stand al Napoleone; Nippon Shock, di cui va ricordata la cortesia e la disponibilità; Euromanga Edizioni, uno degli editori migliori come manualistica ad uso scolastico/accademico per imparare a disegnare in stile manga; MangaSenpai, anche lui con uno stand anche al Napoleone. Allo stand Mangasenpai si poteva anche trovare Legami, romanzo scritto da Tora e Neko, ispirato al mondo anime/manga. Al piano superiore di Japan Town era presente la sala incontri, sempre ben gremita, e l’angolo didattico gestito dall’istituto Europeo di Manga, con workshop in diretta tenuti da docenti dell’Istituto, anche questi sempre con una presenza discreta. Non possiamo chiudere questo esame di Japan Town senza citare lo stand più creativo e simpatico: Gatti di Terracotta, dove si potevano trovare creazioni originali a tema “gattesco”, declinati nei personaggi cult dell’immaginario pop (Marvel, DC Comics, Star Wars, Star Trek, Harry Potter e altri ancora. Assolutamente deliziosi.


Padiglione S.Martino

Dopo i tre centri nevralgici passiamo ad esaminare - per quel che è possibile – il resto di LC&G, partendo dal padiglione San Martino, posto vicino al Pala Bonelli, in Piazza San Martino. Il Padiglione San Martino principalmente ospita editori non di fumetti, come L’Ippocampo, Società editrice La Torre, e altri, ma anche editori di fumetti come ad esempio Ottocervo. È sempre interessante girarlo, perché si scoprono cose interessanti.


Partiamo con la Società Editrice La Torre, che aveva portato il nuovo numero della rivista accademica Manga Accademia (il numero 17), andato esaurito sabato pomeriggio. Manga Accademia è una rivista di livello universitario, con contributi dei più importanti esperti del settore. Ogni numero in pratica è un libro, denso, ricco di idee e concetti, da leggere con attenzione. E sapere che un prodotto del genere è andato esaurito fa ben sperare. Significa che non è del tutto vero il cliché per cui i giovani non leggono più niente.


Probabilmente chi vuole leggere (e deve spendere per farlo) è disposto a dare i suoi soldi in cambio di qualcosa che valga la pena leggere. Prima di dare giudizi tranchant sui cosplayer o i lettori di manga che non leggono più niente di serio, bisognerebbe, con molta onestà intellettuale, chiedersi se la mole di materiale pubblicato di autori italiani, americani, francesi o spagnoli, meriti davvero di essere letta. Ma è una domanda ingenua posta con la massima bonarietà possibile. Tra le varie cose interessanti una serie di passaporti fantastici presenti allo stand This is Not A love Song, dedicati a mondi dell’immaginario come La Terra di Mezzo, Star Trek, e altri ancora.


Napoleone 2

Il padiglione convenzionalmente chiamato Napoleone 2 ospitava due editori Gigaciao e Saldapress. Su Gigaciao poco da dire: autori presenti e pubblico impazzito per Sio e soci. Di Saldapress, siccome l’editore Andrea Ciccarelli ci ha detto in faccia davanti a tutti che lui non interessa se parliamo dei suoi prodotti, limitiamoci a ricambiare la cortesia e tacere su tutto.


Palazzo Ducale – Cortile

All’interno del cortile di Palazzo Ducale, a fianco di Piazza Napoleone, si trovavano gli stand cosiddetti istituzionali di Guardia di Finanza, Esercito Italiano, e Polizia. Mercoledì 30 il Sindaco di Lucca e alcuni membri della giunta comunale hanno fatto il giro del cortile, accompagnati dal direttore generale di Lucca C&B Enrico Vietina. Lo spazio riservato a questi stand cresce anno dopo anno, e si può dire tranquillamente che il pubblico li gradisce. Siamo passati per il cortile almeno una volta al giorno proprio per avere un risconto di prima mano su questa coabitazione tra mondo del fumetto e “guardie”, e apparentemente sembra che i tempi in cu faceva fico declamare “ACAB!” per proporsi come autori cool siano fortunatamente passati. Il pubblico era sempre numeroso, seguiva le dimostrazioni tenute da esercito, guardia di finanza e polizia, e l’atmosfera era sempre serena.  Sicuramente lo spazio del cortile di palazzo ducale non era un corpo estraneo alla manifestazione. Inoltre era divertente osservare i giovani nerd che si cimentavano con un micro-test di resistenza fisica tenuto da un istruttore dell’esercito.


Piazza S. Romano Foodmetti

Arrivati a Piazza San Romano c’era una delle cose più interessanti di questa edizione, l’area Foodmetti, ossia uno spazio dove si mescolavano fumetto e gastronomia, con possibilità di assaggiare pietanze ispirate al mondo dei fumetti. Molto interessante l’area di vendita dove erano esposti volumi fondamentalmente di cucina (soprattutto orientale) ma a fumetti, e prodotti speciali come il whisky di provenienza giapponese realizzato in onore di Goldrake, o una bottiglia speciale dedicata a Black Kiss di Howard Chaykin.


Padiglione Star Comics

Da piazza Napoleone salendo verso le mura si arriva al doppio padiglione Star Comics, uno dedicato alla casa editrice e l’altro esclusivamente a One Piece. Il padiglione dedicato a One Piece era uno dei più affollati (sia quest’anno, che nel 2023) con file che si sviluppavano per le mura. Quello Star Comics era sempre affollato, ma vivibile. Tra le proposte Star sicuramente da segnalare la nuova edizione di Hellboy (Star Comics ha preso i diritti da Magic Press), e moltissime novità manga.


Mura

Una cosa necessaria per cogliere davvero il quid di un evento come Lucca C&G che si dilata fino ad abbracciare quasi l’intera planimetria della città entro le mura, è fare un giro per le mura. Le mura, come del resto la città stessa, sono “open”, ossia non è necessario avere un biglietto o un pass per percorrerle. Ci sono addirittura stand sulle mura a cui si può accedere senza necessariamente aver acquistato il biglietto. E questa realtà “laterale” alla manifestazione in senso stretto, ossia eventi e luoghi godibili senza dover pagare, mano a mano che passano gli anni diventa sempre più vasta, ed ecco la spiegazione tra il calo numerico dei biglietti venduti e l’aumento invece delle presenze a Lucca.


Esiste un turismo che viene a Lucca apposta per i giorni della manifestazione, che aggiunge la sua presenza a quella degli spettatori paganti della manifestazione, ma che non passando per le biglietterie non è quantificabile ufficialmente. È però possibile percepirla, girando per le strade di Lucca, osservando le file nei bar e nei locali, in una parola vivendo concretamente l’esperienza. E allora uno si rende conto che se il numero di spettatori ufficiali è 275.000, il numero reale delle presenze è molto superiore. Non arriviamo al mitico traguardo dei 400.000 certo, ma è ragionevole ipotizzare una presenza complessiva tra spettatori paganti e turisti non paganti venuti a Lucca per l’occasione vicina alle 340.000.


Prove a sostengo di questa tesi? Ovviamente nessuna, perchè è impossibile avere elenchi ufficiali di chi è venuto a Lucca e NON ha pagato il biglietto, ma il tutto esaurito o quasi delle strutture ricettive, gli aumenti assolutamente senza motivazione - se non la richiesta spasmodica di chi è disposto a tutto pur di venire - dei B&B e degli affitti entro le mura e nei dintorni di Lucca, sono tutti indizi di una domanda talmente vasta - e disposta ad accettare qualsiasi condizione -  che l’offerta può permettersi di fare i prezzi che vuole. Detto questo un altro indizio sulla probabile discrepanza tra numeri ufficiali e numeri reali si poteva avere camminando per le mura, che erano piene di gente. Anche qui…non è una prova da tribunale, ma se ci chiedessero “sareste disposti a scommettere su una presenza reale di molto superiore ai numeri dei biglietti ufficiali?”, la risposta sarebbe “Sì”


Baluardo San Paolino

Lungo le mura c’erano anche spazi ufficiali Lucca C&G, come il Baluardo San Paolino - The Citadel, in pratica una “Lucca Games” sulle mura. Qui si potevano trovare stand che vendevano oggettistica artigianale per GDR dal vivo, e lo stand di Feudalesimo e libertà, con la Gogna dl Peccatore. In pratica in previsione del anno giubilare Feudalesimo e Libertà, community di Facebook, aveva organizzato un momento di penitenza: un volontario tra il pubblico veniva convinto a farsi bloccare da una gogna medioevale, testa e mani, e i membri della community Feudalismo e Libertà ne declamavano le turpi nefandezze, invitando gli amici del malcapitato a fustigarlo per fargli espiare la colpa. Alla fine il peccatore veniva perdonato e gli si consegnava una sorta di perdonanza giubilare. Inutile dire che la folla era nutrita, e lo spettacolo suscitava l’approvazione dei presenti.

 

Panini Palace

Ultimo posto visitato il Panini Palace, da anni prima posto sotto il Baluardo San Donato. La Panini riunisce nel suo padiglione i seguenti generi: Disney, super eroi, fumetti USA non super eroistici, fumetti italiani, album figurine panini, fumetti francesi e manga. La parte del leone come spazio la fa il manga, con la sezione Planet Manga. A occhio lo spazio dei Manga è un buon terzo del totale, ulteriore prova delle tendenze del mercato. Nel 2023 la Panini nel corso dell’incontro con l’AIED dichiarò di aver in programma 900 uscite a fumetti annuali, pari a circa 80 al mese, tra inediti, variant, ristampe. Nel 2024 siamo sempre su queste cifre. E anche qui la domanda sorge irrefrenabile: ma queste 80 uscite mensili sono tutte indispensabili? O è un meccanismo perverso in cui gli editori si ritrovano a dover pubblicare sempre di più per mantenere alto il fatturato? È la teoria della mongolfiera. La mongolfiera resta in aria fintanto che si genera aria calda. Appena il motore rallenta la mongolfiera inizia a scendere. E una volta che inizia la discesa è difficile fermarla. Chi vuole capire, capisca.

 

Cose sparse

Prima di passare alle considerazioni finali alcuni flash sparsi. Nel Padiglione Napoleone da citare anche ADD editore, con testi di narrativa e saggistica dedicati al mondo dell’estremo oriente molto interessanti, e Kleiner Flug, coraggiosa casa editrice che resiste in mezzo alle avversità. Kleiner FLug aveva portato il primo volume di una Trilogia dedicata alla vita e alla storia di Marco Polo, realizzato in collaborazione con l’istituto Treccani e le autorità cinesi. A LuccaGames non possiamo esimerci dal citare Dice Lair, negozio di oggettistica legata al gioco (soprattutto dadi) di ottima qualità. Japan Town: degno di una riflessione il dato di fatto della sparizione dal settore dell’usato delle fanzine e/o riviste dedicate ai manga uscite negli anni ’90 e ’00. Pur girando in lungo e largo non siamo riusciti a trovare nulla di tutto ciò. E la cosa non è positiva. Se sparisce la memoria storica è una perdita per tutti. Anche per i nuovi lettori. Nell’ufficio stampa era presente una cosa molto carina, ossia il modellino della mascotte del padiglione italiano perla prossima Expo 2025 a Osaka, che potete vedere in foto. Nel padiglione San Michele da segnalare la casa editrice Moscabianca, che propone testi sull’oriente di buona fattura. Infine da ricordare il gonfiabile con Luce, la mascotte del prossimo Giubileo nel Piazzale Mons. Arrigoni.


Chiudiamo questa sezione con il grande mistero degli uffici stampa delle case editrici. Ormai riuscire a reperire materiale per recensioni dalle case editrici è diventato, in certi casi, quasi una Quest da campagna GDR. A fronte di case editrici disponibilissime come (vado a memoria) ReNoir, Coconino, Tunué, Bugs, 001Hikari, J-Pop, Toshokan, ci sono quelle che chiedono “Ma mi assicuri che lo recensisci?” e uno avrebbe voglia di dire “No. Sto mentendo per scroccarlo a buffo”; quelle che “Decido io cosa darti, perché il marketing ha deciso che bisogna puntare su questo”, e la tentazione è dire “Grazie, ma preferiamo decidere noi cosa proporre ai nostri lettori” è fortissima; quelli che “L’addetto/a stampa non c’è. È appena andato via/sta seguendo un incontro/ sta organizzando un firmacopie”.


Questo anche se ci passi tutti i giorni, a ore diverse. E in questo ultimo caso la domanda sorge irrefrenabile chiedo: ma se mercoledì 30 un giornalista viene al tuo stand, ti dice nome, testata, e se potete dire all’addetto/a stampa quando torna che è passato, quando l’addetto/a torna perché – una volta che l’hanno avvisato -  lui non dice “Ok. Allora se Tizio torna e io non ci sono, ecco le copie stampa delle novità da dargli”? Perché nessuna delle case editrici a cui siamo passati quattro volte in cinque giorni, senza mai trovare l’addetto/a stampa e ricevendo sempre “non possiamo fare nulla. Devi parlare con lui/lei” ci ha pensato? È troppo complicato? Per non parlare degli addetti stampa che ti mandano allo stand dell’editore per cui lavorano, dove l’editore ti dice “ma te che vuoi? Io non ne so niente. Non mi interessa che te parli delle mie cose. Ciao”. Però lì entriamo nel surrealismo, e uno alza le mani.

 

Il Sistema Sociale Lucca Comics & Games

Al 31 dicembre 2023, secondo i dati ISTAT Lucca aveva una popolazione di 89.136 abitanti. Se ogni giorno si ipotizza un massimale di biglietti venduti pari a 70.000 significa che quando si fa il sold out per la giornata l’intera città di Imola (69.357 abitanti, sempre secondo l’ISTAT) si trasferisce di botto all’interno del Sistema Sociale di LC&G, sottoponendo a uno stress di sistema tutte le strutture logistiche: viabilità pedonale, trasporti, fognature, ricettività abitativa, bar e ristoranti. Immaginate se nella città/quartiere dove vivete ogni giorno, per cinque giorni la popolazione raddoppiasse, non per modo di dire, ma realmente. È molto probabile, secondo tutte le ipotesi sociologiche dei Sistemi Sociali posti in condizione di stress prolungato, che i livelli di aggressività e scontro fisico salirebbero alle stelle.


Eppure ogni anno, e questo 2024 ha confermato la cosa, non avvengono risse, non ci sono atti di violenza, non ci sono alterchi verbali o fisici mentre si aspetta in fila, insomma lo stress di sistema è neutralizzato dalla comune passione. Questo elemento, costante da decenni, quindi strutturale all’evento e non episodico per questo o quell’anno, non viene mai preso in considerazione da chi riflette sull’evento Lucca C&G, perché lo considera solo un evento o commerciale (“l’unico metro di valutazione è quanto si vende”), o pseudo culturale (“L’unico metro di valutazione è se ci sono autori e se io li conosco”). Lucca C&G non è più solo l’uno o l’altro. È un’esperienza sociale in cui una “tribù” accomunata dalla stessa passione si ritrova a condividere un evento di autorealizzazione e autoaffermazione.


Certo, c’è un grande pericolo, e cioè che il mercato arrivi a controllare ogni elemento dell’esperienza, portando alla massificazione di ogni esperienza creativa secondo parametri predefiniti dall’alto e fatti passare per accettabili. E la massificazione dei contenuti inevitabilmente porta a previlegiare solo una parte di tutti i contenuti possibili, ossia quelli socialmente accettabili e facilmente vendibili. Appiattire le proposte a fumetti solo in un’unica direzione, socialmente accettabile e piena di tutti i vari “washing” che chi è astuto usa per riciclarsi come “nuovo e inclusivo” è massificazione tanto quanto il conformismo anni ’50. Allora grazie a Dio per i cosplayer che, dopo la scomparsa delle fanzine e del fumetto realmente alternativo/indie (non le graphic novel “alternative” pubblicate da editori che di alternativo non hanno nemmeno la puzza), restano l’ultima trincea della creatività individuale ed anarchica non soggette a leggi di marketing, algoritmi e brand strategy. Ma forse ancora per poco….


Criticità

Ci sono anche cose che andrebbero cambiate. È eticamente sbagliato aumentare i prezzi nella settimana di Lucca C&G. È eticamente ingiusto far pagare un caffè un euro lunedì 28 ottobre, e un euro e 50 mercoledì 30 ottobre. È eticamente sbagliato alzare i prezzi degli alloggi dentro Lucca, fino a chiedere cifre assurde. I prezzi del cibo ai baracchini street food, sia a Lucca Games che vicino al Panini Palace erano folli. Non ha senso pagare 9 euro un bicchiere di birra. O 12 euro un hamburger. E al Japan Palace era lo stesso discorso. Per mangiare una porzione di qualcosa e una bibita minimo spendevi 15 euro. Possibile che non si possa regolare questo farwest? Possibile che per mangiare un panino e bere una bibita una famiglia di 4 persone debba spendere oltre 60 euro? Poi non c’è da stupirci se si vendono meno volumi a fumetti. I soldi vanno in cibo. Altro punto critico i parcheggi. Ma qui posso capire. Se in una città con una logistica di parcheggi X arriva di botto il doppio di veicoli costruire parcheggi sufficienti per tutti è impossibile. Però in questo caso occorre allestire parcheggi al di fuori delle mura, con maggiori collegamenti di navette per il centro città.


Momento popolare

Lucca C&G è stato – anche quest’anno, come sempre – un grande momento popolare. Girando per le vie si vedevano famiglie in cosplay, genitori e figli. SI vedevano ragazzi che leggevano i fumetti acquistati. File ordinate di persone che aspettavano tranquillamente e senza litigare come alle poste o al supermercato, per una firma, o per poter scambiare una parola con l’autore che aspettavano di incontrare da mesi. Lucca C&G è un popolo, ed è fatta dal popolo. E questa non è retorica vuota. Puoi allestire i padiglioni più belli, più ampi, più comodi. Puoi portare i fumetti più belli, gli autori più famosi. Puoi fare tutto, ma se poi la gente non viene e non si immerge in tutto questo allora hai fallito. Il fumetto non è solo studio e lettura solitaria. Il fumetto è intrattenimento, gioco, condivisione, incontrare altri appassionati. Il fumetto è vita. E la vita è così. Immensa, bellissima e disordinata.

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