Ero già pronta a mettermi in cattedra, nel senso che desideravo fare una lezioncina (lo ammetto, un po’ maestrina lo sono sempre stata) facile facile, su addizioni sottrazioni e percentuali.
Idea nata da alcuni commenti letti su facebook tipo “i danni da vaccino sono come un granello di sabbia rispetto all’intero deserto” e dalle dichiarazioni del presidente Mario Draghi “l’invito a non vaccinarsi è un invito a morire”, ma l’evento scatenante è stato un articolo su huffingtonpost.it a cura di Mattia Feltri, il titolo di quest’articolo è già da solo esplicativo del livello: La fumeria d'oppio di Salvini e Meloni sul vaccino ai giovani.
Non ho mai fatto mistero delle mie simpatie politiche, non mi interessa però che si attacchino Salvini e Meloni, mi interessa analizzare l’articolo, il quale, a suo modo, è un articolo modello, esempio di un certo giornalismo d’accatto, fiancheggiatore del pensiero dominante. In sostanza in questo articolo si dà la colpa ai suddetti politici del possibile e, sembrerebbe, auspicato aumento dei contagi, teoria già stravagante visto che Giorgia Meloni è all’opposizione e Salvini è in maggioranza insieme a PD, 5 stelle e alcuni altri.
Pare che Salvini il cattivone abbia detto che i morti sotto 20 anni siano solo 1 mentre Locatelli ne cita 27, qui il nostro eroe tocca l’apoteosi “Di quei ventisette bambini e ragazzi morti (metteteli in fila, come fossero davanti a un plotone d’esecuzione)” leggete come il giornalista sapiente cita il plotone d’esecuzione? Ci si sente subito in colpa no? Anche se in realtà poi i giovani in questioni non sarebbero stati il plotone ma i condannati, però butta lì quest’immagine raggelante ed effettivamente funziona, poi continua “Risolvere la faccenda, come fa la destra italiana, con un paradossale allarme nazismo, è roba da fumeria d’oppio. Risolverla come fa Salvini, cancellando ventisei bambini e ragazzi morti, e riducendoli a uno solo, e pensare di farla franca, è roba da fumeria d’oppio” dai su, se potessi gli batterei le mani è l’apoteosi della mistificazione e ancora “Risolvere la faccenda come fa Giorgia Meloni, che giudica il green pass un intollerabile sfregio alla libertà, quando a marzo invocava il certificato verde vaccinale per girare in Europa (“il green pass non crea alcun obbligo, né diretto né indiretto, alla vaccinazione. Ne è la prova la proposta di equiparare tre diversi tipi di certificati: di vaccinazione, di tampone e di guarigione (…) purtroppo i capricci ideologici delle sinistre di ogni gradazione di rosso stanno avendo la meglio su una misura fondamentale”) è roba da fumeria d’oppio” ora vaglielo a spiegare a Mattia Feltri che un green pass per girare in Europa è diverso da uno per andare al bar o addirittura andare a scuola, per dei tredicenni poi, lui è così innamorato della sua scritture che mica gli si può spiegare la costituzione.
Ma torniamo a noi perché queste riflessioni si sposano bene con la mia voglia di fare lezione di aritmetica? Perché i numeri bisogna saperli leggere, se Come diceva Galileo (anche lui come tutti i grandi scienziati accusato di eresia) la matematica è un linguaggio per conoscere il grande libro dell’Universo, il relativismo Galileiano ci insegna che prima di tutto bisogna fissare un sistema di riferimento il che significa che una misurazione non è tale se non si dice rispetto a cosa viene misurata; o banalmente, come diceva il mio ex capo “Lara tanto, poco, presto, tardi ecc. non sono numeri!”
Premetto che anche un solo morto, per chi lo ha amato, per le mamme, i figli, le sorelle i fratelli è un morto di troppo, è un dolore enorme, e vaglielo a spiegare ai familiari di quel morto che si, lui è solo uno su molti milioni, per loro lui/lei era uno su uno, il 100% dei morti che ci sarebbero potuti essere, il rispetto per i morti è un’altra delle pratiche civili che ci ha portato via questa pandemia e non intendo affatto cadere nella rete, ma questo vale sia per i morti da covid, che da vaccino, che di patologie non diagnosticate o magari di suicidio perché la loro psiche non ha retto.
Prendiamo in considerazione un qualsiasi evento avverso: 100 è un numero grande? Piccolo? Dipende dalla platea, non possiamo buttare li dei numeri caso, 100 eventi avversi su 100 sono il 100%, su 1000 il 10% e così via.
A questo punto dobbiamo chiarire il concetto di “campione rappresentativo” cioè quando non possiamo eseguire dei test su tutta la platea dobbiamo prenderne un campione, ma questo deve appunto essere rappresentativo dell’intera popolazione testata; per esempio se facciamo un sondaggio per prevedere i risultati elettorali del sindaco di Roma, non intervisteremo tutti i romani ma sceglieremo un campione che rappresenti la stratificazione degli aventi diritto al voto, così se il corpo votante è composto da una certa percentuale di donne, uomini, single, sposati, laureati, diplomati ecc. dovremmo riprodurre nel campione degli intervistati quelle percentuali; ecco punto primo questa cosa per i test sui vaccini non è stata fatta, per una serie di motivi, non si può testare sui bambini, la partecipazione allo studio dev’essere volontaria e
mille altre norme di buon senso, già questo ci dice che lo studio sarà falsato, aggiungo che i famosi 5 anni o più normalmente richiesti per la messa in commercio di un nuovo farmaco, l’AIFA o l’EMA non li impiegano a mettere bolli su fogli protocollo, ma servono per studiare gli affetti a lungo termine questo lo disse anche il povero Crisanti, con la carica di allegria che gli è propria, che non si sarebbe fatto un vaccino studiato da così poco tempo, la cosa gli è costata l’espulsione dagli schermi televisivi per qualche tempo, è rientrato in TV solo dopo aver abbracciato la “causa” vaccinista , quindi la fase 3 dello studio sperimentale la stiamo facendo ora, speriamo che vada bene.
Quindi intanto non possiamo paragonare il numero di eventi avversi da covid con il numero di eventi avversi da vaccino perché le cifre sono da cui si parte sono diverse, ma andiamo avanti, supponiamo ora, di voler sapere cosa succede in certa classe di persona prima o dopo un certo provvedimento, a quel punto il nostro campione rappresentativo sarà quella classe, diciamo per esempio gli under 30, quindi vedremo come cambiano i risultati dei nostri test prima o dopo un certo provvedimento nella classe di popolazione under 30. Torniamo al covid e al suo vaccino, quanti eventi avversi ci sono stati nella popolazione over 80 causa covid? Quanti eventi avversi causa vaccino? E così via per classe di popolazione, diciamo di 10 anni in 10 anni, non ho tutti i dati, non mi va di reperirli, se volete il governo Inglese pubblica tutti i giorni i casi di reazioni avverse al vaccino, poi per ogni fascia di età prendete il numero di eventi avversi al vaccino e dividetelo per il numero di vaccinati, dividete ora il numero di eventi avversi da covid per il numero dei positivi; vi accorgerete che Mattia Feltri può darsi da fare quanto vuole a parlarci di plotoni di esecuzione ma i numeri dicono che i giovani non traggono giovamento dal vaccinarsi, e questo solo nell’immediato, perché non sappiamo come finirà questa fase 3, come ho già detto in precedenza non mi sembra nemmeno sensato chiedere ai giovani un sacrificio, intanto perché la vocazione all’eroismo dev’essere personale, ma soprattutto perché questo vaccino non ferma i contagi e quindi sarebbe un sacrificio vano. Andate a cercare gli ultrasessantenni e i fragili che non si sono vaccinati, non quelli che non vogliono, quelli lasciateli perdere ne hanno diritto, ma quelli che non sanno usare internet, quelli che non possono arrivare all’HUB vaccinale e proteggeteli, questo ha un senso, non proteggete solo chi vi viene comodo ma che non ha nessun motivo di essere protetto.
La cosa che mi fa davvero arrabbiare è che queste cose non dovrei spiegarle io ma lo Stato, dovrebbe darmi numeri e informazioni per capire a sufficienza in modo che io possa scegliere, o almeno obbedire consapevolmente, invece ti chiedono un atto di fede (di nuovo la scienza confusa con la religione) oppure ti ricattano, pensate alla ragazza morta a Genova, l’hanno convinta a vaccinarsi per recuperare la sua vita, hanno fatto, per un atto medico che richiederebbe un’anamnesi, gli open day come fosse il 2x1 al supermercato, e poi, poveretta, le hanno anche dato la colpa perché non sapeva di avere una patologia, che poi non è nemmeno una patologia, ma quasi una caratteristica che avranno milioni di persone (voglio vedere poi se avesse scritto nel modulo “trombocitopenia” le avessero negato il siero e sinceramente non credo).
Sono stata a una delle tante manifestazioni contro il Green pass presenti in ogni città, c’era gente di ogni genere e la parola che ho sentito più spesso è “amore”, non certo la violenza che ci hanno fatto vedere ai telegiornali ma solo gente con desiderio di vivere serenamente. Concludendo questo mio intervento tra analisi e sensazioni, mi arrabbio con uno Stato che mi tratta come una bambina di 5 anni, che mi dà della no VAX quando sono vaccinata persino per la febbre gialla, che mi tratta da analfabeta quando so fare anche le ossido riduzioni, che ha creato un clima di delazione e odio fratricida che nemmeno in Germania dell’est tutto per un solo ed unico motivo NON ASSUMERSI LE SUE RESPONSABILITA’
Stay tuned
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