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Riflessioni eretiche sulle elezioni (vedo fascisti ovunque…)

Una riflessione serena sul risultato delle amministrative va fatta volevo che questo territorio, questa città e tutta la nazione finalmente avessero la guida che meritano, sono triste perché lasciamo questa nazione in mano a burocrati che non mi è chiaro se facciano gli interessi nostri o di Bruxelles, perché questi burocrati hanno usato questa vittoria alle amministrative per rilanciare “il governo dei migliori” che invece per me rimane “il governo dei peggiori” lo stesso governo che apre gli idranti contro i manifestanti pacifici a Trieste e lascia passare Forza Nuova per devastare la sede della CIGL.


Dicevo, riflessione sui risultati, abbiamo preso una bella sveglia, c’è poco da dire, ma quali sono i motivi?

Qualcuno parla di candidati sbagliati, io non sono d’accordo, almeno per Roma, per Milano il discorso è stato diverso non si sono nemmeno impegnati perché non hanno mai pensato di vincere, ma Michetti era un gran bel profilo di candidato, nemmeno così sconosciuto, visto che ormai Radio Radio è seguitissima, piuttosto si è partito tardi, una candidatura si costruisce con il tempo e tempo ce n’è stato poco, a causa , questo si, delle divisioni interne, e qui veniamo al dunque a quello che secondo me è il motivo principe, la madre di tutti gli errori, le lotte interne alla coalizione per la supremazia hanno causato mille piccoli errori, per carità, la candidatura della Raggi è stata fatta per tempo, eppure non ha avuto maggiore fortuna di Michetti, ma sono certa che partire per tempo avrebbe aiutato.

Una certo disinteresse verso la politica è un altro dei motivi, ancor più radicato questo disinteresse, nel popolo del centrodestra, ho grandissimo rispetto per chi non va a votare, è una delle opzioni che la democrazia ci mette a disposizione, non ho condiviso gli insulti a mezzo social di molti verso gli astenuti, l’astensione però dev’essere una scelta, non si può non andare a votare perché ce lo siamo dimenticato, questo non lo ammetto, e comunque se tanta gente si disinteressa all’esercizio dei propri diritti di cittadino, una domanda bisogna pur farsela, forse abbiamo sbagliato qualcosa, o forse questi diritti non interessano più tanto, abituati come siamo ad inchinarci ad ogni vessazione (e di nuovo il tema torna lo stesso, in sintonia con il titolo della rubrica), ma non può essere solo colpa dell’elettore, forse dovevamo comunicare meglio le nostre proposte, l’importanza e l’urgenza di dare a questa città una politica diversa.


Molti dicono che abbiano perso le posizioni vicine alle proteste no greenpass, altri che non abbiano giovato le posizioni opposte, posto che la mia posizione è ben nota oltre che personale, comunque la si pensi, non ha giovato il non avere una posizione chiara, una coalizione che in parte sta al governo e in parte no, che in parte ha posizioni “eretiche” e in parte posizioni “istituzionali”, l’apoteosi di questa schizofrenia si è evidenziata nella lega, partito che più degli altri ha pagato lo scotto, dove le due posizioni erano presenti all’interno dello stesso partito.

Infine questo lo devo dire, la macchina del fango si è mossa alla grande, non voglio trovare giustificazioni, non voglio fare come la sinistra che “se io non vinco è l’elettore che sbaglia”, ma non mi unirò al coro di quelli che fanno gli auguri a Gualtieri, gli auguri li faccio ai romani e agli italiani tutti, speriamo faccia bene, per il nostro bene prima di tutto, ma sinceramente ho seri dubbi e sono preoccupata; la macchina del fango si è mossa con precisione millimetrica, il che mi fa pensare che la vittoria fosse ad un soffio, così è iniziata la festa: caso Morisi (niente di penalmente rilevante), caso Fidanza, stavolta i rilievi penali ci sono e sono tutti a carico di fun page che commette diversi illeciti (per esempio intercettazioni senza il consenso di un magistrato) penali e deontologici; poi l’apoteosi, l’assalto da parte di Forza Nuova alla sede della CIGL, che trasforma una piazza di diverse migliaia di persone pacifiche in una banda di fascisti, non dirò oltre cosa penso del ministro degli interni, che poi altro non è che il braccio armato di Draghi, ma sui fascisti due paroline le voglio spendere.


La parola fascismo usata all’uopo per etichettare chiunque non si allinei all’ordine costituito, è diventata il mantra degli ultimi tempi, non che fosse mai passata di moda, sono cresciuta quando “uccidere un fascista non è reato” nei tempi della guerra civile, che tante giovani vite da ambo le parti s’è portata via; nel corso degli anni ho sentito dare del fascista un po’ a chiunque, al regime sovietico, persino a quello cinese(?!?!), che poi c’è una parola che funziona benissimo per definirli e si chiama comunismo, parola che dovrebbe scatenare nelle persone la medesima paura, ma evidentemente fascismo funziona meglio. attorno alla parola fascismo si sono compattati tutti gli antifascisti. Poco importa se i grillini avrebbero preferito un ulcera perforata piuttosto che votare per Gualtieri, poco importa se anche la metà del suo partito non lo può vedere, poco importa se Calenda si è autoespulso dal PD, il pericolo neofascista è troppo grave per non compattarsi tutti contro questo, e la destra giù a dissociarsi ( ma da che?), forse sarebbe ora di smettere di chiedere scusa per qualcosa che non si è commesso perché “se te fai pecora il lupo te se magna” eh niente oggi mi vengono in mente tutti i detti popolari! Sposo completamente il comunicato stampa dell’onorevole Fabio Rampelli a qualche giorno dal voto, che recita esattamente “la sinistra pretende di vincere le elezioni”.


Ma la domanda che mi pongo su tutto è una sola, quando verrà il momento che si potrà ragionare serenamente sul fascismo, sulla resistenza, persino sulla shoah? E dico a tutti, lo dico a tanti nostalgici che si rifiutano di ammettere che le leggi razziali furono leggi infami, lo dico alla sinistra che vorrebbe abbattere il foro Italico, che rifiuta di ammettere che la migliore riforma del sistema scolastico fu di Giovanni Gentile, quella che insomma, se proprio dobbiamo dire che D’annunzio era bravino allora dobbiamo dire che non era fascista, c’è stato un tempo in cui in Italia erano tutti fascisti, alcuni lo sono rimasti, altri hanno cambiato idea, ma non si possono dimenticare o annullare anni di arte, produzione letteraria e artistica, semplicemente bollandola come fascista; onore a Vittorio Sgarbi che spesso prova a proporre una discussione pacata sul tema, una discussione pacata e Sgarbi nella stessa frase, fa un po’ ridere, ma è così, contro una sinistra ottusa che investe tutte le sue forze in una damnatio memoriae che l’imperatore Nerone a confronto era un novellino; salvo poi risvegliare a belva sistematicamente sotto elezioni.


Una discussione serena, senza posizioni preconcette, permetterebbe di consegnare finalmente questo periodo alla storia, sarebbe decisamente il momento, visto che quelli che lo hanno vissuto sono ormai quasi tutti scomparsi, e finalmente ad una nazione pacificata..., ma forse non c’è questa volontà, una nazione pacificata è una nazione unita e non a tutti questo conviene.


Stay tuned

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