Dave Sumner si esibirà dalle 15 di oggi pomeriggio all’Officine Motociclistiche Apriliane, di Aprilia. Chitarri
sta impeccabile, buono per tutte le stagioni, è un autentico Highlander. È sbarcato in Italia agli inizi degli anni sessanta, in quella che venne definita "British Invasion" (da non confondersi con quella post punk degli anni ottanta). “Abbiamo formatto i Primitives da dove uscì Mal”, mi dice, col suo strano , suggestivo, personalissimo ibrido tra inglese e italiano. ” Eravamo una super band. Alla batteria c’era Pick (Withers dei Dire Stratis n.d.r.). Poi ho raggiunto Douglas (Meakin) mio grande compagno di avventura, nei Motown. Prendi la guitar e vai!”
Per gli appassionati di musica, Sumner, che si esibirà con i Wandering Spirits assieme all’Alunno del sole, Sandro Saba, virtuoso del basso e Luca Celletti, gran bella voce degli Eurosmith, e sorta di anello di congiuzione tra Mick Jagger e Steven Tyler, è un’autentica miniera d’aneddottica.
Allora, lo confermi o sfatiamo una volta per tutte il mito di Pete Towsend e il rito delle chitarre rotte a fine concerto, come andò quella volta al Piper?
Right! (ride) Pete non ha rotto il guitar, ha fatto solo finta. E tuttora la mia chitarra sta nella sua collection e vale un botto. Circa sessanta/settantamila euro…
Ha militato per una decina di anni nei Camaleonti e ha suonato per tutti i più grandi, De Gregori, Venditti (suo è l’arpeggio di Roma Capoccia), Cocciante, Renato Zero, Patty Pravo ma se gli domandi a quale pezzo è più affezionato, ti sorprende” Si, ho suonato con tutti. La canzone che mi ho più nel cuore é Guerra fra galassie, l’ho scritta seduto sulla scala di R.C.A, mentre lavoravamo sul singolo di Candy.”
E chi scrive, come pure i milioni di fans dei Superobots di cui è lo storico chitarrista, gli sarà eternamente grato per averlo inciso. Ancora oggi è un pezzo superbo a metà strada tra il rock e la disco.
Una vita piena e spericolata, quella di Dave Sumner, diviso tra rock, donne, moto e pure windsurf che, racconta, ha insegnato a Battisti. E per il quale suonò in Balla Linda. Ma tutto questo e parecchio altro, era ieri. L’oggi è un gran bel concerto in cui coi Wandering Spirits metterà in fila Gimme Shelter, Hey Joe, Come togheter, in omaggio a John Lennon che proprio l’otto dicembre di quarant’annni fa veniva ucciso a New York, e tanti altri capolavori del rock. In attesa di ritrovarsi con Douglas Meakin, l’amico di una vita, per incantare ancora, dopo i super concerti a Fonte Nuova e a Ladispoli di fronte a oltre duemila persone (i fans rimpiangono tuttora quello previsto per lo scorso marzo al Centrale di Roma annullato a causa del Covid), con Daltanious, Il Grande Mazinga, Ken Falco, Gordian e Candy Candy. Un singolo che vendette più di un milione di copie.
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