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Bisogna avere FedeZ

Aggiornamento: 13 mag 2021

Io credo in lui. Ho fede. Anzi, Fedez. Che il PD abbia finalmente un’icona vincente a cui aggrapparsi? Fedez non è uno e trino, è multiplo. É pura ubiquità. Non è neppure un individuo. Non solo. È metafisica quantistica. Fedez è ovunque simultaneamente. In uno spot. Ad una sfilata. A Sanremo. Al primo maggio. Fedez è un oracolo. Fedez, soprattutto, ha ragione. Lo attestano i like e gli sponsor. I servizi giornalistici e i selfie. Carrettate degli uni e degli altri. Lui che ha fatto dell’articolo quinto un comandamento. Fedez è ecumenico, mescola sacro e profano perché l’importante è esserci. Ma persino questo fuoriclasse della comunicazione che cavalca a briglie sciolte il politicamente corretto può non essere perfetto.

Per esempio, la frase del forno è una cosa mostruosa e bene ha fatto a stigmatizzarla. A dire il vero sarebbe storia non recentissima, risale al 2016 ed è attualmente oggetto di un processo comunque un bravo se lo merita tutto. Lo sarebbe anche di più se si fosse ricordato di fattacci come Bibbiano. Fa impressione il silenzio di un'anima tanto sensibile. O almeno, chi scrive non ricorda che Fedez si sia mai pronunciato su una vicenda che è enormemente più orrenda di quella che ha solertemente riportato. Eppure si tratta di bambini. Abusati. Portati via ai genitori. Segnati per tutta la vita. Da una parte ci sarebbero parole. Terribili, irripetibili ma solo parole. Dall’altra, fatti. Tremendi. Di un’oscenità abissale. Ma il nostro moltiplicatore seriale di like ed euro non se n’è ricordato. Strano, eh? Già che si è in tema, ci si domanda se presentarsi al concerto dei lavoratori con cappellino sponsorizzato sia etico. Maliziosa la sensazione che si tratti di pubblicità occulta. Non autorizzata. Suona pure come un mezzo schiaffo:”Lavoratori, tiè!”. Da una parte centinaia di migliaia di disoccupati dopo un anno di pandemia, dall’altra uno che a colpi di selfie spiega al pueblo unido come si sta al mondo. È anche vero che per Fedez quello è lavoro. E poi tiene famiglia ma lascia comunque un tantino perplessi specie perché in fatto di diritti dei lavoratori quel marchio è abbastanza chiacchierato, si va dalle molestie sessuali alle condizioni disumane fino allo sfruttamento del lavoro minorile. Ma forse Fedez non era informato. Un’ingenuità. Per quanto strida con la prontezza di spirito che gli ha consentito di registrare la RAI. Si tratta incontrovertibilmente di una perdonabile svista. In caso contrario sarebbe un gran furbacchione…

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