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DollarArt

Aggiornamento: 9 ago 2023

L’arte è indipendenza contro qualsiasi forma di potere, e quando il denaro interferisce con l’arte… non è più arte… - Jacques Attali

E se gli artisti ci disegnassero “sopra”, allora si potrebbe parlare di arte?

Non solo si può, ma si deve. Artisti, designers, e illustratori realizzano per il progetto DollarArt dei lavori su un formato tascabile: il dollaro.


Simbolo della pop art, signum del sistema consumistico e della globalizzazione, il dollaro viene scelto come spazio creativo capace di far adattare la propria poetica artistica ad un supporto nuovo e inusuale.


Il fine è quello di instaurare e innescare un evento in cui il fruitore può comprendere a pieno la difficoltà e allo stesso tempo il lusus di ogni singolo artista sulla tela -‘pardon’- sul dollaro.


Di certo non è una novità che il denaro, i soldi e gli economisti circumnavighino l’opera d’arte.


D’altronde la numismatica ha da sempre interessato studiosi e appassionati da tutto il mondo, celebri invece sono le raffigurazioni in cui monete e banchieri divengono parti integranti di opere d’arte del calibro di Caravaggio o del Memling o ancora Gustav Klimt ci dà prova di come il denaro possa fungere da supporto decorativo nella sua Danae cullata da una pioggia di monete d’oro.


Il denaro però ha spesso ostruito il processo creativo di un artista spingendolo talvolta a frenare le proprie pulsioni e a bruciare dettagli che per un mecenate potevano rappresentare materiale scottante o decisamente fuorviante.


Eppure, ogni singolo artista si è dovuto confrontare con il parere della clientela dal momento che, per quanto fosse edenico “fare arte”, ciò non poteva di certo discernere dal “fare denaro”. Soprattutto oggi!


La stessa Tracey Emin ce ne dà prova in I’ve got it all lavoro risalente al 2000, in cui l’artista cerca di accaparrarsi denaro accumulandolo e avvicinandolo a sé.


La bramosia e crudeltà espressiva della Emin si fanno perfetti portavoce di un mercato dell’arte in ‘grave’ ascesa dove gallerie, case d’asta e banchieri si scambiano “la merce”, un tempo definita opera d’arte.


«Money complicates everything. I have a genuine belief that art is a more powerful currency than money - that's the romantic feeling that an artist has.But you start to have this sneaking feeling that money is more powerful».


Ma cosa succede quando i soldi da parte marginale della tela o da fulcro di interesse per la sopravvivenza dell’essere umano/artista divengono il supporto stesso per la realizzazione dell’opera d’arte?


Il dollaro sa di Factory di Andy Warhol, gioca con il potere dei presidenti degli Stati Uniti d’America, preannuncia la denuncia sociale e oblitera molto altro ancora.

Il progetto DollarArt è una sfida, una battle non tra gli artisti bensì fra se stessi e la propria poetica.


Quello che ci interessa è proprio vedere cosa succede quando gli artisti escono dalla propria comfort zone e si mettono in gioco per colmare quell’horror vacui che caratterizza la ‘presa di coscienza’ di ogni nuovo progetto.


In questo progetto gli artisti hanno usato il dollaro, hanno riempito il proprio vuoto, e hanno abitato uno spazio ‘tascabile’.


Un nuovo modo di collezionare l’arte contemporanea!


La più ampia raccolta di opere realizzate sulla famosa ed iconica banconota verde da un dollaro USA.


L’unico vero progetto che sta coinvolgendo e valorizzando artisti di tutto il mondo ed appassionando collezionisti di tutte le età!


Uniposca, stencil, collage, acrilico, olio, decollage, china, biro, sono solo alcune delle tecniche utilizzate per le opere, tutti pezzi unici realizzati dagli artisti coinvolti.


Il progetto DollarArt, nato nel corso del 2020 da un’idea del gallerista Danilo de’Cocci, dopo una prima fase di raccolta opere e selezione degli artisti, ha avviato la commercializzazione delle opere, prima con apposite mostre evento a Roma e poi, a partire dallo scorso anno, anche attraverso la partecipazione ad alcune delle fiere dell’arte contemporanea in Italia.


Sono anche nate varie interessanti collaborazioni con altre gallerie e con negozi di interiors ed oggettistica.


Dopo le fiere di Bergamo, Bologna e Montichiari, sarà possibile ammirare le opere della DollarArt presso lo stand allestito nelle fiere di Parma (10-11-12 marzo), Cremona (24-25-26 marzo), Pavia (31 marzo e 1-2 aprile), Lucca (21-22-23 aprile) e probabilmente Vicenza a maggio. Seguirà, nei prossimi mesi, anche la partecipazione ad alcune iniziative e fiere dell’arte all’estero.


DollarArt è un progetto ideato e realizzato da Monocromo Contemporary Art.

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