Il Museo del cinema di Torino presenta, fino al 13 gennaio 2025, la mostra Movie Icons, un percorso attraverso oggetti iconici dei film degli ultimi quattro decenni.
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I film vivono di volti, di storie, ma anche di oggetti e di momenti: alla Mole Antonelliana è possibile rivivere vari successi che fanno parte dell’immaginario ormai di più di una generazione, con foto di scena, locandine e manufatti originali.
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Il giubbotto salvagente di Titanic e la piuma di Forrest Gump, la bacchetta di Harry Potter e la spada di Excalibur, la pallottola di Matrix e il cappello di Jack Sparrow il Pirata dei Caraibi: sono tanti i ricordi che la mostra rievoca e non è un caso che sia amata da adulti e ragazzi, che riconoscono storie, scene e momenti con cui sono cresciuti e che continuano a suscitare emozioni.
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La mostra non si occupa solo di film di genere fantastico, le cosiddette pellicole da nerd, ma queste fanno comunque la parte del leone, con i grandi blockbuster del Duemila, Harru Potter appunto, ma anche Pirati dei Caraibi e i cinecomics, sia Marvel, con come oggetto simbolo lo scudo di Capitan America, che DC, con il lazo di Wonder Woman.
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Il percorso della mostra dà spazio a Ready Player One, omaggio all’immaginario degli anni Ottanta firmato Steven Spielberg, tratto dall’omonimo romanzo; a Terminator 2, dove i fan di The X-Files riconoscono l’interprete dell’agente John Doggett, Robert Patrick, allora nei panni di robot distruttore e a Excalibur, cult fantasy del 1981 ancora oggi ineguagliato
Quindi, uno dei lati positivi di questo viaggio tra tanti immaginari, è ritrovare il proprio film o i propri film del cuore, quelli che si sono amati da ragazzi e che si guardano ancora oggi in famiglia e con gli amici, o magari in solitaria ma anche un modo per viaggiare nella storia del cinema, come capita davanti alla tuta del Superman del compianto Christopher Reeve, cinecomics che fece epoca tra anni Settanta e Ottanta.
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La mostra è accompagnata da due grandi schermi nell’Aula del Tempio, con la proiezione di spezzoni dei film in mostra e non mancano schermi più piccoli all’interno della mostra con alcune scene iconiche delle opere in oggetto, con tanto di colonne sonore che accompagnano la visita.
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Il mercato degli oggetti di scena, di nicchia ma molto amati, è cresciuto nel corso degli anni, anche se per lo più solo enti museali possono permettersene l’acquisto: la cultura materiale, discorso presente da tempo nei Musei, si unisce al cinema, che sembrerebbe un medium volatile e effimero ma che in realtà ha una forte presa, anche nella vita pratica, nel possesso di oggetti e memorabilia, negli appassionati.
Il Museo del cinema rende omaggio quindi con questa mostra, costituita da oggetti del proprio archivio e provenienti da Theatrum Mundi di Arezzo e da Propstore, al fandom cinematografico, al voler portare parti di un film nella propria vita, dalle locandine a un oggetto di scena.
L’importanza del collezionismo cinematografico e legato ai fumetti come fenomeno culturale e di costume è ancora in buona parte da scoprire e da far emergere, ed è ottimo che un Museo dia spazio a questo, anche perché gli stessi Musei nascono da collezioni, da persone che hanno deciso di dedicare tempo ed energie a raccogliere materiale sulle loro passioni.
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I film, forma d’arte che ha poco più di un secolo e modo di raccontare una storia per immagini, sono oggetto di passioni e Movie Icons traccia davvero un ritratto di cosa sono state tutta una serie di pellicole per gli appassionati.
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Il Museo del Cinema di Torino ha dimostrato negli anni grande interesse per la cultura nerd e il collezionismo ad essa legato. Da ottobre ad aprile è stato grande protagonista Tim Burton, con una mostra internazionale che ha fatto tappa sotto la Mole, incentrata sull’uomo d’arte e regista di film epocali e amatissimi.
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Nel 2005 la Mole ospitò un’esposizione dedicata alla fantascienza, con locandine di B Movies e film mainstream appartenenti a questo genere, mentre tra il 2009 e il 2010, con Manga Impact, realizzò la prima mostra dedicata agli anime giapponesi anche come fenomeno collezionista. Nel 2010 sempre ci fu invece. Diversamente vivi, un evento dedicato alle icone del genere horror, dal Dracula di Bela Lugosi ai vampiri nerd Spike e Angel.
Al momento, godiamoci Movie Icons, un viaggio nostalgico e non solo nel cinema e nella passione ad esso legato, sapendo che non sarà l’ultimo, perché questo è un argomento su cui ci sarà sempre qualcosa da dire.
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