Come l’assassino dei romanzi, l’ex Giancattivi torna sul luogo del delitto. Anzi, i luoghi e cioè il teatro che metalinguisticamente racconta sé stesso, il mestiere dell’attore, la dimensione corale.
La storia di cinque attori salvati e vissuti da sempre all’ombra di un autore padre padrone che gli ha dato la linfa affinché i destini nati sotto cattive stelle di ognuno di loro si ammantassero delle vesti dorate del successo grazie al suo protettivo talento. Imprevedibilmente tutto questo sembra ad un tratto non avere più senso. Trent’anni insieme per ritrovarsi tra le mani, dono dell’autore, un testo insulso, farraginoso, brutto in maniera inspiegabile. Un elemento imprevisto e indecifrabile che fa saltare tutti gli schemi e getta le loro menti, senza nessun preavviso, in un improvviso e impenetrabile nulla che li costringe a pensare e rivedere ad uno ad uno i loro giorni passati per capire dove e quando si è persa la strada maestra, tanto da ritrovarsi oggi costretti da un vicolo cieco a dichiararsi vinti. Niente però sarà come sembra e la sorpresa vi coglierà impreparati… altrimenti che gusto ci sarebbe ad avervi spettatori!
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