top of page

La vita in un ascensore

Aggiornamento: 7 gen 2022

Xanax di Angelo Longoni

Regia e adattamento Jocelyn e Alessandra Chianese Hattab

Con Mattia Cirelli e Martina Marone

Teatro delle Muse, Roma, 17 ottobre 2021

Si è chiuso il sipario allo storico Teatro delle Muse di Roma sull'ultima replica di Xanax, storia di un isolamento coatto che porta alla rivelazione di sé. Scritto da Angelo Longoni nel 2001 (e portato in scena, allora, da Amanda Sandrelli e Blas Boca Rey), Xanax ci racconta, attraverso le rivelazioni dei suoi protagonisti, luci ed ombre della vita quotidiana di coppia e la difficoltà di comunicare nel nuovo millennio.

Vent'anni dopo, il bravissimo autore, conduttore e regista televisivo Jocelyn, insieme alla moglie giornalista Alessandra Chianese Hattab, sull'onda dell'entusiasmo di due giovani attori romani, Martina Marone e Mattia Cirelli, decide di riadattarlo al tempo del Covid, donando allo spettacolo originale quella freschezza ed ironia che stemperano il dramma di fondo della vita moderna.

Ed ecco che la convivenza forzata dei due protagonisti, estranei rinchiusi per 48 ore nell'ascensore bloccato dell'azienda, si complica per la paura del contagio, tra mascherine, gel disinfettante e spray purificante per l'aria, amplificando le reciproche ansie che entrambi affrontano a gocce di Xanax e pillole di Prozac. Ma il tocco ironico e fantasioso di Jocelyn colora la scena ed il racconto con levità e divertimento. E così, tra palloncini di compleanno, fenicotteri rosa e marshmallow (e uno speciale easter egg) la coppia dei Marmatti, Martina e Mattia, si muove con disinvoltura e simpatia, trascinando lo spettatore nel vortice della claustrofobica situazione dagli esiti boccacceschi che segneranno un punto di rottura per i due protagonisti. I loro Laura e Daniele, entrambi sposati, entrambi in crisi, troveranno infatti nella cabina bloccata di un ascensore, quella intimità ormai svanita nei rispettivi rapporti, raccontandosi l'un l'altra e scoprendo un'inattesa ma profonda intesa che cambierà le loro vite.

Seppur trasposta sul palco con leggerezza, la storia di Xanax descrive il disagio profondo di una società in cui tutti indossano una maschera e mostrarsi 'nudi' e 'veri' con gli altri è quanto di più utopico possa esserci; un mondo in cui la difficoltà di comunicare passa oggi sempre più attraverso internet ed i social, che trasmettono al mondo l'immagine che vogliamo dare di noi stessi, isolandoci al contempo nella nostra bolla personale. Ed ecco che Laura e Daniele, i due protagonisti, nascondono le loro paure e le loro ansie cancellandole con gli psicofarmaci, finché un episodio imprevisto li costringerà ad aprirsi, a scoprire sé stessi ed i propri reali desideri, in un incontro-scontro dagli esiti irreparabili.

126 visualizzazioni
bottom of page