Lorenzo Cuneo: al via il processo di Beatificazione
- Vito Tripi
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
A ventisette anni dalla tragica morte del giovane attivista, già Servo di Dio, inizia un processo morale e religioso importantissimo per il suo carisma.

Viviamo in temi complicati, per no dire bui, i nostri antenati latini erano soliti dire O Tempora, O Mores! Questi sono gli anni in cui si è sconvolta totalmente la massima di Dostoeskij Essere più che apparirecon l’esatto contrario, ossia, l’importante è apparire. Difatti i punti di riferimento per molti giovani, oggi più che mai vuoti, ignavi e materialisti, sono i tiktoker, gli influencer e gli youtuber. Stendiamo ovviamente un penoso velo sui vari tour privi di ogni morale. Ergo in questi anni in cui il modello negativo, già cominciato col cosiddetto effetto Gomorra, è imperante quando arriva una buona notizia essa è come raggio di luce e di speranza.

Questa buona novella è la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del giovane laico e Servo di Dio Lorenzo Cuneo avviata lo scorso 24 gennaio. Di questo giovane scrivemmo già in passato in riferimento al posizionamento di una sua statua nel Parco della Caffarella ma è giusto ricordare ex novo, soprattutto per i più giovani, chi era questo ragazzo.
Lorenzo era un “ragazzo de borgata” nato è cresciuto nel Quartiere della Caffarella e ad esso molto legato tanto da iniziare anche l’attività politica per consentirne la riqualificazione. Lo si poteva definire il classico bravo ragazzo, con l’aria un pò furbetta e da scavezzacollo ma, invero, con un cuore ed un’anima grandissimi. Era l’amico su cui potevi sempre contare, una di quelle persone che possono definirsi un dono che la vita ti fa nel momento in cui lo incontri.
Iniziata la sua attività come Scout continuò il suo impegno non solo nella sua parrocchia ma anche presso la Caritas e anche con proprie singole iniziative. Viaggiò anche all’estero nelle zone più disagiate ove sentiva vi fosse bisogno di lui. Non chiedeva nè pretendeva mai nulla da nessuna, non pretendeva di essere un maestro o un modello ma, in un certo qual modo, lo è diventato.
Anche nel contesto politico affrontò scelte che spesso cozzavano con la sua morale religiosa ma le accettò per il rispetto, anch’esso sacro, per i suoi elettori. Purtroppo, però, la vità è oltremodo bizzarra e, spesso, crudele e la giovane e promettente vita di Lorenzo si spense una sera di autunno, il 28 ottobre 1998, in un tratto dell’autostrada mentre faceva la cosa per lui più naturale, aiutare il prossimo. Difatti si era fermato per soccorrere un automobilista e venne preso in pieno da tir che non si fermò ad affettuare un primo soccorso e fuggì vilmente. Il resposnabile venne poi individuato e processato ma la giustizia italiana spesso è assai ridicola e iniqua.
Intorno alla figura del giovane Cuneo si formò una rete di iniziative e movimenti a partire dalla Onlus che porta il suo nome. A Lui è stata dedicata un’aula consiliare del suo Municipio, una scuola primaria, una strada e adesso, finalmente, si aperto anche il processo di Beatificazione. Il percorso è appena cominciato e sappiamo che i tempi saranno lunghi ma una grande lezione che Lorenzo ci ha dato è quella di non smettere mai di sperare.
Per questo è giusto ergere ad esempio questo giovane esempio di virtù, fede, coraggio e altruismo un giusto che, però, è privo del buonismo di facciata patinato e con la pretesa di educare. Oggi più che mai riscoprire una figura come il Cuneo è sempre più importante affinchè arrivi sempre a più giovani per scaldare i loro cuori, spesso immobili e glaciali, per riattivare quell’entusiasmo giovanile che c’è, e deve esserci, e che oggi, purtroppo è anestetuzzato dai social e da falsi modelli cosumistici.
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