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Ordinare bambini dal catalogo non è civiltà

Aggiornamento: 9 ago 2023


A tenere banco nell’ultimo periodo, è la manifestazione delle “coppie arcobaleno” per il riconoscimento dei bambini nati da genitori dello stesso sesso.

L’area progressista del Paese (quale sarà il progresso?!) capitanata da Francesca Pascale (???) ed Elly Schlein, si indigna per le parole del vice presidente della camera, Fabio Rampelli “figli che vengono spacciati per propri” e con il Ministro Roccella, Lucia Annunziata in diretta TV si fa scappare una parolaccia, tanto è infervorata! Eh, già perché nella democratica Italia in cui il PD vuole dettare l’agenda al Governo pure quando perde (il PD, non il governo), siamo oltre la dialettica, oramai tuto è arena, e quando gli animi si infiammano ci scappa l’iperbole tanto infelice quanto esasperata come quella del Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone che parla di un reato abominevole paragonabile alla pedofilia pur sapendo in cuor suo che la pedofilia è il più infame dei reati.

A sentire la TV e i giornali questi bambini, non essendo riconosciuti, non avrebbero diritto alla scuola, ad una tessera sanitaria ecc. segnaliamo intanto che in Italia, hanno diritto tutti alla scuola e alla sanità, entrambe istituzioni parecchio zoppicanti, ma senz’altro a disposizione di chiunque; in ogni caso quello che non si evince dalla narrativa corrente (e nessuno ha intenzione di chiarire il fraintendimento, anzi si favorisce) è che questi genitori, non chiedono di adottare dei bambini, ma chiedono che sia registrato un atto di nascita estero, come se bambini fossero stati generati da due papà o due mamme, cioè stanno chiedendo ad un’istituzione pubblica un falso! Seppure si pensi che l’adozione omogenitoriale sia vietata, e di fatto non esiste un istituto che ha questo nome, questa è comunque possibile, si pensi per esempio a due zie che adottano un nipote rimasto orfano, si chiama “adozione in casi particolari” e alla fine è il giudice a decidere e a permettere che si possa procedere con l’adozione; molte coppiearcobaleno però, si rifiutano di seguire questo percorso, perché vogliono che sia riconosciuta la genitorialità vera e propria, chi è quindi che per motivi ideologici priva i bambini dei propri diritti? Il governo o chi usa i bambini come grimaldello per avere, parliamoci chiaro, la possibilità che venga riconosciuta la gestazione per altri? (per carità non chiamiamola utero in affitto!)

Cominciamo col dire che la maternità NON  È UN DIRITTO, un bambino non è un oggetto, un bambino è una persona alla quale dobbiamo tutto: amore, assistenza, conforto, ma non ci appartiene! Chi scrive pensa che non sia un diritto la maternità, non solo per gli omosessuali ma, per esempio, per mamme sessantenni, questo non larende una gerontofoba cosi come non è un’omofoba, il fatto che la maternità surrogata sia usata in percentuale maggiore degli eterosessuali infatti, non la rende meno odiosa.

Le anime belle della sinistra, salvo sparare parolacce alle 14 del pomeriggio in TV, amano ammantare tutto di un’aura romantica, l’amore, i bambini, l’arcobaleno, la gioia, fanno tanta attenzione a che si dica “gestazione per altri” e non “utero in affitto”, ma non vigilano affinché gli uteri non si affittino! Diciamoci la verità, quella che le TV in questi giorni stanno nascondendo e che fa perdere la calma a Lucia Annunziata: esiste un vero e proprio “mercato dei bambini”, la totalità delle coppie formate da due uomini sono ricorse all’utero in affitto, buona parte di quelle composte da due donne ha usato questa pratica o la fecondazione eterologa (altra pratica discutibile e vietata in Italia) e poi ci sono gli eterosessuali, che non possono avere figli che sono più difficili da individuare per ovvi motivi, ma che non sono meno deprecabili.

Ci sarà anche qualche caso di donna che decide di partorire il figlio di altri per generosità (mamme per le figlie, sorelle per altre sorelle e così via) ma il grosso di questa pratica si svolge con un contratto e il pagamento di denaro; esistono cataloghi e fiere del settore, dove puoi scegliere la donatrice di ovociti o la gestatrice (di solito non sono le stesse) in base all’aspetto fisico, il colore degli occhi, il quoziente intellettivo; questo “acquisto” viene formalizzato da un contratto che prevede clausole, come la garanzia di ripetere gratuitamente l’iter se il bambino muore nei primi due anni insomma due anni di garanzia) roba da fa rabbrividire Hitler; un caso emblematico è quello dei bambini ordinati e non ritirati in Ucraina (uno dei Paesi in cui questa pratica ha maggiore diffusione) a causa della pandemia, figli di nessuno rimasti in un limbo; o il caso della donna tailandese che, avendo portato avanti una gravidanza gemellare per due genitori australiani ha dato alla luce due bimbi di cui uno Down, che i due australiani, si sono rifiutati di ritirare, non si comprano prodotti fallati! O ancora il caso del cantateattore Miguel Bosè e lo scultore Nacho Palau che nel separarsi non riescono a pensare di meglio che spartirsi i figli due ciascuno, come si fa con i regali del matrimonio!

Non sembra difficile capire, per chi non si fodera gli occhi con il prosciutto dell’ideologia, che se si riconoscono i bambini nati attraverso questa pratica, è come legalizzarla, non per tutti per carità, perché fare questa cosa costa molto, circa 50000/60000€; il che rende tutto ancora più paradossale, perché la sinistra sta difendendo i ricchi, chissà quante povere coppie omo o etero non possono avere figli, e non hanno nessun tipo di aiuto. Di questa cifra alla donatrice ovviamente arriverà solo una parte molto piccola e ci credereste mai? Le donatrici sono quasi tutte nelle aree povere del mondo o nelle fasce povere della popolazione, chissà come mai! Eppure guai a parlare di mercificazione del corpo femminile in questo caso si può, una delle ultime tesi che la TV ci propone è che se la donna è povera in fondo è un bene perché viene aiutata, ah sì? Allora anche la prostituzione può aiutare ad arrivare a fine mese! Questa tesi la sposa anche la più femminista di tutte, quella di “assessora” e “ministra”, si proprio lei Laura Boldrini! Personaggi che accusano la destra di farci ritornare al medio evo (epoca per altro ricca di fermento culturale) con un colpo ricreano i servi della gleba al servizio del padrone, i proletari che altra merce non hanno se non il proprio corpo o, appunto, i propri figli.

E per ultimo (si fa per dire ) ogni mamma da mesi prima della nascita parla con il suo bambino, lo chiama per nome, gli fa ascoltare la musica, perché la vita, quando un bambino è desiderato, comincia molto prima della venuta alla luce, quando non è desiderato invece si parla di feto, tutti sanno che il bambino si calmerà quando piange solo sentendo l’odore della sua mamma, la sua voce, il suo battito, che lo hanno accompagnato per 9 lunghi mesi; chi ha adottato un bambino sa che combatterà tutta la vita con il trauma dell’abbandono, perché certi ricordi si fissano già dentro al grembo materno, infatti alcune coppie non intraprendono (legittimamente) questo percorso in quanto troppo difficile; eppure si può impunemente strappare un bimbo alla propria madre, per esaudire un proprio desiderio? Ovvio che esistono i bambini abbandonati, ovvio che esistono le famiglie etero disfunzionali (esisteranno senz’altro anche famiglie omogenitoriali disfunzionali ma i numeri di queste famiglie sono troppo bassi per poter fare una statistica), ma nessuno se le augura, nessuno chiede di generare per legge una situazione di abbandono, anzi si cerca di prevenire problemi,di curare, di aiutare.

Infine una questione politica: la sinistra è stata al governo per anni, perché non si è preoccupata (grazie a Dio!) di queste leggi che ritiene indispensabili? Perché ora Meloni deve assolutamente colmare il vuoto normativo? Bene lo farà, ma non come vorrebbero, è pronta una proposta di legge per rendere la gestazione per altri reato universale, perché non importa se lo fanno in altri Paesi, argomentazione utilizzata spesso in questo campo, ci sono nazioni in cui è legale, la droga, la pena di morte, non abbiamo niente da imparare da nessuno anzi, che l’Italia segua finalmente la sua vocazione di essere faro di civiltà e di progresso, ordinare bambini da un catalogo non è civiltà!

Stay tuned!



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