Il razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera in prossimità delle isole Maldive senza causare danni nostro Paese. Gli Stati Uniti hanno criticato la Cina per via del mancato controllo dei razzi. Ha tenuto in apprensione l’Italia per via di una possibile pioggia di detriti specie perché ha sorvolato sia la Sardegna sia la Calabria, prima di spostarsi verso Est, ma, poco dopo le cinque, l’allarme è rientrato: il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia B5 è precipitato al largo dell’Oceano Indiano. Il nostro Paese è stato unicamente interessato da una delle sue ultime orbite ma senza conseguenze. Il tavolo tecnico del Dipartimento della protezione civile hamonitorato il rientro grazie ai dati messi a disposizionedall’Agenzia spaziale italiana.Il razzo Lunga Marcia 5B è decollato il 29 aprile sopra l’isola cinese di Hainan per portare in orbita il primo elemento della stazione spaziale Tiangong (Palazzo celeste), con l’obiettivo di portare nello spazio il modulo centrale Tianhe (Heavenly Harmony) della futura stazione spaziale cinese. L’intera impresa è stata contrassegnata da un susseguirsi dipolemiche a causa dei detriti spaziali. La Cina aveva definito «altamente improbabile» una pioggia di detriti e che presumibilmente il razzo vettore si sarebbe disintegrato al contatto con l’atmosfera. I media asiatici si erano spinti oltre accusando la stampa internazionale di sensazionalismo, definendole «Esagerazioni che cercano solo di screditare». Inevitabilmente è finito sotto accusa il programma spaziale cinese privo di un sistemadi controllo di per guidare il rientro un oggetto di tali dimensioni. Evidentemente i cinesi considerano irrilevante questo aspetto: appena un anno fa, i detriti di un altro razzo Lunga Marcia si schiantarono in una zona di villaggi della Costa d’Avorio. Perseverare è diabolico...
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