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Lara Mignemi

Riflessioni eretiche sulla pandemia - Molnupiravir, la pillola miracolosa

Aggiornamento: 2 dic 2021


Stavolta sarò molto tecnica e poco eretica (per quanto forse attenersi ai fatti è il massimo dell’eresia oggigiorno!), quando mi è stato chiesto di informami su questa nuova pillola anti-covid ho iniziato a googolare in cerca di documentazione ma ahimè, non ho trovato uno straccio di documento sui siti istituzionali, solo articoli di diversi giornali, più o meno autorevoli, non riviste scientifiche, giornali, quindi cito letteralmente da un articolo di FOCUS “Il molnupiravir, farmaco antivirale della Merck inizialmente sviluppato per combattere l'influenza stagionale, ha dato ottimi risultati nei trial di fase 3 della sperimentazione come terapia anticovid: lo afferma la stessa Merck in un comunicato stampa che però, è importante sottolinearlo, non è supportato da studi esterni all'azienda” insomma vado predicando un metodo scientifico, nel quale bisogna circostanziare i dati e citare le fonti, e poi mi trovo a parlare di un farmaco del quale non abbiamo a disposizione uno studio? Credo però che partendo dal comunicato stampa della Merck (per completezza aggiungo il link https://www.merck.com/news/merck-and-ridgebacks-investigational-oral-antiviral-molnupiravir-reduced-the-risk-of-hospitalization-or-death-by-approximately-50-percent-compared-to-placebo-for-patients-with-mild-or-moderat/ ) possiamo comunque tirare fuori qualcosa di buono.

Facciamo un passo indietro: che cos’è un virus? Un virus è un microorganismo patogeno, cioè che può generare una patologia; esistono diversi tipo di patogeni, possiamo sostanzialmente dividerli in: Batteri, Funghi e muffe, lieviti e appunto virus; la differenza sta prima di tutto nelle dimensioni:

· batteri: 0,2 - 10 µm;.

· spore di muffe: 2,5 - 20 µm;

· spore di lieviti: 4- 12 µm;

· virus: 0,015 - 0,25 µ

1 µ (micron) è pari a 1 milionesimo di metro

Motivo per il quale questi ultimi sono visibili solo con il microscopio elettronico e per poterne studiare la sequenza genomica è necessaria la, ormai notissima ai più, PCR, polymerase chain reaction, cioè si fa replicare diverse volte la “catena” del DNA in modo che diventi grande e quindi visibile. Ma la differenza più importante è che i primi 3 sono in qualche modo organismi viventi, mentre i virus, più che vere e proprie forme viventi sono molecole organiche che vivono alla spese di un'altra forma di vita.


Ognuno di questi microrganismi può generare malattie, mentre batteri funghi e muffe, possono essere combattuti e spesso vinti, con quella classe di farmaci definita “antibiotici”, cioè contro la vita (del patogeno non dell’ospite si intende) per i virus la questione è un po’ più complicata, esiste una classe di farmaci molto meno folta di quella degli antibiotici, definita antivirali, ma vista la variabilità dei virus, non sempre, anzi raramente, ne esiste uno adatto, per questo motivo questa pillola sarebbe così meritoria di attenzione.

So che magari sto diventando un po’ noiosa, ma in modo molto semplicistico, è necessario specificare quali sono i meccanismi di azione contro una malattia:

possiamo cercare di “uccidere” la causa del male, in questo modo agiscono gli antibiotici e, per esempio, la chemioterapia, è ovvio che mentre cerchiamo di danneggiare il “nemico”, ci andranno dimezzo anche le cellule sane, l’esempio più eclatante è la chemioterapia, ma tutti sanno che esistono diversi effetti collaterali anche con banale antibiotico, diciamo che per una guarigione finale, siamo ben disposti a sacrificare qualche cellula.

Oppure possiamo lasciare che la malattia faccia il suo corso, e combattere i sintomi, questo è quello che si fa quasi sempre con i virus, quindi antipiretici se fa venire la febbre, antiinfiammatori se si infiammano gli organi e così via, nel frattempo il nostro sistema immunitario genera gli anticorpi e stermina il virus, a volte si generano anche delle infezioni contestuali a virus e quindi sono necessari di nuovo gli antibiotici, lo sappiamo bene perché ogni volta che abbiamo avuto l’influenza il medico ci ha detto di bere molto, stare a letto e se la febbre supera i 38 prendere un antipiretico. Quando i sintomi del virus sono troppo gravi e non possiamo combatterli allora è necessario combattere direttamente il virus, cosa che però è complicatissima, di solito gli antivirali sono farmaci molto aggressivi e con effetti collaterali duri (vedi per esempio il virus dell’AIDS che viene combattuto con un cocktail di farmaci molto pesante).


Esistono poi due scuole di pensiero: prevenire o curare, una vecchia pubblicità diceva “prevenire è meglio che curare” e di norma questo è vero, ma non sempre possibile. Prevenire significa fare in modo di non ammalarsi o ammalarsi poco, per fare questo si possono implementare le difese immunitarie (ricordiamo che gli anticorpi sono il più grande antivirale al mondo) mantenendo un fisico sano, oppure la vaccinazione, cioè stimolare l’organismo a produrre anticorpi. Per curare servono farmaci efficaci a ridurre i sintomi e/o a combattere il patogeno, esiste in realtà un terza via, che si chiama profilassi, cioè prendere ogni giorno una piccola dose del farmaco necessario per la cura della malattia in modo che semmai dovessimo contrarla abbiamo già in corpo le armi per combatterla, questo per capirci è quello che avviene da almeno 70 anni con la malaria per la quale, non è mai stato trovato un vaccino (troppo poveri gli africani per meritare un vaccino?) si utilizza quindi la profilassi con la famigerata idrossiclorochina, se ne prendo cioè un po’ tutti giorni da qualche giorno prima di partire per la zona malarica.

Quindi veniamo al nostro farmaco, intanto diciamo che se non conosciamo gli effetti a lungo termine di un vaccino preparato in qualche mese, lo stesso trattamento dobbiamo riservare a questa pillola, che stando a Merck ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o morte di circa il 50%; Il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto Molnupiravir è stato ricoverato in ospedale o è deceduto fino al giorno 29 dopo la randomizzazione, rispetto al 14,1% dei pazienti trattati con placebo; per studio randomizzato in doppio cieco si intende uno studio in cui i partecipanti, vengono in parte trattati con il farmaco (che ricordiamo va usato nei primi 8 giorni dall’insorgenza dei sintomi) e una parte con un placebo, poi si segue l’evoluzione della malattia senza conoscere fino alla fine dello studio, quali pazienti abbiano ricevuto il farmaco e quali il placebo.

Per combattere il SARS-CoV-2, questo farmaco imita due basi dell'RNA, la citosina o l'uracile, che inducono delle mutazioni nel genoma virale e ne interrompono la replicazione, uccidendo il virus. L'antivirale agisce in modo mirato, ingannando il virus ma non le cellule umane, che quindi non vengono intaccate dal trattamento… 3 Hurra per il molnupiravir! Che a differenza del vaccino lavora sul virus e non sulle nostre cellule, cioè sulla loro proteina spike, mi sembra un buon punto a favore. Inoltre rispetto al plasma o ai monoclonali è più pratico, si prende per bocca e non per via endovenosa, meno costoso dei monoclonali ma non proprio economico, l’unica cura gratis era il plasma dei guariti, cioè la versione naturale degli anticorpi monoclonali, va detto che di solito un farmaco di nuova generazione ha dei costi molto alti, che poi si abbassano con la diffusione; personalmente mi piace che la ricerca, che io amo moltissimo, finalmente non vada in una sola direzione, il vaccino appunto, ma che si cerchino cure, ci vuole però la volontà di usarle:

il 4 di novembre il Molnupiravir è stato approvato nel Regno unito, in Italia Franco Locatelli ha dichiarato “AIFA si è già mossa per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale” … di nuovo parole fumose, si è mossa? Che vuol dire? Quantità adeguate? Quante? Non lo sappiamo e di fatto e quello che si sente in giro non abbiamo acquisito ad oggi nemmeno una pillola. Del resto non è nemmeno strano se si considera che tutto quello che abbiamo è un comunicato stampa della Merck che, va ricordato, non è la sorella buona di Pfizer, ma una multinazionale come un’altra, che vuole fare fatturato, cosa che io ritengo più che legittima, non beneficienza!

Non riesco nemmeno a trovare uno straccio di foglietto illustrativo per capire quali siano gli effetti collaterali, ma ho sentito alla TV, per quanto io sia diventata una complottista a tutto tondo, e non mi fidi mai di quello che dicono, che siano pesantissimi. Se non c’è la volontà di far funzionare le cose possiamo comprare tutte le medicine che vogliamo e spendere tutti i soldi del PNRR farlo, ma rimarrebbero inutilizzate; l’Italia ha speso finora 100 milioni per acquistare 150mila dosi di anticorpi monoclonali. Peccato che, a oggi, siano stati trattati meno di 6mila pazienti, perché??


Io auspico prima di tutto che la ricerca si muova a tutto tondo, cercando risposte diverse alla pandemia; alla luce di questo mio auspicio il clamore attorno a questo farmaco è benedetto, quando alle nuove soluzioni aprono gli enti regolatori, la mia speranza di un cambio di rotta si riaccende; al momento però quello che vedo è solo la ripetizione di un mantra “vaccino, vaccino, vaccino” mi viene in mente una puntata dei Simpson in cui alcuni bambini giocano in un parco gonfiabili, quando iniziano a lamentarsi una voce al microfono fa “i bambini non si divertono aggiungete altre palline!” cosi dopo due o tre volte i bambini sono sommersi dalle palline, si lamentano ancora ma nessuno li sente; così noi “i contagi aumentano fate un'altra dose” oppure “vaccinate anche i neonati” finiremo sommersi sotto una miriade di dosi e nessuno ci sentirà lamentare!


Stay tuned


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