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Ant-Man e Wasp: Quantumania, che minestrone!

Aggiornamento: 9 ago 2023

La 31esima pellicola del MCU è tra i film più ricchi di questo 2023 ma anche quella con le critiche più dure, non a torto…

Non è mai stato un mistero che gli aficionados di Ant-Man non abbiamo mai apprezzato completamente la scelta di usare il personaggio di Scott Lang come eroe principale, in guisa del più canonico Hank Pym, e la creazione di una diarca di coppie di super eroi. Anche perché la riduzione d’importanza del Dr Pym ha stravolto la nascita e lo sviluppo, canonico, di un villain come Ultron. Senza nulla togliere al prodotto cinematografico che, a tutt’oggi, è tra le pellicole più amate.

Però l’interpretazione scanzonata di Paul Rudd, rispetto al più tormentato e complesso Pym cartaceo, ha conquistato una larga fetta di spettatori dalla bocca buona abituati ai “super cazzoni” stile Guardiani della Galassia. Sta di fatto, infine, che il personaggio di Ant-Man è arrivato al terzo film.


In questa nuova avventura, diretta ancora una volta da Peyton Reed, troviamo Lang molto gaudente che gode di fama riflessa dopo gli avvenimenti di Avengers: End Game tanto da aver scritto un libro e di fare il mantenuto con la moglie Hope che dirige le imprese Pym&Van Dyne. L’unico neo è la figlioletta Cassie che, da brava tradizione wokeista, entra ed esce di prigione, protetta dallo status familiare. Non paga di rompere le scatole in questo mondo la ragazzina, complice il nonno acquisito Hank (un Michael Douglas che come molti suoi colleghi del suo calibro sta prendendo a picconate la sua carriera al tramonto), ha iniziato a giocare con l’universo Quantico aprendo un vaso di Pandora che getta una luce sinistra sul passato della prima Wasp.

Difatti tutta la famiglia Lang-Pym viene risucchiata nel Quantumverso e qui saranno divisi e dovranno fronteggiare la minaccia di Kang il Conquistatore novello Chakra Zulu della realtà quantica nonché vecchia conoscenza sia di Loki quanto di Janet Van Dyne…

Questa per sommi capi è la trama di Quantumania film gradevole, e sinora abbastanza fruttuoso per casa Disney, ma poco amato dalla critica arrivando al 48% su Rotten Tomatoes, un punto percentuale sopra il patetico Eterni, e 48/100 su Metacritic risultato il voto più basso per un cinecomic Marvel su questo aggregatore.

Effettivamente il film ha parecchie pecche, non gravissime come ai livelli di prodotti come She-Hulk e il succitato Eterni (difficile eguagliarli ma al peggio non c’è mai fine) ma che è giusto esplicare.


In primis il Quantumverso è una scopiazzatura di Dune, Avatar e, soprattutto, Guerre Stellari. Non a caso ci sono momenti in cui si spera di veder uscire il divino Imperatore Palpatine con al seguito il suo corazzato braccio destro Vader. La cosa più obbrobriosa è lo stupro che viene compiuto nei confronti del personaggio di Modok villain storico qui ridotto a lacchè di Kang e macchietta.

Per chi non lo sapesse Mental Organism Designed Only for Killing, accorciato appunto MODOK, era un tecnico delle Avanzate Idee Meccaniche (AIM), super gruppo criminale, che fu sottoposto ad un esperimento per divenire un super computer ma che ottenne talmente tanto potere da divenire lui stesso capo dell’organizzazione. Esteticamente è un personaggio alquanto disgustoso poiché è una sorta di neonato idrocefalo col viso schiacciato di un anziano con gli occhi lattiginosi, ha un qualcosa del Frankenstein cinematografico, con tanto di corazza e trono volante.

Nella sua esistenza cartacea è stato anche ucciso dalla Società dei Serpenti, sostituito dalla una controparte femminile (MODAM), resuscitato e ha fatto parte del gruppo di supegeni criminali noto come Intelligencia, creando personaggi come Rulk e la She-Hulk Rossa nella saga nota come La guerra degli Hulk. Pertanto si sta parlando di un villain di un certo spessore…

Invece il buon Reed decide di ripescare il villain del suo primo film Darren Cross alias il Calabrone Giallo, che salvato da Kang viene trasformato in una macchina per uccidere. Già questa riscrittura del personaggio basterebbe a far storcere il naso a chiunque. Ma la cosa davvero grottesca è l’utilizzo della CGI che ha praticamente esteso un’immagine del computer (che avrebbe avuto un senso con Arnim Zola) creando una sorta di Claudio Bisio col girello volante. Precisiamo che gli stessi addetti agli effetti speciali hanno ammesso di aver investito di più per Wakanda per Sempre che in questo film. Se non bastasse è la psicologia stessa del personaggio ad essere sbagliata visto che Darren è un buffone che alla fine cercherà la buona morte redimendosi.

Se proprio Reed aveva desiderio di resuscitare questo personaggio perché non riproporlo come Calabrone o al massimo, come Black Ant, lasciando una certa continuità e senza stuprare personaggi ben fatti. Ma è anche vero che a casa Disney hanno ammesso di scegliere registi e sceneggiatori con poca conoscenza dei fumetti e difatti questi sono i risultati…

Veniamo poi al personaggio di Wasp. Su una cosa il regista è stato fedele: tale eroina è stata sempre latrice di disgrazie e sventure sia per i Vendicatori quanto per la razza umana. Ricordiamo che sotto la sua presidenza la base dei Vendicatori fu assediata e devastata dai Signori del Male ed Ercole, assieme allo sguattero Jarvis e furono ridotti in fin di vita nella saga Riti di Conquista. Questo soprattutto per l’incapacità di lei a gestire il gruppo creando solo attriti e incomprensioni. Sempre lei fu la firmataria della resa della Terra proprio a Kang nella lunga run di Busiak La dinastia di Kang. E sempre il suo parlare senza attivare il cervello scatenò la follia di Wanda, alias Scarlet Witch, causando gli eventi di Vendicatori Divisi e House of M.


Reed si incentra molto sulla prima Wasp, ossia Janet Van Dyne e sul suo passato nel Quantumverso. Vasp è interpretata da una botoxata e rifatta Michelle Pfeiffer, che sembra più giovane della figlia Hope, una Evangeline Lilly che sfoggia una capigliatura da scappatadacasa imbarazzante (ma non hanno dei visagisti competenti?).

In buona sostanza fu lei ha soccorrere e a favorire, involontariamente, l’ascesa di Kang il Conquistatore. E in Quantumania lei prende il posto del personaggio di Ravonna donna amata dal villain in tutte le sue varie incarnazioni e che spesso a svolto la funzione di musa, alleata e antagonista. Ennesimo ottimo personaggio buttato nel gabinetto.

Il premio Oscar dell’antipatia, però, va a Cassie Lang, alias Kathryn Newton, viziata, presuntuosa adolescente dai pruriti progressisti che è la causa, con la sua sicumera, di tutti i disastri quantici del film. E’ comico notare come la Lilly avesse fatto presente, nelle sue varie interviste, quanto fosse importante e risolutivo il girl power nei cinecomics… beh in questo film sono gli uomini a risolvere i disastri cosmici causati dalla donne.

Ora veniamo al pezzo da 90 del film il cattivone, che secondo alcuni dovrebbe prendere il posto di Thanos in questa fase quattro, ossia Kang il Conquistatore interpretato da Jonathan Majors. Il suo personaggio era stato già introdotto dalla serie tv su Loki (che fa un cameo nelle scene post credit) causando cori di fischi poiché il villain in questione non è negro ma un caucasico con crine e pizzetto corvini. Senza nulla togliere alla recitazione di Major, che si dimostra un antagonista credibile sia in questo film che nel terzo capitolo della saga di Creed, ma non rende fedeltà al personaggio cartaceo. Vero è che il suo costume, come quelli delle sue controparti che si vedono dopo i primi titoli di coda, è più credibile di quello dei fumetti che sfoggia degli ambigui pantacollant viola!


In tutta onestà tale personaggio era fatto su misura per Gerard Butler (come lo sarebbe stato il Deadshot di Suicide Squad) ma non si comprende per quali ragioni si voglia tagliare fuori da cinecomics questo attore che pur vanta esperienze in film come Tomb Raider, 300 e Gods of Egyptdimostrando di essere portato per queste parti.

Ora spendiamo due parole sul personaggio di Kang per chiarire come mai le scelte cinematografiche non sono per nulla affidabili. In una Terra alternativa del XXX secolo viveva un uomo chiamato Nathaniel Richards il quale, stanco e annoiato della società utopistica e pacifica in cui viveva, dopo aver scoperto gli studi per i viaggi del tempo, probabilmente appartenuti al Dottor Destino, decide di iniziare esperienze di conquista intertemporali. Sempre ispirandosi al buon Von Doom crea un’armatura tecnologica e inizia a viaggiare nelle varie linee temporali, conquistandole o cambiandone il corso della storia.

Nelle storie Marvel è tra i nemici principali dei Vendicatori ma la sua figura è sinistramente legata anche ai F4 poiché nelle prime Guerre Segrete si ventila l’ipotesi che sia un discendente del re di Latveria ma visto anche il suo nome si è avanzata l’ipotesi che lui sia il figlio biologico di un altro Nathaniel Richards ossia il padre di Reed alias Mr Fantastic ergo i due sarebbero fratellastri.

In tutte le sue scorribande spaziotemporali il Conquistatore ha assunto numerose identità la prima fu nell’antico Egitto come Rama-Tut il Faraone Bianco, e fu indirettamente responsabile della nascita di un altro villain ossia En-Sabah Nur alias Apocalisse.

Poi divenne il Centurione Scarlatto spina nel fianco del super gruppo noto come Squadrone Supremo. Tale nome venne assunto anche dal figlio in provetta di Kang Marcus legato al passato di Carol Danvers.


Per un periodo di tempo indossò anche abiti borghesi in primis agli inizi del XX secolo negli USA come Victor Timely (il nome rafforza il suo rapporto con Destino) un geniale imprenditore che rivaleggiava con Henry Ford e Thomas Edison e che fu mentore del professor Phineas Horton ossia il creatore della prima Torcia Umana. In secundis fu Mister Gryphon potente miliardario a capo della Qeng Coporation e di una holding criminale.

Una delle sue incarnazioni più anziane fu quella del signore del Limbo Immortus. In tali vesti, celebrò le nozze tra Visione e Wanda e tra lo Spadaccino e Mantìs.

Essendo un paradosso temporale Kang ha combattuto anche contro se stesso, specie con la sua variante del Limbo, creando anche una sua versione giovane ed eroica nota come Iron Lad che fu membro fondatore dei Giovani Vendicatori.

Un’altra incarnazione giovanile di Nathaniel Richards fu Kid Immortus che arrivò a fondersi con Destino e Annhihilus creando il super essere Doom l’Annihilating Conqueror che si scontrò con i F4. Ma sotto l’elmo di Kang non ci fu solo Nat Richards ma anche Ahura Boltagon figlio dei monarchi Inunami Freccia Nera e Medusa anch’egli una scheggia impazzita nella tela dello spazio tempo.

Un’altra sostituzione, alquanto imbarazzante, fu Kamala Kang ossia un miscuglio tra Miss Marvel Kamala Khan e il Conquistatore ottenuto tramite le Gemme dell’Infinito.

Negli anni 90 scoprimmo poi che esisteva un Gran Consiglio dei Kang ossia che in ogni tempo e in ogni dove è esistito, esiste ed esisterà un Kang. Interessante notare come ogni variante si adatti alla sua realtà quindi abbiamo degli esemplari non umani nonché una variante femminile ed una da infante. Addirittura il presidente del consiglio aveva la maschera di metallo liquido grigia, contro la tradizionale azzurrina, e tanto di mustacchi e barbetta alla Athos in bella vista.

Perché tutto questo discorso per far comprendere che gli autori Disney avrebbero potuto mettere una pezza decente a questa ennesima sostituzione etnica spiegando che quella era uno dei tanti Kang. Invece no, nelle scene post credit mostrano il trio Immortus, Centurione Scarlatto e Rama-Tut, tutti con le sembianze di Majors che convocano il Consiglio con Kang tutti uguali.


Altra noticina estetica sia questo Kang che il Deadshot di Smith hanno una strana repulsione per gli elmi difatti recitano al 90% a viso scoperto cosa inadatta ai personaggi cartacei forse un modo per ostentare un certo orgoglio alla BLM. In più come accennato prima la maschera del Conquistatore è fatta di metallo liquido e quindi si adatta ai lineamenti del viso qui invece è una sorta di schermo azzurrino che non rende assolutamente.

In ultimo ci auguriamo che il voler fare Nat Richards afroamericano, considerando i suoi legami parentali con Mr Fantastic e il Dottor Destino non sia il tentativo di legittimare l’ennesima sostituzione etnica ai danni dei suddetti personaggi. Forse è un po' complottista come idea ma a pensar male si fa sempre bene visto che si vocifera da parecchio di far interpretare Magneto e il Professor X a due attori neri…


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