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Appunti e riflessioni su Fantasy & Science Fiction Edizione Italiana

Aggiornamento: 7 gen 2022

Non credevano più che sarebbe successo ma Elara, con un colpo a sorpresa, è tornata in edicola con Fantasy & Science Fiction lo scorso febbraio dopo quattro anni di pausa. Da pochi giorni è uscito il numero di Aprile/Maggio, cosa che fa ben sperare sulla prosecuzione della pubblicazione malgrado le grandi difficoltà dell’editoria fantastica in Italia. Armando Corridore rimane alla guida editoriale della rivista e continua a proporre in ogni numero una selezione di racconti di alto livello, contemporanei e classici, usciti su “The Magazine of Fantasy and Science Fiction” nell’arco dei 72 anni di vita della rivista, includendo talvolta testi rari e inconsueti ritenuti meritevoli di attenzione per il pubblico della rivista, costituito da grandi appassionati del fantastico in tutte le sue declinazioni.

Abbiamo letto il numero della ripartenza (il n. 18 per la cronaca) e ci è sembrata una ripartenza alla grande, con alcune storie notevolmente interessanti. Ci hanno colpito ad esempio “Una scialuppa su un mare in fiamme”, racconto teso e drammatico di scienza futura e ossessione, vincitore del prestigioso Premio Nebula nel 1997 e firmato da Bruce Holland Rogers, autore ben noto agli appassionati dei giochi di carte collezionabili per avere scritto diversi racconti ambientati nell’universo di Magic the Gathering. Altrettanto interessante è “Rosso nei denti e negli ingranaggi” firmato da Cat Rambo, una delle migliori autrici della SF contemporanea, che ci porta in un mondo del prossimo futuro in cui gli utensili domestici, avanzati al punto di aggiornarsi e ripararsi da soli, una volta buttati via dagli umani perché obsoleti, danno origine a una nuova “specie” di esseri animati che vivono ai confini del mondo degli uomini.


Anche il “Weird” è ottimamente rappresentato con due suggestive storie di David Prill, e KJ Kabza, i pezzi, però, che maggiormente ci hanno sorpreso, visto che amiamo sia il Conan, declinato in ogni sua forma ( letteratura, cinema e fumetto), sia Star Trek e la Space Opera, sono stati i due racconti: “Intagli nell’avorio” di Robert E. Howard, creatore di Conan il Barbaro, e “Vascello Neutrale” di Harl Vincent, un autore popolarissimo nella fantascienza delle origini e ormai dimenticato.


“Intagli nell’avorio” esplora il grande interesse di Robert E: Howard per la reincarnazione; la storia, infatti, è la descrizione di frammenti di vite precedenti, forse sognate dall’autore, estremamente evocativa e visionaria, com’è nello stile del migliore Howard. Nell’editoriale ci viene rivelato come Howard fosse affascinato dalla metempsicosi; “Intagli nell’avorio” è in fatti solo il primo di molti lavori letterari e poetici howardiani incentrati sulla reincarnazione e recentemente raccolti da Elara in un volume unico della collana “Libra Fantastica” intitolato “Gli Infiniti Ritorni”.

Ultimo sorprendente racconto del numero è “Vascello neutrale” di Harl Vincent. Per ritmo e organizzazione interna leggere il racconto di Vincent è come vedere un episodio di una serie ambientata su una nave spaziale, una specie di telefilm raccontato, prima che il telefilm venisse inventato, visto che la storia è del 1940. Nell’editoriale Armando Corridore avanza l’ipotesi che questo racconto potrebbe essere una delle fonti di Star Trek e diversi elementi presenti nel racconto sembrerebbero avvalorare questa sua impressione. Ma di questo forse ne parleremo un’altra volta.

Nel numero 19, in edicola in questi giorni, abbiamo già sbirciato ma non vi anticipiamo troppo, solo che contiene la bellissima opera prima di una giovane e promettente scrittrice indiana, Arundhati Hazra, un toccante racconto di Amy Griswold e il ritorno di grandi nomi come Gardner Dozois, Michael Swanwick, Kate Wilhelm, Eleanor Arnason e Paul Di Filippo.


Fantasy & Science Fiction Edizione Italiana (Euro 6,90), in edicola.

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