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La redazione

Concerto del Solstizio: la Festa della Musica all’Acquario Romano

In una serata visionaria, ieri, 21 giugno – solstizio d’estate 2022 – la nostra splendida capitale è la protagonista sotto un profilo esclusivo ed inusuale. È accaduto all’Acquario Romano-Casa dell’Architettura, dove è andato in scena il Concerto del Solstizio, una collaborazione squisita tra diverse forme d’arte, a confronto e a supporto fra loro. Albe e tramonti urbani, come filo conduttore. Un racconto enigmatico fatto di note, immagini e parole coinvolgenti, sul dialogo che le superbe architetture di Roma intrattengono con il Sole. Probabilmente il modo migliore per celebrare il valore del Solstizio, vissuto come cambiamento, come passaggio tra ciò che è stato e ciò che potrà essere, in una delle città più belle del mondo.

L’occasione è stata la Festa della Musica, organizzata dal Ministero della Cultura e dall’Unione Europea. L’Acquario Romano l’ha colta per farne qualcosa di unico e in linea con la propria vocazione: “Siamo sold-out questa sera, come già nella Notte dei Musei. Quindi stiamo andando nella direzione giusta – ha affermato Remo Tagliacozzo, che da alcuni mesi riveste la carica di Amministratore Unico. Ora la parola d’ordine è continuità, dare continuità a questo luogo, per fare in modo che da contenitore diventi contenuto. Stiamo aprendo spazi per le mostre, e per tutte le arti. L’architettura è essa stessa contenitore e contenuto, e vogliamo che la letteratura, la musica, l’arte in genere, trovino anche loro, in questo posto, una casa”.

Ad esibirsi ieri sera, la soprano Cinzia D’Astola Perroni, artista poliedrica che può vantare collaborazioni con una lista lunghissima di artisti di fama internazionale, fra i quali Ennio Morricone (peraltro egregiamente omaggiato con un’interpretazione del tema di “C’era una volta il West”), Andre Bocelli, Renato Zero e molti altri. Ad accompagnarla al pianoforte il maestro Massimiliano Franchina, musicista di fama internazionale già applaudito, in particolare, al Teatro dell’Opera di Roma e al Teatro Pirandello di Agrigento.

Ospite musicale d’eccezione, con la sua arpa, Gina Capone (che negli anni ha rivestito anche il ruolo di prima arpa al San Carlo di Napoli e nell’Orchestra sinfonica “Scarlatti” della RAI di Napoli e Roma) ma anche la prima in Italia ad avvicinarsi alla musica jazz, con una ricerca personale dell’uso di tale strumento in questo genere musicale


Alternandosi ai vari momenti musicali, la serata è stata impreziosita dalle immagini inconsuete di celebri costruzioni di Roma e dalle parole del professor Stefano Panunzi, specializzato in ricerche per la transizione urbana ecosostenibile, che ha saputo coniugare la sua enorme competenza di architetto, con suggestioni che avevano il sapore della magia e del mistero.


È dunque un rito di passaggio, quello che si è celebrato ieri sera all’Acquario Romano. Per aprire al meglio, questa nuova estate.

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