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El Duende: Sabor de Espana!

Il noto ristorante ispanico, sito nel cuore di Montesacro, ogni giovedì propone il paella night!


Da anni la cultura spagnola si è fatta strada nel cuore e nelle tavole di noi italiani. Ormai alcuni termini ispanici, come fiesta, movida e tapas sono entrati nel nostro lessico e nel nostro quotidiano. C’è però una pietanza che la fa da regina ed è la famosissima paella. Questa enorme pentolaccia di riso multicolore e multisapore, è divenuta il logo non autorizzato della Spagna e, in un certo senso, la rappresenta in toto con il suo essere variegata e stuzzicante.




Il piatto è originario della comunità Valenziana e si è poi esteso al resto del Paese. Esistono anche delle varianti sudamericane e anche un suo noto come paelya o arroz a la valenciana che è entrato a far parte della cucina filippina. La paella possiede un riconoscimento in tutto il mondo e moltissimi sono gli avvenimenti e feste paesane che sono caratterizzati dal “mangiare assieme la paella”, molte volte cucinata in strada o in aree adibite. Il 20 settembre è la giornata mondiale della paella.



Roma pullula di ristoranti spagnoli, mischiati con quelli sudamericani, ma ve ne è uno in particolare che ha brevettato la formula della paella night ed è El Duende che si trova a Via Jacopo Sannazzaro 70 nella zona Talenti-Nomentano. Già il suo nome ci porta nel mondo folcloristico iberico poichè il duende è uno spiritello, un folletto magico un po’ dispettoso situato nei boschi della Spagna. Oltre a questo, però, si usa l’espressione “tener el duende” riferita agli artisti, ai musicisti e, in modo particolare, ai ballerini di flamenco come per spiegare l’emozione.


Il locale ha raccolto l’idea delle “peñas sevillanas” (tipici locali spagnoli dove si balla il flamenco) e continua a trasmettere alla sua clientela la cultura della “comida” spagnola, dell’appassionato “baile” flamenco; tutto questo racchiuso nella particolare estetica del locale dove si è fortemente voluto ricreare un colorato e caratteristico ambiente tipico della Spagna


Ora veniamo alla grande trovata del ristorante, ossia, proporre ogni giovedì sera, rigorosamente su prenotazione attraverso il sito internet, un menù fisso di 20 euro, bevande escluse, in cui si possono assaporare le quattro paelle più famose. Ad aprire il menù, sotto le note dei Gipsy King, è la paella di pescado per gli amanti del mare.


Ed è qui cha arriva Louis, tenendo tra le braccia la pentolaccia caliente, che con il sorriso e l’allegria tipica dei latini ci racconta la storia di questo piatto. Si comincia dalla sua etimologia che deriva dal latino patella, dal quale sono derivati anche lo spagnolo medievale padilla e l’italiano padella. In origine il termine indicava una padella larga e poco profonda in ferro, munita di due impugnature opposte, che veniva utilizzata nella Comunità Valenzana per cucinare vari piatti a base di riso o di fedelini (una pasta simile a spaghetti).


Approssimativamente è possibile datare la nascita della paella tra il secolo XV e XVI, per la necessità dei contadini e pastori di avere un pranzo facile da trasportare e composto da ingredienti presenti attorno a loro. E Louis ci racconta anche quale fosse la ricetta originale: essa nasceva come “piatto di recupero”, e quindi può essere personalizzata a seconda degli ingredienti reperibili o di stagione. La più antica ricetta della paella valenzana prevedeva il riso, qualità bomba, la rosolatura di carne marinata, solitamente pollo e coniglio, verdure verdi come fagiolini o taccole, pomodori, peperoni e fagioli, ai quali si aggiungono lumache, brodo e spezie, come zafferano e rosmarino.


Dopo aver gustato, e anche bissato, la paella di pescado, El Duende offre nel suo menù anche le varianti negra (col nero di seppia) e Reina (con l’astice), c’è una piccola siesta per riprendere l’appetito perchè arriva subito quella di verdure, per la gioia di vegetariani e vegani, segue poi quella di carne saporitissima e adatta agli stomaci più carnivori.


Chiude in bellezza la Valenciana che unisce verdure, carne e pescato il vero sabor de Espana. Ab origine vi era pure nel menù una variante dolce, da un’antica ricetta spagnola, ma i clienti non erano abbastanza in forze per gustarla ergo ero uno spreco proporla a fine pasto. A proposito di spreco tutto il cibo che avanza da queste iniziative non viene buttato ma distribuito ai più bisognosi. Questo è l’ingrediente extra, quel tocco in più dello chef da sapore di altruismo.


El Duende

Via Jacopo Sannazzaro, 70 – 00141 Roma

+39 333 33 55 140 - info@elduenderistorante.it

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