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L'ESORCISTA DEL VATICANO, il nuovo film con Russell Crowe nel ruolo di Padre Gabriele Amorth

Aggiornamento: 9 ago 2023

Potremmo davvero fuggire dai nostri attuali contesti di vita e dalle nostre crude emozioni andando a vedere il nuovo film "L'ESORCISTA DEL VATICANO"? 103 minuti di distrazione per i fan di film horror o 103 minuti di consapevolezza per scoprire chi sta perseguitando la nostra umanità, oggi più che mai?

Un mix di effetti speciali esagerati ed un tocco di vero umorismo satanico si intreccerebbero come un ectoplasma tra finzione e realtà o incredulità e provocazione diabolica... Il Maligno potrebbe infiltrarsi dentro la finzione per dimostrare che non esiste e quindi trovare un modo per cancellare anche ai nostri occhi l'esistenza di Dio e del Bene? Tali peró sono le sue principali caratteristiche, descritte da padre Gabriel Amorth, già esorcista della Diocesi di Roma dal 1986, al quale lo status di esorcista ufficiale del Vaticano è stato definitivamente approvato nel giugno 2014, appena due anni prima della sua morte. Il male vuole dimostrare in fin dei conti che non esiste, pur insinuandosi in alcuni “canali” sensoriali aperti della credenza divina e dell'ipersensibilità di ognuno.

Russell Crowe incarna Amorth, anima di Dio e uomo di Chiesa, quasi alla perfezione, pur utilizzando il popolare ruolo ironico in un universo cinematografico di orrore non esente del suo elemento inquietante, questa famosa identità che semina sempre dubbio e panico. Poco dopo l'uscita di "Evil Dead Rise" (Lee Cronin, USA, aprile 2023), "L'esorcista del Vaticano" diretto da Julius Avery adorna lo stile del cinema horror con la demonologia, basato in questo caso sulla reale esperienza religiosa dell’esorcista Gabriel Amorth.


Siamo qui messi di fronte al “management” di una “santa filosofia cinematografica”, che mette in luce tutta la lotta tra il Bene ed il Male e l'implacabile trionfo del Bene passando per le peggiori scarificazioni, perversioni e strategie della possessione. Avery non vuole rendere Amorth (Russel Crowe) lo stesso eroe che nel film “Il Gladiatore”, ma tesse la storia di un esorcista che lavora in un determinato ambiente alquanto tragico oltre che invisibilmente semplice.


Tutto si svolge in un'antica abbazia spagnola infestata dal guardiano dei demoni (Asmodeus) dove la sua furiosa memoria satanica, che risale alla violenta guerra di Spagna, mette in pratica la carneficina e l'ingiustizia.

La famiglia erede del monastero posseduto, in seguito all'incidente stradale mortale del padre, di cui il figlio fu testimone diventa il fulcro principale del film. Il Diavolo, si serve dei peccati di Amorth, si infiltra allo stesso modo nella mente del bambino usando la sua vulnerabilità e lo shock emotivo di questo.

Il terrore si insinua gradualmente e implicitamente, fino al possesso di tutti i personaggi (madre, sorella, Amorth e il suo sacerdote collaboratore) suscitando nello spettatore la possibilità di credere che il Diavolo si possa infilare ovunque, con lo scopo di violare qualsiasi sacralità, compresa quella dell'amore materno. La presa di potere tra il Tribunale della Chiesa e l'innocenza del sacerdote, viene descritta in alcune letterature culturali come per metà precoce e per metà schizofrenica, e viene ritrovata durante tutto il lungometraggio.

D’altra parte, ciò non impedisce al film di suggeririci molteplici temi anche distraendoci e facendoci viaggiare nel catturante intrattenimento culturale, lasciandoci un pò perplessi, un pò attori e redattori della nostra esistenza e senza dubbio del nostro pensiero.

L'ESORCISTA DEL VATICANO, un film da non perdere! I nostri limiti ci offuscano a volte gli orizzonti…

Disturbi demoniaci, malattie psichiatriche o vere e proprie possessioni sataniche? Padre Amorth descrisse durante la sua vita poche possessioni reali, sarebbero ancora così esigue al giorno d’oggi?



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