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L’ETERNO RITORNO DI LADY OSCAR

Elena Romanello

Aggiornamento: 12 nov 2023

Puntuale con l’arrivo dell’autunno, è tornata in televisione Lady Oscar, on demand su Prime Video e in chiaro su Italia 2 ogni domenica dalle 13 e 10 in poi, con la possibilità di essere vista anche sulla piattaforma Mediaset Infinity.

Con modalità simile, l’epopea animata della Rosa di Versailles è disponibile anche in Francia, Stati Uniti e Paesi ispanofoni, oltre ad essere replicata in Giappone, mentre non si esauriscono le iniziative a lei legate. Di Oscar si è parlato al Festival dei Sogni e del Fumetto di Bolzano e a San Donà Comics, e si parlerà a Cassino Fantastica, a Lucca Comics & Games e non finisce qui, con la promessa dell’edizione Blu-Ray e della traduzione in italiano di un art book molto amato dai fan.

Una passione che non si esaurisce e che torna sempre, favorita anche dal fatto che Lady Oscar è uno dei pochi anime della stagione anni Settanta e Ottanta ad essere trasmesso in maniera pressoché ininterrotta dall’epoca della sua prima messa in onda, anche se gli appassionati di lunga data ricordano ancora la sua scomparsa per oltre due anni a metà anni Ottanta e la replica massacrata di tagli del 2000. Altri anime, pur amatissimi, come Atlas Ufo robot Goldrake, Capitan Harlock e Candy Candy non hanno avuto la stessa fortuna.

Ma non è solo questo: Lady Oscar ha messo insieme fin dalla sua prima trasmissione pubblici diversi, diventando un fattore di unità e presentandosi come una storia universale. Era infatti uno dei pochi anime ad appassionare sia i maschietti che le femminucce, per dirla in maniera leziosa, presentando un’eroina insolita, all’interno di una storia avventurosa, con duelli, sparatorie, combattimenti, ma dove non mancava una storia d’amore capace di incantare e struggere. In Giappone, l’autrice Riyoko Ikeda si era inserita nel filone degli shojo manga, sconvolgendoli, parlando di politica, femminismo, libertà e amore non solo platonico e dimostrando che una donna poteva essere la protagonista di una storia d’azione, senza essere una super eroina come oltre oceano.

Inoltre, Lady Oscar era uno dei pochi anime apprezzati e seguiti anche dagli adulti di allora, genitori, zii e nonni, che avevano storto il naso di fronte ai robottoni di Go Nagai e guardato con un po’ di sufficienza gli orfanelli: nella vicenda della bionda spadaccina alla corte di Francia ritrovavano le atmosfere di loro letture giovanili, da Salgari a Dumas, anche se va detto che i toni di questa epopea animata erano un po’ diversi, visto che si parte come una fiaba e si finisce in tragedia.

Epopea che ricostruisce una delle pagine più cruciali della Storia europea, racconto di formazione e di crescita, presa di coscienza femminista, trascinante vicenda di cappa e spada avventurosa, struggente e straziante intreccio d’amore, tragedia tra Shakespeare e le opere liriche: Lady Oscar è tutto questo e anche molto di più, forse anche per questo è così amato e continua ad ispirare vite, creatività, attività, incontri.

Senz’altro, la prima ondata di anime ha segnato l’immaginario di chi era bambino e ragazzino allora, creando degli eroi iconici e presentando intrecci avvincenti e insoliti. All’interno delle tante storie che arrivarono, ce ne sono state alcune che sono emerse più di altre, e Lady Oscar è una di queste, funzionava e continua a funzionare per tanti aspetti, di contenuti e di realizzazione, ancora oggi all’avanguardia e curatissima, come animazioni, sceneggiature, ricostruzione d’epoca, musica, rispetto ad altre serie dello stesso periodo.

Quindi, sono tanti gli elementi che hanno toccato il cuore di un pubblico vasto che poi non ha più abbandonato Oscar, adottandola nelle proprie vite come la protagonista di una leggenda, ma anche come un’amica senza tempo, continuando ad entusiasmarsi e a commuoversi con e per lei, dedicandole attività varie, dalla scrittura di saggi che dimostrano che parlare di lei è un argomento che non si esaurisce mai alla realizzazione di illustrazioni simili a quelle originali, dall’ideazione di racconti e romanzi con sviluppi nuovi della sua vicenda all’organizzazione di incontri e eventi, passando per i cosplayer, non inflazionati come per altri universi dell’immaginario, ma d’impatto.

Lady Oscar è una storia quindi per ogni stagione della vita, da giovanissimi la si guarda prestando attenzione a certi elementi, magari all’aspetto avventuroso, tra duelli e intrighi, anche se qualcuno ha fatto notare che non è propriamente per bambini, da più grandi si guarda altro, come la parte romantica, irresistibile perché contiene l’essenza di quello che funziona nelle grandi storie d’amore, da adulti si apprezza la cura della ricostruzione storica, ma anche le riflessioni sulla vita e sul destino, oltre che sulla propria esistenza intrecciata a quella immaginaria della bionda protagonista.

Per questo motivo se ne continua a parlare e la si continua a celebrare: ci sono notizie di un remake anime, che prima o poi dovrebbe arrivare, di un nuovo spettacolo del Takarazuka, di un musical coreano, di nuove linee di gadget, ma quello che colpisce è la dedizione del fandom, che scrive, disegna, si incontra, tiene conferenze nel mondo reale e virtuale, si mette in cosplay, non stancandosi mai. Ed è così che questa storia diventa eterna, capace di tornare sempre dai suoi appassionati e trovarne ad ogni giro di nuovi, come un classico senza tempo, un’epopea unica, da mettere insieme ad altre opere non solo animate.

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