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Oro & Piombo all'Indiecinema Film Festival

Aggiornamento: 7 gen 2022

Conversando con il regista Emiliano Ferrera e l'attrice protagonista Yassmin Pucci


In questi giorni, fino al 16 maggio, Oro & Piombo di Emiliano Ferrera è di nuovo online nella terza tranche dell'Indiecinema Film Festival, dove è in concorso. Unica, entusiasmante proposta western dell'intera selezione. Oltre a consigliarvi di cercarlo sulla piattaforma, vederlo e se vi piace votarlo, visto che esiste anche un Premio del Pubblico, abbiamo il piacere di riferirvi qui della piacevole chiacchierata avuta in settimana con lo stesso Ferrera, il regista, e con la straordinaria attrice protagonista Yassmin Pucci, un'eroina del far west dalle mille risorse. A seguire la nostra intervista, che è andata alquanto in profondità, nello svelare i segreti di questa autarchica, coraggiosa ma al contempo strutturatissima produzione cinematografica, nonché nell'affrontare la loro apprezzabilissima, condivisibile passione per lo spaghetti western!


Cosa significa per voi oggi riproporre l'epopea del western, che tanto ha rappresentato per l'industria cinematografica italiana, ma che adesso può sembrare impresa da temerari?

Emiliano Ferrera: Sinceramente quando ho pensato di realizzare questo film, non mi sono posto nessun tipo di domanda. Volevo girare un lungometraggio western semplicemente perché il genere western è la mia passione e perché pensavo che fosse arrivato il momento. Ho iniziato a sperimentare il linguaggio cinematografico sin da bambino. Con l’aiuto di un mio amico che possedeva una telecamera analogica vhs-c, girammo dei cortometraggi amatoriali western dietro casa, avevo 14 anni, tra prati e cave abbandonate. Realizzavo cappelli, cinturoni e scenografie di cartone, la mia fantasia non conosceva limiti; Il mio solo ostacolo era dovuto al fatto di avere sempre avuto difficoltà economiche.

Nel tempo ho girato vari cortometraggi, spaziando su vari generi. Ho collaborato ad un paio di spot pubblicitari, ma il mio sogno era realizzare un lungometraggio western e così, dopo tanta esperienza e studio, è arrivato Oro & Piombo.

Yassmin Pucci: Quando ero piccola non facevo altro che guardare film anni 50/60, il western non era contemplato a casa mia, il genere l'ho imparato ad amare con Emiliano Ferrera, che mi ha insegnato ed educata a guardare film di Sergio Leone, Sollima, Corbucci…mi sono resa conto di quanto avessi perso della nostra cinematografia solo in età adulta, ed è diventata una droga. Il western è sicuramente un genere che con la morte di Sergio Leone ed altri pochi registi ha fatto poi fatica a mantenersi a galla, ma non è mai stato sepolto definitivamente…e noi nel nostro piccolo siamo molto orgogliosi di averlo in qualche modo fatto risorgere dalle ceneri con Oro & Piombo, che a tutti gli effetti ha rilanciato lo spaghetti western nel 2019 sul grande schermo ed ora sulla piattaforma di Amazon Prime. Non credo sia un caso che dopo di noi tante grosse case di produzione abbiano preso in mano nuovi progetti western e si siano lanciati nell’avventura.

Siamo stati coraggiosi ed anche un po' irresponsabili, ci siamo buttati perché ci abbiamo sempre creduto, e questo grazie anche alla fiducia riposta in Emiliano Ferrera che è a mio avviso uno dei pochi registi italiani della nuova generazione che si può dire essere un vero intenditore del genere.

Come è nato quindi Oro & Piombo? E come vi siete trovati a gestire un gruppo di lavoro così visibilmente partecipe del progetto?

Yassmin Pucci: Nasce appunto per la voglia e l'amore del nostro regista e per la sua capacità di contornarsi di persone altrettanto appassionate. Tiziano Carnevale in primis, mio collega e produttore del film con la società che abbiamo messo in piedi insieme anche a Piero Olivieri. Tiziano è stato un po' il perno di tutta questa grande avventura, possiamo dire il Jolly, anzi più che Jolly, l'Asso nella manica di Emiliano e di tutto il resto della troupe. Ogni produzione dalla più piccola alla più grande dovrebbe avere un Tiziano Carnevale in squadra, e non dico solo per i soldi che ha personalmente investito, parlo del suo amore e della sua passione per il cinema, il suo senso di lealtà e rispetto verso Emiliano e tutti noi. Questo film nasce grazie alla passione di queste due persone e poi grazie alla determinazione di tutti noi, dal primo all'ultimo attore del film ci siamo impegnati, abbiamo riso, abbiamo sudato, abbiamo pianto, ci siamo fatti male ma nessuno ha mai pensato di mollare. Non abbiamo girato con tutti i comfort che ha un attore solitamente sui grandi set, ma forse questo ci ha spronati ancora di più… abbiamo creato una famiglia, e sapevamo di poter contare solo l'uno sull’altro… nessuno ha mollato la nave neanche nei momenti peggiori in cui si pensava di dover sul serio fermare il tutto. Quei momenti sono stati quelli in cui ci siamo presi tutti per mano e siamo andati avanti insieme… come una squadra. A ripensarci mi commuovo….sono emozioni che non so se torneranno….ogni set è una famiglia, ma un'esperienza così non so se mi ricapiterà mai più.

Emiliano Ferrera: Oro & Piombo è nato dopo aver letto il romanzo di B. Traven “Il tesoro della Sierra Madre”. Così ho cominciato a svilluppare il soggetto sulla base della ricerca dell’oro. Poi leggendo sul sito di farwest.it, mi imbatto in un articolo che tratta il tema dei tesori nascosti negli Stati Uniti dell’epopea del west, in particolar modo il tesoro dei Peralta, meglio conosciuto come “La miniera perduta dell’Olandese”. Da qui è nato un primo trattamento poi sviluppato con gli altri sceneggiatori Yassmin Pucci e Tiziano Carnevale. Quindi il film è ispirato a fatti realmente accaduti in Arizona nel 1880. In seguito abbiamo aggiunto quell’ingrediente fondamentale che si chiama “ Spaghetti western” ed il film sulla carta era pronto.

Nessuna società di produzione cinematografica ha voluto finanziarci il film, così ci siamo autofinanziati grazie al nostro duro lavoro e all’aiuto di tutto il cast, sia artistico che tecnico. Un lavoro di squadra che mi ha permesso di realizzare questo piccolo e modesto film molto ma molto low budget. Un film nato dalla passione.

Per restare sul tema del gruppo, Yassmin, ci potresti parlare al volo degli eventi targati C.O.L.T. – Chronicles of Lone Town e di questa "espansione" del progetto, da cui si capisce che vi muovete sul piano cinematografico ma anche su un terreno dell'immaginario più ampio?

Yassmin Pucci: Il film ci ha permesso di scoprire ed ampliare le nostre conoscenze con altri amanti del genere. Tanto che abbiamo deciso di allargare anche la nostra casa di produzione la Old Type Production ed accogliere proprio uno dei timonieri di Spaghetti Larp, Mauro Canavese. Il loro entusiasmo e la loro professionalità nel riprodurre giochi di ruolo western ci ha lasciati a bocca aperta. Ma non solo, abbiamo creato una vera e propria comunità, tutte le persone coinvolte in Oro & Piombo sono amanti del cinema ma in particolare del western, le collaborazioni sono state tante e solitamente squadra che vince non si cambia, crediamo tutti che l'unico modo per riuscire nelle cose sia unendo le forze, cosi abbiamo fatto cosi faremo sempre.


E da quella prima così partecipata a Roma, risalente a prima della pandemia, che percorso ha avuto il film?

Yassmin Pucci: Il film ha fatto un gran bel percorso, il gioco di squadra ha funzionato alla grande. A parte essere riusciti ad uscire in qualche sala cinematografica tra il Lazio e la Toscana prima del lockdown, in seguito non ci siamo voluti arrendere. Abbiamo fatto partecipare il film a diversi festival ed in tutti tranne uno ci siamo portati a casa dei bei premi. Tanti gli articoli e le persone che si sono interessate al film un po' per il genere un po' per la nostra determinazione. Ho fatto in modo che il film prendesse luce come meritava…fino a farlo arrivare su Amazon Prime. Adesso stiamo sviluppando la serie televisiva questa volta in co-produzione con due grosse case di produzione.

Riguardo poi alla partecipazione a Indiecinema Film Festival e, più in generale, alla presenza del film sulla piattaforma Indiecinema, cosa pensate di questa esperienza e del tentativo di promuovere un cinema indipendente in Italia?

Yassmin Pucci: Il cinema indipendente sta prendendo sempre più piede. Sono tante le persone competenti e geniali che stanno emergendo grazie proprio a piattaforme come Indiecinema ed altre realtà che stanno donando spazio ad un cinema sano, puro, meritocratico.

Non che quello convenzionale non abbia queste qualità, solo che per troppo tempo il cinema è stato gestito da poche case di produzione, quasi sempre le stesse persone, una sorta di casta….adesso le caste si stanno allargando, adesso ci stiamo facendo sentire anche noi più piccoli…e stiamo crescendo…come è giusto che sia.

A livello registico, Emiliano, quali sono state le sfide da te affrontate, per omaggiare una tradizione gloriosa come quella dello "spaghetti western" e renderne credibile la sua riproposizione oggi?

Emiliano Ferrera: Essendo cresciuto a pane e Spaghetti western, nel mio piccolo ho curato ogni minimo dettaglio. Il primo a cui mi sono ispirato e a cui il film rende omaggio è il maestro Sergio Leone. Considerando tutti i limiti produttivi e di budget, è stata un enorme soddisfazione ricevere tutti i riconoscimenti avuti. Ogni inquadratura è studiata e voluta, nulla è lasciato al caso. Sono un artista principalmente, un pittore: la luce e il colore sono fondamentali per un'opera cinematografica. I volti giusti che si amalgamano con il paesaggio brullo sono ingredienti fondamentali per un film del genere. Per le luci e i colori mi sono ispirato ad un pittore che amo molto: il francese Jean Francois Millet. Con il direttore della fotografia Armando Barberi e con la costumista Rosanna Grassia, siamo riusciti a realizzare il dipinto. La forza di questo film è proprio nella messa in scena, nella luce e nel colore. La scenografia è stata studiata in base a delle ricerche storiche accurate; grazie a Tiziano Carnevale che le ha realizzate fisicamente, abbiamo ricreato ambienti poveri, ma ricchi di oggettistica ed elementi di scena ricercatissimi. Un esempio, nel trading post di Skin, in cui si svolge la scena dove la protagonista Clare Perlata assolda gli uomini della spedizione, l’ambiente interno è tipicamente ricostruito in base a delle fotografie originali di Trading Post del nord America del 1800. Tutto ricostruito al Pegaso Ranch, vicino Roma. In alcune sequenze invece abbiamo girato a Cinecittà World, dove c’è la main street western firmata dallo scenografo Dante Ferretti. In altri casi ci siamo avvalsi della collaborazione di Paolo Moretti ed abbiamo utilizzato una tecnica che si usava nel cinema degli anni passati, ovvero la prospettiva forzata.

Ovviamente un ringraziamento speciale va al mio amico Marco Fanciulli, che oltre ad essere una spalla storica, ha permesso con le sue amicizie e conoscenze di poter girare con armi sceniche prestigiose e storicamente attendibili, quelle della Uberti.

Per i cavalli utilizzati in scena, anche lì c’è stato un lavoro accurato da parte dei bravissimi Horse Master Antonio Di Santo in Basilicata e Angelo Allegretti con Vincenzo Ferrante a Roma e zone limitrofe, grazie a loro siamo riusciti ad essere realistici anche in questa delicata circostanza.


Importantissimo è stato senz'altro il casting. Con tanti interpreti in scena, come è avvenuta la loro scelta?

Emiliano Ferrera: La ricerca degli attori è stata lunga e molto accurata. Ho scelto principalmente gli attori in base al volto, poi ci sono stati i provini e da lì si è partiti con il vero sviluppo del personaggio. Mesi di lezioni di equitazione e prove con armi sceniche. E proprio come si usava negli spaghetti western di un tempo, ogni attore è stato doppiato, questo per rendere al massimo la forza del personaggio. Grazie alla collaborazione direttiva del doppiaggio di Stefano De Sando, siamo riusciti ad ottenere davvero ottimi risultati.

Se ci fosse prossimamente la possibilità, vorresti girare un altro western così o hai voglia di sperimentare con generi diversi?

Emiliano Ferrera: Dopo un anno dall’uscita di Oro & Piombo al cinema, ora disponibile su Amazon Prime Video e in concorso all'Indiecinema Film Festival, ho realizzato un altro western, ma è un film breve dal titolo Redemption. Completamente diverso da Oro & Piombo, in quanto un'opera crepuscolare ambientata nel freddo Oklahoma e in bianco e nero. Un'opera molto autoriale, questa volta ispirata al cinema di Jim Jarmusch e alle atmosfere de Gli Spietati, con protagonisti Valerio Rota Vega e Nora Luis. Mentre stiamo sviluppando la serie televisiva di Oro & Piombo con la Old type production e al momento è in fase di scrittura. Nel mio futuro vedo ancora western, e spero di fare sempre meglio e magari con possibilità economiche migliori.


Yassmin, parlaci ora del tuo personaggio, eroina fuori dagli schemi ma al contempo ben inserita nella tradizione del western.

Yassmin Pucci: Clare Peralta, una donna per certi aspetti molto distante dal mio modo di essere. Ho fatto fatica con lei…non riuscivo a trovare la chiave giusta per entrare in sintonia con un personaggio così cupo e duro. Il lavoro di Emiliano è stato doppio con me, con grande pazienza mi ha fatto innamorare del mio personaggio. È una donna forte, molto attuale se vogliamo, una donna che combatte per i suoi diritti, che non è disposta ad abbassare la testa. Che non teme l'uomo ma lo sfida, pur sapendo che parte svantaggiata. Io faccio tutto questo mantenendo sempre il sorriso sulle labbra, lei per l'epoca in cui ha vissuto, questo lusso, non ha potuto permetterselo.


E come ti sei trovata, invece, con il resto del cast?

Yassmin Pucci: Come ho già detto prima, non credo che mi ricapiterà di provare ciò che ho provato con tutti loro durante le riprese. Su di ogni set si creano grandissime alleanze ed amicizie, anche antipatie per carità, non è detto che si vada d'accordo con tutti, a noi però questo non è successo. Io dico sempre che noi non abbiamo girato un film lo abbiamo vissuto al cento per cento…nel bene e nel male. Siamo diventati amici, ma amici veri, con due di loro ho aperto la società, con molti di loro stiamo già collaborando in un altro film dal titolo Elohim, altra piccola chicca e tematica importante. Ormai le persone che hanno preso parte al progetto con me in Oro & Piombo sono famiglia. Anche quelle che purtroppo per distanza territoriale non riesco a vedere spesso. So che potrò sempre contare sul loro sostegno ed appoggio.

Per concludere questa nostra piacevole chiacchierata, ti stai dedicando ora ad altri progetti?

Yassmin Pucci: Assolutamente sì, non ho alcuna intenzione di fermarmi. Sto sviluppando la serie televisiva di Oro & Piombo con la nostra società in co-produzione con un'altra grande casa di produzione italiana ed una spagnola.

Ho appena finito di scrivere un libro sulla mia famiglia che sta per diventare una serie televisiva. Mia nonna è la sorella gemella dello Saha di Persia (Scià, cioè Re, N.d.R), la principessa Ashraf Pahlavi.

Ho scritto poi con un altro mio bravissimo collega, Paolo Mauro, una serie televisiva comica, che stiamo sviluppando. C’è in ballo un corto molto interessante a sfondo sociale che sicuramente farà parlare e discutere tanto, prima di farlo diventare un film con la regia sempre di Emiliano Ferrera. Ho appena firmato un contratto per una serie tv crime come protagonista insieme ad altre cinque mie colleghe…un crime tutto al femminile. Insomma non ho modo di annoiarmi sicuramente. Ed io e Tiziano Carnevale in particolare, anche se ultimamente è occupato su vari set cinematografici, siamo sempre un fiume in piena, abbiamo grande sintonia creativa, sempre pieni di grandi idee che svilupperemo sicuramente con la nostra casa di produzione: abbiamo almeno 5 sceneggiature pronte nel cassetto, che aspettano di vedere luce… e così sarà.


Di seguito i link dove poter rivedere Oro & Piombo

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