Vent’anni fa finiva negli Stati Uniti Buffy the vampire slayer, serie ideata da Joss Whedon con cui aveva riscritto le regole delle storie sui vampiri e sui cacciatori dei medesimi, creando un’eroina guerriera che entrò subito nell’immaginario. L’anno successivo, il 2004, terminò anche il suo spin off, Angel, incentrato su uno dei personaggi più amati della saga, il vampiro innamorato della protagonista.
I serial di genere fantastico sono capaci di ispirare un fandom duraturo e molto attivo, sia sui social che negli eventi reali: basti pensare ai gruppi legati ad universi come quelli di Star Trek, Doctor Who o Spazio: 1999. Su Buffy e Angel non si registra, almeno all’apparenza, un fenomeno simile. A cavallo tra i due millenni il successo fu enorme, con tantissime pubblicazioni, amatoriali o meno, soprattutto in Francia, dove la Cacciatrice diventò un vero e proprio fenomeno di costume.
Il Web era nato da poco come luogo di incontro e confronto anche e soprattutto per il fandom nerd ed otaku, e furono parecchi i siti, anche in italiano, a tema Buffy e Angel, da quelli incentrati sugli spoiler delle stagioni ancora da trasmettere a chi seguiva gli interpreti del serial, senza dimenticare le immancabili e popolarissime fanfiction, che trovarono nel nostro Paese voci molto interessanti, come la compianta Rogiari.
In Italia ci fu l’interessante esperimento del BAIC, il Buffy and Angel Italian Club, che aveva la sua sede operativa a Milano e organizzò vari raduni e incontri a margine anche di vari eventi, come i Giochi sforzeschi, che per un po’ di anni riunirono sotto il Duomo varie associazioni legate all’immaginario fantastico in occasione del week-end di Sant’Ambrogio.
Al momento, tutto questo sembra sparito e l’interesse per il Buffyverse sembra scemato, anche se ogni tanto qualcuno cita le serie come fonte di ispirazione per storie più recenti, non ultimo il lunghissimo Supernatural, senza dimenticare True Blood e The vampire diaries. Periodicamente la serie con il suo spin off Angel ricompare sui teleschermi, compresi quelli italiani, attirando lo sguardo sia di nostalgici che di nuove generazioni.
Senz’altro, in questa sorta di rimozione hanno contato le vicende personali del produttore Joss Whedon, un tempo ragazzo d’oro del cinema e della televisione, con un importante contatto con i cinecomics, ora alle prese con incresciose vicende personali che hanno fatto emergere alcuni suoi comportamenti non propriamente encomiabili, in particolare se pensiamo che difese sempre la sua scelta di aver messo al centro del suo serial un personaggio femminile forte, rispondendo quando gli chiedevano il perché di questo Ma perché mi domandate ancora una cosa del genere? Non dimentichiamo inoltre il coraggio di parlare di altre tematiche scomode, non ultima l’omosessualità, con i due personaggi delle streghe Willow e Tara, che davano vita alla storia d’amore forse più riuscita e struggente.
Una cosa che hanno notato in molti è che dal punto di vista visivo e grafico, ad eventi come le fiere del fumetto, funzionano gli immaginari che hanno scenografia e cosplayer colorati ed insoliti: Star Trek, Doctor Who, Il signore degli anelli, Harry Potter, Game of Thrones e simili possono contare su questo, Buffy ed Angel rappresentano una società e un mondo molto simile a quello reale, anche se i personaggi hanno alcune caratteristiche distintive come abiti e ambientazioni e questo attira meno. Però negli anni qualche cosplayer a tema Buffy si è visto e i gadget disponibili non erano e sono così poco evocativi.
Qualche appassionato ha fatto notare, magari sui social, che gli effetti speciali sono decisamente un po’ datati: questo vale soprattutto all’inizio, quando Buffy era una scommessa realizzata in economia, una serie nata come rimpiazzo di metà stagione, nata da un’idea originale dello stesso Whedon, grande amante dei comics ma anche dei manga, tanto che qualcuno vide nella Cacciatrice qualche punto in contatto con Sailor Moon e girarono anche delle voci su un possibile interessamento del produttore a farne un adattamento dal video. Certo che Buffy in TV si lasciò dietro il mediocre film del 1992, decisamente poco ispirato.
Ma Buffy davvero non interessa più a nessuno? In realtà, sui social ci sono vari gruppi in tema, senza contare i profili di vari interpreti e sceneggiatori. Buffy ha ispirato e continua ad ispirare le ragazze guerriere dei serial successivi, nella sua rilettura dell’archetipo della donna combattente, presente dall’antichità sia nella realtà che nell’immaginario di più culture, tra Oriente e Occidente.
Inoltre, negli States si parla ormai di Buffy studies in relazione al grande numero di saggi, articoli, contributi accademici e altro sulla Cacciatrice, a cui vanno aggiunte le guide ufficiali, i fumetti, i romanzi ufficiali ispirati e altre pubblicazioni su universi collegati, a cominciare da quello di Angel, un settore editoriale che ha continuato a crescere di anno in anno, con proposte sempre interessanti.
Negli anni ci sono state convention e rimpatriate con il cast e l’interesse c’è ancora: forse, bisognerebbe solo provare a farlo riemergere agli eventi anche qui in Italia, anche perché non sfigurerebbe certo. Giocando con archetipi come la guerriera e il vampiro, Joss Whedon ha saputo parlare di cose come il dolore di crescere, la voglia di vivere, il destino da capovolgere me anche da accettare, i vari tipi di amore, la realizzazione di sé e, al di là delle sue azioni come persona, creare un’eroina che è un modello tra leggenda e realtà.
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