Il Sole 24 mostra il massiccio e terrificante bombardamento aereo di Kiev attribuito ai russi ma è una parata del 2020.
Il TG2 prende se è possibile un abbaglio anche più clamoroso! Manda in onda “una pioggia di missili” che grandina sull’Ucraina, ma è un filmato del videogame War Thunder".
Ma non è detto che la panzana della rete di Stato sia la peggiore. Passiamo col telecomando degli orrori a Sky tg24: “Continuano ad arrivare scene di guerra dall’Ucraina. La capitale Kiev – città da quasi 3 milioni di abitanti – resta col fiato sospeso, in attesa di capire quali saranno le prossime mosse delle truppe inviate in guerra da Mosca. Il conflitto intanto colpisce i civili. In un video pubblicato da Sky News si vede un carro armato passare sopra una macchina di un uomo ucraino, che rimane intrappolato all’interno del veicolo. Nel filmato - dei testimoni oculari - si vede anche un gruppo di persone che aiuta il proprietario della macchina, rimasto vivo, a liberarsi dalle lamiere. I resti della macchina, accartocciati, non gli permettono di uscire da solo dall’abitacolo. Tutto è successo nel distretto di Obolon, a circa 10 chilometri dal centro di Kiev.”
Come è poi emerso, il suddetto video è una scemenza. E non perché non sia mai accaduto, ma in quanto si tratta di una ripresa del 2014. Inoltre, il mezzo è ucraino e non russo. Queste sono quel genere di sviste che contribuiscono ad alimentare la confusione legata alle notizie provenienti da Kiev e dall’Ucraina sull’invasione messa in atto da Putin.
Ma fino a che punto sono sviste? Se è grave l’aver confuso il filmato di un videogioco per un evento bellico, non lo è ancora di più, l’averci costruito sopra un commento con dettagli geografici del tutto fantasiosi come nel caso del servizio di Sky sul carro armato? Da dove provengono quelle informazioni? Chi ha attribuito ad episodi che nulla hanno a che fare con la campagna d’occupazione russa certe descrizioni? E per contro, perché colossi come Sky e la stessa Rai non mostrano invece, immagini reali?
Il punto centrale è proprio nella dicotomica dimensione dei leader dell’informazione rispetto alla grossolanità degli sbagli, enfatizzata dal fatto che a distanza di ore e di giorni non sia uscita nessuna errata corrige o nota di scuse per prendere le distanze o ancora meglio per chiarire errori macroscopici che messi in fila sono una raffica di castronerie a ripetizione. Fanno gli struzzi? È una scelta. Poco vincente ma lo è.
Questi fatti aprono però un altro capitolo che ha dell’angosciante, quante panzane, mistificazioni, inesattezze, boiate colossali e micidiali ci sono offerte come attendibili ogni santo giorno? La domanda è lecita perché se persino dopo la clamorosa cantonata presa dall’ineffabile Mitraglia Mentana, che informando se l'attacco a Capitol Hill ha commentato le scene del film Project X - Una festa che spacca, si reitera l’errore, o lo spettatore è preso per un babbeo, o l’informazione italiana è affidata a degli incapaci. Ci sarebbe poi una terza possibilità, che riguarda la malafede.
La cosa tanto seria quanto grave. L’attrazione fisiologicamente morbosa che fatti eccezionali come quelli attuali alimentano, ha per effetto positivo che vi sia maggiore attenzione ma quanti saranno i casi di disinformazione circolati sottotraccia, legati a notizie comunque rilevanti ma con meno appeal? Ultima domanda amletica, che fa il garante dell’informazione?
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