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L’esercito degli utili idioti

Quando pensiamo agli eco-terroristi la nostra mente corre alla magistrale interpretazione di Brad Pitt ne “L’esercito delle 12 scimmie” poi vediamo le immagini di coloro che imbrattano opere d’arte e palazzi storici e… niente doccia gelata! Per carità, Brad è Brad, ma non possiamo non notare che la mancanza di fascino è il minore dei problemi, il problema è che si tratta di personaggi privi di qualsiasi spessore, incapaci di sostenere una conversazione, di argomentare un concetto.

I nostri “eroi” si sono distinti negli ultimi mesi per: Lancio di zuppe contro capolavori vari, Imbrattamento di palazzi storici e, il capolavoro dei capolavori, bloccare le corsie del raccordo impedendo a dei poveracci di andare a lavorare!

Eppure continuiamo a leggere titoli che parlano di “attivisti verdi”, non vandali, non teppisti, ma attivisti; Per la seconda volta in pochi giorni ci troviamo a segnalare che “le parole sono importanti”.

La prima nota stonata è appunto questa, il modo delicato con cui TV e giornali trattano questi teppisti, non solo nelle definizioni, ma anche la condiscendenza con la quale vengono accolti nei salotti TV, per carità sono cose che non si fanno, ma insomma, non sono danni irreparabili e poi poverini siamo noi che li costringiamo, insomma “sono compagni che sbagliano”.

Contro chi si scagliano questi alfieri del bene supremo? Contro il potere? Ormai la transizione energetica e la svolta verde sono obiettivi condivisi da ogni gruppo di potere, non esiste grande azienda che non abbia un suo manager per la sostenibilità, l’Europa fissa obiettivi di transizione ecologica per ogni euro che esborsa; Mattarella ci ricorda nel suo discorso di fine anno l’importanza della transizione ecologica e persino Papa Francesco nel 2015 con la sua enciclica “Laudato si” per la prima volta volge verso l’ecologia gli occhi benevoli della chiesa; vuoi vedere che questi ce l’hanno con i poveracci??? Il blocco del raccordo la dice lunga su questo, tralasciando il fatto che, creare un blocco del traffico aumenta l’inquinamento, ma subire questi blocchi non sono certo i ricchi banchieri o i politici, cioè quelli che hanno capacità decisionale, ma dei poveri cristi che cercano di arrivare a lavoro per mettere il pranzo in tavola ogni giorno; del resto l’abbiamo sentito dire più volte “l’aumento dei costi delle bollette e dei carburanti non è completamente un male perché agevola la transizione energetica”.

Peccato che a dirlo siano tutte persone che si possono permettere le Tesla o le ville a impatto zero, insomma i poveri oltre e essere brutti e antipatici, sono decisamente troppi e inquinano (ormai è molto più di un sospetto); i video dei blocchi del traffico ci danno modo di ascoltare dialoghi del tipo “levate devo anna’ a lavora! È inutile che vai a lavoro fra poco non ci sarà più nulla". Dei bambini di 5 anni avrebbero saputo argomentare meglio, se è vero che sono ben strani dei rivoluzionari che combattono dalla parte di chi comanda, questi più che rivoluzionari sembrano degli utili idioti!

L’Unione Europea ha approvato la farina di grilli nelle preparazioni alimentari e, per quanto il governo italiano si sia opposto fermamente, se lo decide l’Europa non c’è molto che si possa fare, il prossimo passo sarà la carne sintetica, perché la colpa di tutto al giorno d’oggi è la zootecnia! Si davvero! Non le fabbriche, non le sostanze chimiche, ma animali!!!! Pensate che queste siano questioni scollegate fra loro? Non vi sembra che un ambientalista degno di chiamarsi tale dovrebbe difendere l’agricoltura e osteggiare la chimica? Non pensate che chi vuole difendere il mondo dovrebbe difendere l’uomo? E infine non è forse l’arte la più alta espressione dell’essere umano? Quella che, si mi dispiace ma è così, ci rende differenti dagli animali!

Durante un intervista, una di questi “ecorivoluzionari” una certa Carlotta, a chi le chiedeva quali fossero le alternative per fare in modo che le persone potessero riscaldare le proprie case, rispondeva “non è mio compito trovare una soluzione, è compito della politica!”, l’intervistatore insisteva e lei “non è mio compito, non lo so, io mi occupo di arte letteratura non sono mica un ingegnere” dunque, non sai come fare per ridurre il riscaldamento globale, ma imbratti, disturbi, protesti perché non sono di tuo gradimento le scelte fatte fin qui? Peccato il conduttore non le abbia fatto notare questa contraddizione!

In sostanza si distrugge il bello, o si derubrica a poco importante, l’uomo (si mi piace dire Uomo, Finché ancora la grammatica me lo consente, non essere umano o uomini e donne, ma uomo!) è reso uguale ad un qualsiasi animale; si considera il sintetico migliore del naturale; si vessano i poveri e si scoraggia la procreazione, ricordiamo che alcuni movimenti integralisti americani hanno come slogan “salva il pianeta non fare figli!” la salute è intesa come assenza di disturbi e non come stato di benessere, nessun nutrimento per lo spirito… che mondo triste che si prospetta!

Questi non sono dei rivoluzionari ma un prodotto di mercato, probabilmente inconsapevole, quelli che con una parola alla moda possiamo chiamare “gate keeper”, cioè coloro che sembra combattano il sistema, ma che di fatto lo aiutano a sopravvivere, facendo appunto, la guardia al cancello.

Sono quelli che scrivono sui social “meritiamo l’estinzione” ma sperano che il meteorite che invocano cada sulle teste degli altri, meglio se poveri caucasici ed etero!

Stay tuned


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