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VITTIME

Aggiornamento: 20 ago 2023

Leonardo Apache Larussa, figlio del presidente del senato, Ignazio Larussa, è indagato per stupro, nei confronti di una sua ex compagna di classe, e comunque la si voglia guardare questa è una bruttissima storia.

Da donna però (si potrà ancora scrivere’ sta cosa?) si vorrebbe analizzare alcune questioni, non tanto quelle strettamente giudiziarie di cui, chi scrive, non è affatto esperta. Ovvio affermare che se il rampollo di casa Larussa è colpevole deve pagare, ma altrettanto dovrebbe essere ovvio che ogni persona è innocente fino a prova contraria, che i processi non si fanno in TV o sui giornali. Nessuno sa veramente cosa sia successo, nemmeno la ragazza, che non ricorda, eppure nessuna presunzione di innocenza, non solo perché è appunto il figlio di Ignazio (detto per inciso, ha ragione Giorgia Meloni, avrebbe fatto meglio a tacere), ma perché uomo! Si perché in questi tempi fluidi su una sola cosa si resta fermi: I MASCHI SONO TUTTI CATTIVI, anzi TOSSICI!

Attenzione non stiamo affermando che la ragazza menta, o che sia dalla parte del torto, ma solo che, al momento, entrambi debbono essere ritenuti innocenti.

Siamo cresciuti vedendo al liceo “processo per stupro” durante le autogestioni, sappiamo quanto possa essere penoso verificare se la vittima sia davvero una vittima, eppure alcuni fatti devono essere accertati, non si può nemmeno sbattere qualcuno in galera solo perché nato con due cromosomi XY invece che XX.

Evitiamo di parlare degli sciacalli che sfruttano fatti simili per tirare l’acqua al proprio mulino politico, quelli ci sono sempre stati e ci saranno sempre; del resto è figlio di Ignazio, il presidente del Senato più a destra di sempre, quello del busto del Duce, quello che ha chiamato i figli con i nomi di tribù pellirosse, perché per quanto a sinistra si spertichino in lodi all’inclusione e al rispetto delle diversità, la questione degli indiani d’America resta una cosa di destra; quell’Ignazio che è stato l’avvocato della famiglia Ramelli (l’unico ad ottenere una condanna) e che ha chi scrive ha sempre suscitato simpatia e stima, me che è inviso alla quasi totalità della sinistra radical, amico persino di Daniela Santanchè, quale bocconcino succulento per chi è abituato a muoversi nell’ombra; oltretutto il ragazzo non fa nemmeno simpatia, giovane, benestante, presumibilmente viziato, ovvio che lo vogliano colpevole, per poi partire col chiedere “Giorgia dimettiti!” a questo proposito interessante la questione sul cellulare, che sarebbe intestato allo studio del padre, i complottisti di professione ci vedono un modo per evitare che questo cellulare fosse sequestrato (invece è stato sequestrato). In questo massacro mediatico vengono alla luce informazioni che avrebbero dovuto restare segrete a tutela anche della privacy di entrambi, ma che ci sgomentano: la ragazza aveva fumato hashish e sniffato cocaina, questo sembra a tutti una cosa normale ma non lo è, eppure la cosa che fa più effetto è che la ragazza (santiddio solo 22 anni!) abitualmente assumesse un numero di antidepressivi degni di una vecchia signora a cui nella vita è andato tutto male, questo è il modo in cui si curano i mali dell’anima oggi: pastiglie! di nuovo, non stiamo dicendo che per questo sia giusto che qualcuno abusi di te se sei incosciente, ma nemmeno che qualcun altro sia tenuto a conoscere la tua anamnesi se vuole portarti a letto. Cosa ben diversa sarebbe se quel qualcuno ti avesse drogata per portarti a letto, allora quel qualcuno deve essere condannato senz’appello. Ma questo fatto, ventilato da più voci, dev’essere accertato.

Ci sono però altre riflessioni più interessanti: per una vita abbiamo sentito dire “una donna deve essere libera di girare da notte da sola” “non importa se sei vestita provocante” “non importa se ho flirtato con te fino ad un minuto prima se dico no è no” tutte cose giustissime e verissime, ma che dimenticano una parte della storia, come se da un film cancellassimo l’antagonista, quel maschio tossico di cui si parlava prima, e che cosa ti vuoi aspettare da una società che cancella i lupi cattivi dalle favole? Possiamo per favore dire alle nostre figlie, sorelle, amiche, nipoti che i lupi cattivi esistono?? Che si, in un mondo giusto le donne dovrebbero poter andare in giro di notte da sole, ma siccome il mondo non è perfetto bisogna battersi per cambiarlo ma senza rimetterci, nella migliore delle ipotesi, la salute mentale? Che sarebbe meglio non andare a stazione Termini di notte da sola, non salire in macchina di sconosciuti e se possibile non andare in giro sfatte? Perché il mondo è pieno di lupi cattivi, non sappiamo se Leonardo Apache che per inciso si dichiara pronto a farsi interrogare, sia uno di questi, ma se ne possono incontrare sempre!

Chi scrive, in questa storia, come in quella di terrazza sentimento, ci vede tutto il fallimento di un certo femminismo ideologico, che ha usato le donne come carne da cannone per le proprie rivendicazioni.

In nome, non di una parità di diritti, ma di un livellamento, hanno dimenticato di tutelare i più deboli, le donne appunto, sia chiaro le donne sono forti in molte cose, molto più degli uomini, ma hanno delle fragilità, che la biologia, per quanto la si neghi, ha assegnato loro, non il patriarcato.

Per il momento in questa storia ci sono solo vittime!

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